Il Movimento Nonviolento (MN) è una delle principali associazioni italiane che promuove la nonviolenza nello spirito gandhiano. L'associazione è stata fondata da Aldo Capitini nel 1961.

The broken rifle logo.
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Simbolo

Il simbolo del Movimento Nonviolento rappresenta due mani che spezzano un fucile, inserite anche nella bandiera arcobaleno della nonviolenza.

Obiettivi del MN

Il Movimento Nonviolento, nello spirito del fondatore e dei "padri" ispiratori della nonviolenza mondiale, lavora per l'esclusione della violenza, a livello individuale e di gruppo, in ogni settore della vita sociale e ad ogni livello (locale, nazionale, internazionale). Si impegna anche perché la politica e le varie forme di governo della comunità nazionale e mondiale siano promotrici di forme di partecipazione piena alla vita pubblica e di sviluppo armonico del bene comune.

Le principali linee di sviluppo dell'impegno del Movimento Nonviolento sono: l'opposizione integrale alla guerra in tutte le sue forme; la lotta contro lo sfruttamento economico, le ingiustizie sociali, l'oppressione politica, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; lo sviluppo della vita associata e la creazione di organismi di democrazia "dal basso" al servizio dell'intera comunità civile; la salvaguardia delle culture e dell'ambiente naturale.

Il Movimento opera con il solo metodo nonviolento, tramite gli strumenti di lotta codificati dall'esperienza secolare di opposizione alla violenza, come l'educazione, la persuasione, la protesta, lo sciopero, la non collaborazione attiva, il boicottaggio, la disobbedienza civile, ecc.

Storia e iniziative politiche

Il Movimento Nonviolento nasce nel 1961 su iniziativa di Aldo Capitini all'indomani della prima Marcia per la pace Perugia-Assisi, di cui il Movimento è membro del comitato promotore. Egli fonda con alcuni simpatizzanti il Movimento Nonviolento per la Pace, costituito da “pacifisti integrali, che rifiutano in ogni caso la guerra, la distruzione degli avversari, l'impedimento del dialogo e della libertà di informazione e di critica. Il Movimento sostiene il disarmo unilaterale (come primo passo verso quello generale), e affida la difesa unicamente al metodo nonviolento.” Nel 1961 nasce anche, sempre su iniziativa del Capitini, l'adozione della bandiera della pace come vessillo che contraddistingue le manifestazioni nonviolente e pacifiste.

Dopo alcuni anni furono tolte le parole “per la pace”, perché risultasse chiaro che il lavoro del Movimento Nonviolento non era confinato solo al campo antimilitarista, ma esteso anche al campo socio-politico e culturale per escludere la violenza, a livello individuale e di gruppo, in ogni settore della vita sociale a ogni livello (locale, nazionale, internazionale) e per promuovere forme di partecipazione piena alla vita pubblica e di sviluppo armonico del bene comune.

L’associazione opera in vari campi: dalle campagne contro il nucleare, alla promozione dell’economia nonviolenta, all’impegno per il disarmo, ai Corpi civili di pace, dalla lotta al razzismo, alla costruzione di pratiche di convivenza civile, dall’approfondimento del metodo nonviolento, alla formazione e educazione alla pace, coniugando la ricerca e l’approfondimento teorico con l’azione.

Rilevante l'impegno del Movimento per l'affermazione dell’obiezione di coscienza al servizio militare e per il servizio civile, con figure ad esso appartenenti (Pietro Pinna, Alberto Trevisan) che hanno accettato di subire anni di carcere per vedere riconosciuti i loro diritti all'obiezione, prima della promulgazione della legge 772/1972. Dopo il superamento dell'obbligo del servizio militare, il Movimento appoggia fin dalla nascita il movimento di opinione, formato da un centinaio di associazioni di volontariato ed impegno civile, per la nascita di una difesa civile non armata tramite apposita legge.

Dal 1981, anno della sua istituzione, e fino al 1999, il Movimento è stato promotore, insieme al Movimento Internazionale di Riconciliazione e alla Lega Disarmo Unilaterale di Carlo Cassola, della Campagna di Obiezione di Coscienza alle Spese Militari per la Difesa Popolare Nonviolenta.

Il Movimento Nonviolento pubblica, dal 1964, la rivista mensile Azione nonviolenta, fondata dallo stesso Capitini, cui si affianca l'edizione on-line; la rivista è diretta da Massimo Valpiana; essa è la più antica rivista espressione della ricerca e dell'impegno della nonviolenza italiana. Legata al Movimento è anche la newsletter La nonviolenza è in cammino, edita dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo.

Il Movimento Nonviolento è la sezione italiana della War Resisters' International - l'internazionale dei resistenti alla guerra, con sede a Londra, è membro del Comitato italiano per il Decennio della nonviolenza ed è promotore della Rete Italiana per il disarmo.

L'attuale presidente del Movimento Nonviolento è Massimo Valpiana.

Sede Nazionale e archivio storico

La sede nazionale del Movimento, prima ubicata a Perugia, è stata trasferita negli anni ’90 a Verona. Presso la sede trova luogo anche l’archivio storico del Movimento, istituito nel 1998 e considerato di interesse regionale della Regione Veneto. La Sezione I dell’Archivio copre un arco temporale che va dal 1962 al 2011, ovvero i primi cinquant’anni di vita dell’associazione. Nel complesso archivistico sono confluiti materiali provenienti dal fondo formatosi a Perugia per opera di Aldo Capitini e Pietro Pinna, dall’archivio della sede veronese del Movimento, avviato nel 1974, e dagli archivi personali dei presidenti. Presso la sede è inoltre ospitata la “Biblioteca Aldo Capitini”, dichiarata d’interesse locale dalla Regione nel 2000, composta da oltre 4.000 volumi riguardanti varie aree tematiche. A tale fondo si aggiungono le oltre 300 riviste tematiche, italiane e straniere, presenti in emeroteca, e le tesi di laurea elaborate grazie alla documentazione dell’archivio del Movimento.


Altre sedi

L'associazione risulta composta attualmente da altre due sedi locali a Brescia e a Ghilarza (OR); in quest'ultima vengono ospitati nel corso dell'estate campi di lavoro ed approfondimento. Insieme al Movimento Internazionale di Riconciliazione è stato fondato inoltre, nel 1992, il Centro Studi Domenico Sereno Regis di Torino.

Voci correlate

Collegamenti esterni