Aleksandr Gerasimov
Aleksandr Michajlovič Gerasimov (in russo Александр Михайлович Герасимов?; Kozlov, 12 agosto 1881 – Mosca, 23 luglio 1963) è stato un pittore russo.
Biografia
modificaIl suo percorso di formazione artistica si svolse dal 1903 al 1913 all'istituto di pittura, scultura, architettura di Mosca, dove ebbe come maestri Korovin e Serov.[1]
Già nella sua prima fase artistica giovanile, Gerasimov si allineò alla tradizione russa ottocentesca, in contrasto con l'emergente diffusione dell'avanguardia.[2]
In questo periodo i suoi temi preferiti furono paesaggi e nature morte, tra i quali Via di Koslov (1913) e Troika d'inverno (1914).
Dal 1915 al 1918 fu arruolato nell'esercito zarista, dopodiché si trasferì dapprima a Kozlov, dove preparò una serie di opere esaltanti la Rivoluzione d'ottobre e infine a Mosca, dove affinò il suo stile, miscelando realismo, naturalismo e illuminazioni impressionistiche.[2]
Successivamente entrò a far parte dell'AChRR ("Associazione degli artisti della Rivoluzione russa"), movimento di restaurazione naturalistico sovietico, divenendone uno dei rappresentanti più intransigenti;[2] fu anche presidente del MOSSCh ("Sezione di Mosca dell'Unione degli artisti sovietici") dal 1937 al 1939.[3]
Nel 1934 Gerasimov fece un viaggio nelle città europee, visitando Berlino, Roma, Napoli, Firenze, Venezia, Istanbul e Parigi.[1]
Assunse un ruolo primario anche nell'Accademia delle Arti sovietica.[1]
In questa fase artistica Gerasimov si dedicò, soprattutto, ai ritratti dei leader dell'Unione Sovietica.[2]
Nelle sue opere principali, come ad esempio Mičurin (1926), Vorošilov (1927), Lenin sulla tribuna (1930), Stalin al XVI congresso (1933), di gusto naturalistico, si manifestarono le mentalità e il costume dei capi sovietici.[2]
Nel 1941 vinse il Premio Stalin con l'opera Stalin e Vorošilov al Cremlino.[3]
Aleksandr Gerasimov fu uno dei rappresentanti più significativi dell'arte sovietica, le cui opere divennero esempi di stile ufficiale dell'epoca di Stalin.[1] In una sua prima fase artistica (1910) Gerasimov dipinse in stile impressionista, caratterizzandosi per i colori vivaci e grandi tratti, invece dalla metà degli anni venti aderì ad uno stile realistico.[1] Negli anni cinquanta e sessanta si dedicò soprattutto ai paesaggi e alle nature morte in uno stile vicino ai suoi primi lavori.[1]
Dopo il 20º congresso del Partito Comunista dell'Unione Sovietica nel 1956, Gerasimov ebbe problemi con le autorità sovietiche e fu licenziato.[1] Tra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta non partecipò alle mostre.[1]
Realizzò così tanti ritratti di Kliment Vorošilov, al punto che Nikita Chruščёv accusò Vorošilov di trascorrere troppo tempo nello studio di Gerasimov, a scapito del suo impegno come Commissario del popolo.
Opere principali
modifica- 1929—1930 — «Ленин на трибуне», ("Lenin sulla tribuna"), Mosca, Museo storico;
- 1931 — «Доклад тов. Сталина на XVI партсъезде», ("Rapporto del compagno. Al XVI Congresso del Partito");
- 1935 — «После дождя» («Мокрая терраса»), ("Dopo la pioggia. Terrazza bagnata"), Mosca, Galleria Tret'jakov di Stato;
- 1938 — «И. В. Сталин и К. Е. Ворошилов в Кремле», ("I. V. Stalin e K. E. Vorošilov nel Cremlino"), Mosca, Galleria Tret'jakov di Stato;
- 1938 — «Баня», ("Bagno"), Mičurinsk, Casa-Museo di A. Gerasimov;
- 1939 — «Портрет балерины О. В. Лепешинской», ("Ritratto della ballerina O. V. Lepešinskaja");
- 1939 — «И. В. Сталин и А. М. Горький в Горках», ("I. V. Stalin e A. M. Gor'kij a Gorki");
- 1942 — «Гимн Октябрю», ("Inno d'ottobre"), San Pietroburgo, Museo statale russo;
- 1944 — «Портрет старейших советских художников», ("Ritratto dei più antichi artisti sovietici"), Mosca, Galleria Tret'jakov di Stato;
- 1945 — «Тегеранская конференция руководителей трёх великих держав», ("Conferenza di Teheran dei leader delle tre grandi potenze");
- 1946 - «Рожь», ("Segale");
- 1948 — «И. В. Сталин у гроба А. А. Жданова», ("I. V. Stalin al funerale di A. Ždanov"), Mosca, Galleria Tret'jakov di Stato;
- 1949 — «Есть метро!», ("C'è una metropolitana!");
- 1950 — «Портрет народного артиста СССР М. Д. Михайлова в роли хана Кончака», ("Ritratto dell'artista popolare dell'URSS M. D. Michailov");
- 1951 — «Гроза», ("Temporale"), Mosca, Galleria Tret'jakov di Stato;
- 1954 — «Вести с целины», ("Dalle terre vergini");
- 1955 — «Половецкие пляски», ("Danze poloviane"), collezione privata;
- 1957 — «Портрет народных артисток СССР А. А. Яблочкиной, Е. Д. Турчаниновой, В. Н. Рыжовой», ("Ritratto degli artisti popolari dell'URSS A. A. Jabločkina, E. D. Turčaninova, V. N. Ryžova").
Note
modificaBibliografia
modifica- (RU) M. P. Sokolnikov, A. Gerasimov. Vita e creatività, Mosca, Искусство, 1954.
- (DE) Alexander Gerassimow, in Internationales Biographisches Archiv, Ravensburg, Munzinger-Archiv, maggio 1973.
- (RU) A. Gerasimov. La vita dell'artista, Mosca, Accademia belle arti dell'URSS, 1963.
- (RU) V. M. Lobanov, A. Gerasimov, Mosca, Искусство, 1943.
- (RU) I. M. Shevtsov, Alexander Gerasimov, Mosca, Golos-Press, 2008.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aleksandr Gerasimov
Collegamenti esterni
modifica- A.M.GERASIMOV, su amgerasimov.ru. URL consultato il 28 luglio 2015 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2011).
- A.M.GERASIMOV, su amgerasimovmuseum.ru.
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