Chiusi della Verna
Chiusi della Verna è un comune italiano di 1 882 abitanti della provincia di Arezzo in Toscana.
Chiusi della Verna comune | |
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La Verna vista da Beccia | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Arezzo |
Amministrazione | |
Sindaco | Giampaolo Tellini (lista civica) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019) |
Territorio | |
Coordinate | 43°41′54″N 11°56′10″E |
Altitudine | 954 m s.l.m. |
Superficie | 102,33 km² |
Abitanti | 1 882[1] (31-8-2022) |
Densità | 18,39 ab./km² |
Frazioni | Vedi elenco |
Comuni confinanti | Bagno di Romagna (FC), Bibbiena, Caprese Michelangelo, Castel Focognano, Chitignano, Pieve Santo Stefano, Poppi, Subbiano, Verghereto (FC) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 52010 |
Prefisso | 0575 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 051015 |
Cod. catastale | C663 |
Targa | AR |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 280 GG[3] |
Nome abitanti | chiusini |
Patrono | san Michele Arcangelo |
Giorno festivo | 29 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Chiusi della Verna all'interno della provincia di Arezzo | |
Sito istituzionale | |
Situato nel territorio del Casentino, nel centro del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, è il comune più elevato della Toscana ed è famoso per ospitare il santuario della Verna, dimora di san Francesco dove il santo ricevette le stigmate. Il santuario si trova sulla parte meridionale del monte Penna.
Storia
modificaL'età etrusco-romana
modificaSi formano gli insediamenti di Dama, Corezzo, Giampereta, Sarna, Fontechiara, Compito, Oci e Vignoli, dove sono stati effettuati ritrovamenti di sepolture. Nasce lo stesso Capoluogo, il cui nome deriva probabilmente dal termine latino Clau-Clusu, che indica la chiusura della vallata rispetto ai centri circostanti. Il territorio è percorso dalla Via Maior, che collega Arezzo con la Romagna, oltrepassando il Passo Serra dopo aver risalito il corso del torrente Corsalone.
L'età medievale e le vie dei pellegrini
modificaSull'antico percorso romano si forma il tracciato della via Romea, seguito soprattutto dai pellegrini di origine germanica che andavano a Roma seguendo un tragitto alternativo alla via Francigena, spostata più verso ovest. Esso fu attivo sicuramente per tutto il periodo dal XII al XIV secolo ed in particolare in occasione degli anni del Giubileo, la ricorrenza cristiana istituita nel 1300 da papa Bonifacio VIII. Imponente era il numero dei pellegrini di ogni ceto e nazionalità che percorrevano la Romea provenendo, oltre che dall'area tedesca, da quella scandinava, baltica, slava e dalla stessa Inghilterra.
La via entrava in Italia dal Brennero, attraversava quindi il Veneto e la Romagna fino a Forlì e Bagno di Romagna, passando l'Appennino ed entrando nel territorio casentinese per il passo Serra a circa 1150 metri di altitudine.
La parte iniziale del tragitto casentinese si snodava attraverso l'alto corso del Corsalone, nel territorio della Vallesanta, dove sono ancora individuabili alcuni tratti del selciato medievale, in parte danneggiato o asportato. La strada toccava poi vari nuclei abitati o castelli, passando per Corezzo, Frassineta, Pezza, come ci testimoniano le notizie relative ai numerosi Spedali, le strutture che sorgevano proprio lungo le principali vie di comunicazione per accogliere i pellegrini, i viandanti o comunque tutti coloro che avevano bisogno di cure e di riposo.
Altro nucleo toccato dalla Romea nel territorio di Chiusi era Sarna, da dove la strada proseguiva oltrepassando Rosina, Chitignano, Poggio d'Acona, Valenzano ed infine Subbiano e Arezzo. Da qui proseguiva per Orvieto e quindi per Roma.
Risale al periodo medievale anche l'origine di molti centri del territorio chiusino, come Caggio, La Rocca, Corezzo. La data più antica in cui si ha notizia di Chiusi è il 967, anno in cui il castello e il feudo circostante, che comprendeva le comunità di Verghereto, Pieve Santo Stefano, Badia Tedalda, Sarna, Compito, Vezzano e Chitignano, erano stati affidati a Goffredo del fu Ildebrando di Catenaia dall'imperatore Ottone I di Germania. Su questo feudo, nel 1261, rivendicò la propria sovranità Guglielmino degli Ubertini, lasciando ai fratelli Orlando, Alberto e Niccolò di Catenaia il solo dominio sul castello di Chiusi.
Il conte Orlando e il monte della Verna
modificaAi di Catenaia è legato un episodio significativo nella storia del territorio chiusino: la donazione a Francesco d'Assisi del monte della Verna da parte del conte Orlando, avvenuta nel 1213 dopo il loro incontro nel castello di San Leo. Da allora, Francesco si recò più volte alla Verna con i suoi fratelli, fino al 1224 quando vi ricevette le stimmate. A ricordo della capanna di frasche in cui il Santo viveva durante i suoi soggiorni, alla fine del XIV secolo la contessa Caterina Tarlati fece erigere la cappella di Santa Maria Maddalena, all'interno della quale è ancora conservata la pietra su cui sedette Gesù quando apparve al Santo di Assisi.
Dalla costruzione delle prime celle per i frati all'edificazione globale del Convento, La Verna è stata al centro di molte vicissitudini del territorio di Chiusi; nel 1440 il luogo venne invaso dalle truppe di Niccolò Piccinino alla ricerca di viveri, mentre nel 1498, in un momento particolarmente doloroso per l'Italia centro settentrionale, il condottiero veneto Bartolomeo d'Alviano, sostenuto dai Medici in esilio contro la Repubblica Fiorentina, occupò il Convento con 150 cavalli e circa 800 fanti, devastandolo completamente ed interrompendone la ricostruzione messa in atto dopo l'incendio di venti anni prima.
L'età moderna
modifica-1551, Censimento Mediceo: la comunità di Chiusi risulta nel suo complesso abbastanza vitale dal punto di vista economico ed ancora abbastanza abitata, nonostante che quasi tutta l'area casentinese vada soggetta ad un certo spopolamento. Globalmente vi si registrano 2 059 abitanti, con 528 anime a Montefatucchio, 454 a Chiusi e 319 a Corezzo. -1745, Censimento Lorenese: possiamo renderci conto di come in totale fossero diminuiti gli abitanti dell'area comunale, passando da 2 059 a 1 640. Più tardi, alla data di attivazione del Catasto ottocentesco, il loro numero era nuovamente aumentato (1 777) e all'indomani dell'Unità d'Italia era salito a 2 496 unità. -1776, con il riordino amministrativo di Pietro Leopoldo viene soppressa l'antica Podesteria e il “comunello” è unito ad altre tredici località vicine in un unico distretto amministrativo. Nel 1838 il Comune di Chiusi viene trasferito all'Ufficio del Censo di Bibbiena e la comunità da questo momento prende a chiamarsi Chiusi in Casentino.
Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell'occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, dal settembre 1943 al settembre 1944, nella frazione di Giampereta, gli agricoltori Francesco ed Emilia Ciuccoli (riconosciuti nel 2002 "giusti tra le nazioni") fornirono rifugio ai cinque membri di una famiglia ebrea fiorentina, i Franchetti, che vi avevano trovato alloggio grazie al sostegno di alcuni frati francescani del vicino Santuario della Verna.[4] Di segno opposto fu invece l'esperienza di un'altra famiglie ebrea fiorentina, i Lusena, la quale, giunta nella frazione di Biforco per sfuggire alle persecuzioni razziali e caduta nelle mani di profittatori, presa dalla disperazione scelse il suicidio il 17 dicembre 1943.[5]. Chiusi della Verna fu anche luogo di una rappresaglia nazista (14-15 giugno 1944) in cui furono uccise 12 persone inclusi il parroco, don Raffaello Pericchi, e suor Maria Bindi.[6]
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- Chiesa di San Michele Arcangelo
- Santuario di San Francesco alla Verna
- Chiesa di San Martino di Compito
- Chiesa di Sant'Agata alla Rocca di Rocca
- Chiesa di Santa Maria di Vezzano
- Rocca del Cassero
- Fontana Campari dello scultore Giuseppe Gronchi (1930-32)
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[7]
Etnie e minoranze straniere
modificaSecondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 167 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Geografia antropica
modificaFrazioni
modificaBiforco, Compito, Corezzo, Corsalone, Dama, Case Nuove, Frassineta, Gargiano, Giampereta, La Beccia, La Rocca, La Verna, Rimbocchi, Sarna, Val della Meta, Vallebona, Vezzano.
Amministrazione
modificaDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 settembre 1985 | 27 giugno 1990 | Angiolo Pietrini | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [8] |
27 giugno 1990 | 10 novembre 1992 | Angiolo Pietrini | Partito Comunista Italiano, Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [8] |
10 novembre 1992 | 24 aprile 1995 | Claudio Tellini | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [8] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Claudio Tellini | centro | Sindaco | [8] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Claudio Tellini | lista civica | Sindaco | [8] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Umberto Betti | Democrazia è Libertà - La Margherita | Sindaco | [8] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Umberto Betti | lista civica Insieme per Chiusi della Verna | Sindaco | [8] |
26 maggio 2014 | “in carica” | Giampaolo Tellini | lista civica | Sindaco | [8] |
Gemellaggi
modifica- Helmstadt
- Serravalle, dal 1954
- Amatrice, dal 2017[9]
- Greccio, dal 2017
Note
modifica- ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ La famiglia Franchetti era composta dal noto pediatra Umberto Franchetti, la moglie Anny Pontremoli e le loro tre figlie, Lina di 22 anni, Celestina di 16, e Luisa di 15 anni. Cfr. Alfredo Di Girolamo, Chi salva una vita. In memoria dei giusti toscani (Firenze: Consiglio Regionale Toscano, 2022), pp. 69-70.
- ^ Enzo Gradassi, Sesto senso: una famiglia ebrea in Casentino, Biforco, 1943 (Civitella Val di Chiana: Zona, 2010).
- ^ Oltre ai due religiosi, l'elenco delle vittime comprende Angelo Bigoni, Pietro Guerrini, Orfeo e Oscar Minelli, Savatore e Vittorio Pignatelli, Elmo e Quinto Romolini, Pietro Lusini e Sisto Ridolfi. Eccidio di Chiusi della Verna.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
- ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/
- ^ Chiusi della Verna e Amatrice sono gemellati, il sindaco Pirozzi in Casentino, su Arezzo Notizie, 12 marzo 2017. URL consultato il 12 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2017).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chiusi della Verna
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.chiusi-della-verna.ar.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 129186201 · LCCN (EN) n98078392 · GND (DE) 4457584-1 · J9U (EN, HE) 987007537920805171 |
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