Consolatio ad Marciam
La Consolatio ad Marciam è un'opera di Seneca indirizzata a Marcia, figlia del senatore e storico Cremuzio Cordo, che non si era rassegnata alla perdita di suo figlio Metilio, morto in giovane età e bellissimo giovane. L'opera, appartenente al genere della consolatio, vuole muovere una riflessione sul tema del suicidio e più in generale della morte. Consolando Marcia per la scomparsa del figlio, Seneca celebra indirettamente l'opera dello storico Cremuzio Cordo, gli Annales, in cui venivano esaltati Bruto e Cassio, gli uccisori di Cesare. Tiberio disapprovò l'opera e ne bruciò tutte le copie. L'unica copia rimasta era posseduta dalla figlia di Cordo, Marcia, che la ripubblicò sotto l'imperatore Caligola.
Consolatio ad Marciam | |
---|---|
Altri titoli | De Consolatione ad Marciam |
Erma di Seneca | |
Autore | Lucio Anneo Seneca |
1ª ed. originale | 40 d.C. circa |
Genere | epistolografico |
Sottogenere | oratorio, retorico |
Lingua originale | latino |
Serie | De Consolatione |
Preceduto da | De Consolatione ad Polybium |
Seguito da | Lettere a Lucilio |
Seneca cita a Marcia gli esempi di Ottavia e Livia, di Ottaviano Augusto e di altri uomini famosi che persero prematuramente i figli su cui avevano posto tante speranze. Si rifà infine anche a Cicerone, in particolare prendendo spunto dal Somnium Scipionis invitando Marcia a non pensare ai morti e al sepolcro, ma di volgersi invece a pensare alle anime dei suoi cari, il padre e il figlio abbracciati assieme, assunti tra gli astri celesti, a cui sono mostrati i pianeti e le costellazioni e che godranno di uno spettacolo magnifico e di una pace serena per un tempo lunghissimo, fino al termine del volgersi dell'universo.
Collegamenti esterni
modificaControllo di autorità | VIAF (EN) 177437151 · BAV 492/8646 · LCCN (EN) n85073747 · GND (DE) 4386566-5 · BNE (ES) XX2340315 (data) · BNF (FR) cb123697338 (data) · J9U (EN, HE) 987007331410605171 |
---|