Diocesi di Faran
La diocesi di Faran (in latino Dioecesis Pharanitana) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
Faran Sede vescovile titolare Dioecesis Pharanitana Patriarcato di Gerusalemme | |
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Mappa della diocesi civile d'Oriente (V secolo) | |
Vescovo titolare | sede vacante |
Istituita | 1933 |
Stato | Egitto |
Diocesi soppressa di Faran | |
Suffraganea di | Petra |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
Storia
modificaFaran, identificabile con la Wādi-Feiran sul monte Sinai nell'odierno Egitto, è un'antica sede vescovile della provincia romana della Palestina Terza nella diocesi civile d'Oriente. Faceva parte del Patriarcato di Gerusalemme ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Petra.
Incerte sono le origini del cristianesimo nella penisola del Sinai. Il primo vescovo sinaitico documentato potrebbe essere Nathyr (o Netras), menzionato come vescovo di Faran nella seconda metà del IV secolo negli Apophegmeta o Vitae Patrum.[1]
A metà del V secolo, nel 451 circa, Macario, vescovo del monte Sinai, fu destinatario di una lettera dell'imperatore Marciano, che lo invitava a prendere le distanze da Teodosio, monaco di Gerusalemme, che aveva tentato di usurpare la sede di Giovenale.[2]
La località di Faran è menzionata nei giornali di viaggio di Egeria (la Peregrinatio Aetheriae, inizi del V secolo) e dell'Anonimo di Piacenza (fine VI secolo).[3] Al concilio di Costantinopoli del 536, la diocesi era rappresentata da Teona, presbitero e apocrisiario del monte Sinai, della laura di Raithu e della chiesa di Faran.[4]
L'agiografo Giovanni Mosco, nel suo Prato spirituale, menziona il vescovo Fozio di Faran verso la metà circa del VI secolo. Nei primi decenni del VII secolo la diocesi fu occupata dal vescovo Teodoro, sostenitore del monotelismo e per questo condannato espressamente durante il concilio lateranense del 649 e il concilio di Costantinopoli del 680/681.[5]
La penisola sinaitica fu conquistata dagli arabi musulmani verso la fine del VII secolo. Le Quien riporta una serie di vescovi fino al XVIII secolo, vescovi del monte Sinai.
Dal 1933 Faran è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 14 gennaio 1976.
Cronotassi
modificaVescovi di epoca bizantina
modifica- Nathyr (o Netras) † (seconda metà del IV secolo)
- Macario † (menzionato nel 451 circa)
- Fozio † (metà circa del VI secolo)
- Teodoro † (primi decenni del VII secolo)
Vescovi titolari
modificaNote
modifica- ^ (FR) Devreesse, Le christianisme dans la péninsule sinaïtique…, p. 205.
- ^ (FR) Devreesse, Le christianisme dans la péninsule sinaïtique…, pp. 207-208.
- ^ (FR) Devreesse, Le christianisme dans la péninsule sinaïtique…, pp. 211-215.
- ^ (EL, LA) Collectio Sabbaitica contra acephalos et origeniastas destinata. Insunt acta synodorum Constantinopolitanae et Hierosolymitanae A. 536, edidit Eduardus Schwartz, «Acta Conciliorum Oecumenicorum», Tomus III, Berolini, 1940, p. 246 (Indice: Prosopographia III).
- ^ (FR) Devreesse, Le christianisme dans la péninsule sinaïtique…, p. 222.
Bibliografia
modifica- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig, 1931, p. 454
- (FR) Robert Devreesse, Le christianisme dans la péninsule sinaïtique, des origines à l'arrivée des musulmans, Revue biblique, vol. 49, nº 2, 1940, pp. 205-223
- (LA) Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi, 1740, Tomo III, coll. 747-758
- (EN) René-Georges Coquin, Pharan, The Coptic Encyclopedia, vol. 6 (ed. online)
Collegamenti esterni
modifica- (EN) David Cheney, Diocesi di Faran, su Catholic-Hierarchy.org.
- (EN) La sede titolare nel sito di www.gcatholic.org
- (EN) Faran nel mosaico di Madaba