Giuseppe Gadda
Giuseppe Gadda (Milano, 9 gennaio 1822[2] – Rogeno, 2 luglio 1901) è stato un politico, prefetto e avvocato italiano.
Giuseppe Gadda | |
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Ministro dei lavori pubblici del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 13 maggio 1869 – 31 agosto 1871 |
Capo del governo | Giovanni Lanza |
Predecessore | Antonio Mordini |
Successore | Giuseppe Devincenzi |
Deputato del Regno di Sardegna | |
Durata mandato | 2 aprile 1860 – 17 dicembre 1860 |
Legislatura | VII |
Gruppo parlamentare | Destra |
Collegio | Saronno |
Sito istituzionale | |
Deputato del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 18 febbraio 1861 – 22 giugno 1862[1] |
Legislatura | VIII |
Gruppo parlamentare | Destra |
Collegio | Erba |
Sito istituzionale | |
Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 15 dicembre 1869 – 2 luglio 1901 |
Legislatura | dalla X (nomina 14 agosto 1869) alla XX |
Tipo nomina | Categoria: 17 |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università di Pavia |
Professione |
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Biografia
modificaEra figlio di Francesco, avvocato, e di Paola Ripamonti. Fece gli studi nell'Almo Collegio Borromeo[senza fonte] di Pavia e si laureò nel 1846 all'università di Pavia[2]. Dopo la laurea viaggiò per l'Italia, visitando, tra le altre città, Palermo e Roma. Qui era stato accolto in udienza da Pio IX.
In quegli anni era vicino alle posizioni di Mazzini. Fu tra i primi a partecipare alle Cinque giornate di Milano. Nell'ottobre del 1848 era impegnato in Valtellina mentre organizzava una leva di massa[3].
Finita la prima guerra d'indipendenza, anche a causa della morte del padre, nel 1849 rientrò a Milano, dove sospese l'attività politica e si dedicò alla professione[2].
Eletto deputato per la VIII legislatura del Regno d'Italia nel collegio di Erba, cessò dal mandato il 22 giugno 1862 per la nomina a prefetto[4].
- Fu Ministro dei lavori pubblici del Regno d'Italia nel Governo Lanza.
- Fu nominato alto commissario regio straordinario per la città e provincia di Roma (25 gennaio 1871 - ???)[5]
- Fu nominato prefetto di Perugia tra il 1867 e il 1868
- Fu nominato prefetto di Roma (31 agosto 1871 - 30 marzo 1876) in seguito collocato in aspettativa a domanda per motivi di salute
Il 23 ottobre 1867 il re Vittorio Emanuele II lo nomino Senatore del Regno per la categoria 20, ma il Senato non convalidò la nomina. Dovette aspettare una seconda nomina regia il 14 agosto 1869 per la categoria 17 affinché il Senato la convalidasse.
Era lo zio dello scrittore Carlo Emilio Gadda[2].
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ Cessazione per nomina a Prefetto.
- ^ a b c d DBI.
- ^ Calani.
- ^ Collegi.
- ^ * Mario Missori, Governi, alte cariche dello Stato, alti magistrati e prefetti del Regno d'Italia, Roma, Bibliografia Nazionale, 1989.:ISBN 88-7125-004-4 Estratto Sussidi, 2 (PDF), su archivi.beniculturali.it. URL consultato il 12 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2012).
Bibliografia
modifica- Giuseppe Gadda, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Aristide Calani, Giuseppe Gadda, in Il Parlamento del Regno d'Italia, Milano, 1860.
- Storia dei collegi elettorali 1848-1897. Parte II, p. 255.
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Giuseppe Gadda
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Gadda
Collegamenti esterni
modifica- Gadda, Giuseppe, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giuseppe Gallavresi, GADDA, Giuseppe, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- Gadda, Giuseppe, in L'Unificazione, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2011.
- Opere di Giuseppe Gadda, su MLOL, Horizons Unlimited.
- Giuseppe Gadda, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- GADDA Giuseppe, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 3337069 · ISNI (EN) 0000 0001 1558 5150 · SBN RAVV090753 · BAV 495/120322 · CERL cnp00566516 · LCCN (EN) n2001154499 · GND (DE) 121798348 |
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