Le relazioni pericolose (romanzo)
Le relazioni pericolose (Les Liaisons dangereuses) è un romanzo epistolare di Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos del 1782. Il romanzo narra le avventure di due libertini appartenenti alla nobiltà francese del diciottesimo secolo, ed è considerato uno dei capolavori della letteratura francese.
Le relazioni pericolose | |
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Titolo originale | Les Liaisons dangereuses |
Illustrazione di Charles Monnet della lettera X, dall'edizione del 1796 | |
Autore | Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos |
1ª ed. originale | 1782 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | epistolare |
Lingua originale | francese |
Protagonisti | Valmont |
«L’amore che vantiamo come la causa dei nostri piaceri, non ne è in realtà che il pretesto»
Trama
modificaIl visconte di Valmont, cinico seduttore, ha deciso di conquistare la castissima Madame de Tourvel. Confida il suo progetto alla marchesa de Merteuil, sua ex amante e sfrenata libertina. Sarà lei a guidare a distanza le avventure di Valmont, imponendogli di rispettare il codice libertino. Gli consiglia innanzitutto di conquistare la timida Cécile de Volanges, appena uscita di convento e promessa a un uomo di cui la marchesa si vuole vendicare.
Cécile si innamora del giovane Danceny, e Valmont riesce a sedurla ponendosi come intermediario tra lei ed il giovane.
Grazie ad alcuni stratagemmi il visconte vince anche le resistenze di M.me de Tourvel riuscendo a possederla anche carnalmente; ciò nonostante la marchesa lo obbliga a rompere quest'ultima relazione. Valmont scrive una lettera di rottura a M.me de Tourvel nella speranza, che risulterà vana, di riottenere i favori della sua ex amante. La lotta fra i due libertini è ormai inevitabile e la marchesa rivela a Danceny la relazione fra Valmont e Cécile. I due si battono in duello e Valmont muore, ma non prima di aver consegnato al giovane le lettere che smascherano le trame della marchesa di Merteuil. La marchesa, sfigurata dal vaiolo e conosciuta finalmente nella sua reale natura, si isola dalla società, mentre M.me de Tourvel e Cécile si ritirano in convento dove la prima morirà poco dopo.
Trasposizioni cinematografiche
modificaIl capolavoro di Laclos ha fornito il soggetto a più di un film. La prima versione è Le relazioni pericolose, diretto nel 1959 da Roger Vadim, con Gérard Philipe, Jeanne Moreau, Annette Strøyberg e Boris Vian. La versione più celebre è però Le relazioni pericolose diretto nel 1988 da Stephen Frears, con Glenn Close (Mme de Merteuil), John Malkovich (Valmont), Michelle Pfeiffer (Mme de Tourvel), Uma Thurman (Cécile de Volanges) e Keanu Reeves (Danceny). La sceneggiatura di Christopher Hampton, tratta dall'omonimo adattamento teatrale del romanzo ad opera dello stesso Hampton, ha vinto l'Oscar come pure la scenografia e i costumi. Un'altra versione, nel 1989, è Valmont di Miloš Forman, con Colin Firth, Annette Bening, Meg Tilly e Fairuza Balk: tuttavia questo film, che ha vinto il premio César per la migliore scenografia e i migliori costumi, ha un finale diverso da quello del romanzo. Un'interpretazione in chiave moderna è rappresentata da Cruel Intentions, un film del 1999 diretto da Roger Kumble, con Ryan Phillippe (Sebastian Valmont), Sarah Michelle Gellar (Kathryn Merteuil) e Reese Witherspoon (Annette Hargrove). Un'interpretazione in chiave asiatica è invece rappresentata da Untold Scandal del regista sudcoreano E J-yong. Nel 2016 la TV brasiliana Globo ha trasmesso la miniserie Ligações Perigosas scritta da Manuel Dias: un'interpretazione del romanzo ambientata nel Brasile degli anni venti del XX secolo. Nel 2022 ne è stato tratto un libero adattamento per Netflix denominato Le relazioni pericolose e ambientato nella Francia odierna.
Teatro
modificaL'adattamento teatrale più noto del romanzo è Les Liaisons Dangereuses di Christopher Hampton, premiato con il Laurence Olivier Award alla migliore nuova opera teatrale al suo debutto sulle scene londinesi nel 1986, esordito in Italia nel 1988 e poi riadattato da Stephen Frears nel film Le relazioni pericolose. Il testo di Christopher Hampton, tradotto da Masolino D'Amico, è stato pubblicato nel 1989 nella "Collezione di teatro" di Einaudi.
In Italia il romanzo è stato portato in scena in diversi adattamenti. Nel 2017 Marco Sgrosso e Elena Bucci dirigono e interpretano una loro riduzione del romanzo in una produzione del CTB (Centro Teatrale Bresciano)[1]. Nel 2022 Carmelo Rifici firma una nuova drammaturgia del romanzo arricchita da inserti letterari di autori e filosofi del 900 (tra i quali Antonin Artaud, Fëdor Dostoevskij, Simone Weil, Hugo von Hofmannsthal, Friedrich Nietzsche e Pier Paolo Pasolini) prodotta dal LAC - Lugano Arte Cultura e in tournée Italiana da inizio 2023[2].
Opera lirica
modificaNel 2019 è andato in scena, all'Aja, per opera2day, una versione operistica delle Liaisons Dangereuses, con titolo inglese “Dangerous Liaisons”. L’idea è stata di Serge van Vaggel che, oltre a curare la regia, ha selezionato le arie scegliendo tra le più famose pagine musicali di Vivaldi, il restante della parte musicale è stato affidato a Vanni Moretto che ha composto i recitativi collegandoli magistralmente alla musica già esistente. Il libretto Italiano è stato scritto da Stefano Simone Pintor, il direttore musicale è stato Hernàn Schvartzman, la Marchesa di Merteuille è stata interpretata dal contralto napoletano Candida Guida.
Edizioni italiane
modifica- Amicizie perfide, trad. anonima, Pescara: Casa editrice abruzzese, 1909
- Amicizie perfide, trad. anonima, Lanciano: Carabba, 1914
- Le amicizie pericolose, trad. Donna Paola, Milano: Istituto editoriale italiano, 1917
- I legami dannosi, trad. Valerio Folco, Milano: L'Aristocratica, 1927
- Amicizie pericolose, trad. Fernando Palazzi, Milano, Mondadori, 1933; con prefazione di Andrea Calzolari, ivi, 1989
- Le amicizie pericolose, trad. Adolfo Ruata, Prefazione di Arrigo Cajumi, Torino: Einaudi, 1949
- I legami pericolosi, trad. Piero Bianconi, Milano, Rizzoli, 1953; con introduzione di Giovanni Macchia, ivi, 1968
- Le amicizie pericolose, trad. Fausta Giani Cecchini, Torino: UTET, 1960; Firenze: Sansoni, 1965; con prefazione di André Malraux, Milano: Tea, 1989
- Legami pericolosi, trad. Giovanna Bonchio, Introduzione di Luciano De Maria, Milano: SugarCo, 1964
- Amicizie pericolose, trad. e riduzione Marcello Quadri, Torino: MEB, 1970; Milano: Sonzogno, 1986
- Le relazioni pericolose, trad. Maria Teresa Nessi, Milano: Garzanti, 1977; con introduzione di Maurizio Cucchi, ivi, 1989
- Le amicizie pericolose, trad. Licia Brustolin, Milano: Peruzzo, 1985
- Le relazioni pericolose, trad. Lucio Chiavarelli, Roma: Tascabili economici Newton, 1993
- Le relazioni pericolose, trad. Vincenzo Papa, Milano: Frassinelli, 1998
- Le relazioni pericolose, trad. e introduzione Bruno Nacci, Firenze: Giunti, 2006
- Le relazioni pericolose, trad. Cinzia Bigliosi Franck, Milano: Feltrinelli, 2007
- Le relazioni pericolose, trad. Antonia Marza, Milano: Baldini Castoldi Dalai, 2012
- Le relazioni pericolose, trad. Bérenice Capatti, Collana Grandi classici, Milano, BUR-Rizzoli, 2018, ISBN 978-88-170-9906-6
Note
modifica- ^ Nicola Arrigoni, Stefania Landi, RELAZIONI PERICOLOSE (LE)- regia di Elena Bucci con la collaborazione di Marco Sgrosso, su www.sipario.it. URL consultato il 13 novembre 2022.
- ^ Le relazioni pericolose, su LAC Lugano Arte e Cultura. URL consultato il 13 novembre 2022.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikisource contiene il testo completo in lingua francese di Le relazioni pericolose
- Wikiquote contiene citazioni da Le relazioni pericolose
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Le relazioni pericolose
Collegamenti esterni
modifica- Les liaisons dangereuses, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Dangerous Liaisons, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Edizioni e traduzioni di Le relazioni pericolose / Le relazioni pericolose (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
- (EN) eBook di Le relazioni pericolose, su Progetto Gutenberg.
- (EN) Le relazioni pericolose, su Goodreads.
Controllo di autorità | BNF (FR) cb11936111v (data) |
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