Luigi Albertelli
Luigi Albertelli (Tortona, 21 giugno 1934 – Tortona, 19 febbraio 2021[1]) è stato un paroliere e autore televisivo italiano.
Biografia
modificaNato in una famiglia di origini piacentine, negli anni cinquanta pratica attivamente l'atletica leggera nella corsa veloce, diventando campione italiano giovanile e poi campione italiano nella staffetta 4x400 e vestendo la maglia azzurra.
Negli anni sessanta si dedica alla musica e alla pittura. Vincendo il Festival di Sanremo 1969 con la canzone Zingara su musica di Enrico Riccardi, con cui forma un sodalizio duraturo, inizia a dedicarsi esclusivamente alla musica in qualità di paroliere.
Come poi ha dichiarato lo stesso Albertelli, l'ispirazione per il testo di Zingara gli arrivò da un libro di David Herbert Lawrence (l'autore di L'amante di Lady Chatterly) intitolato La vergine e lo zingaro. Il brano era destinato inizialmente a Gianni Morandi il quale la fece ascoltare a Bobby Solo nel corso del Cantagiro del 1968. Da quell'ascolto si decise che l'avrebbe invece cantata quest'ultimo, in coppia con Iva Zanicchi. Proprio la versione dell'aquila di Ligonchio rimase quella più nota[2]. La canzone venderà nel mondo oltre tre milioni di dischi in italiano.
Inizia da allora un'intensa attività che lo porterà a scrivere oltre mille canzoni, tra cui: Io mi fermo qui (Dik Dik e Donatello, Sanremo 1970), Come è dolce la sera (Donatello e Marisa Sannia 1971), Malattia d'amore (Donatello, vincitrice de La Gondola d'argento alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia 1970), Donna sola (Mia Martini, vincitrice Gondola d'oro alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia), La mia estate con te (Fred Bongusto, 1976), Ninna nanna (Caterina Caselli), Fiume azzurro (Mina 1972) riadattata poi, in lingua spagnola, da Mónica Naranjo nel 2000 con il titolo Sobrevivire, vendendo oltre un milione e mezzo di copie, Giorni (Mina 1977), Un corpo e un'anima (Wess e Dori Ghezzi, vincitrice dell'ultima edizione di Canzonissima 1974).
I successi proseguono con Da troppo tempo (Milva, terza classificata a Sanremo 1973), Un giorno insieme (Nomadi 1973), Casa mia (Equipe 84 1971), Aria di casa (Sammy Barbot 1981), Sarà la nostalgia (Sandro Giacobbe 1982), Why (Randy Crawford). Per Patty Pravo scrive l'intero album Patty Pravo, soprannominato Biafra dai fan, Ricominciamo (Adriano Pappalardo 1979), La notte dei pensieri per Michele Zarrillo, vincitrice del Festival di Sanremo 1987 nella Sezione Giovani, Sempre sempre sempre (Mina e Celentano nel 1998).
Alle canzoni di Luigi Albertelli e di Enrico Riccardi si deve l'affermazione sulla scena musicale negli anni '70 di Giampiero Anelli, un idraulico di Pavia che prenderà il nome d'arte di Drupi. Tutto nasce con la canzone Vado via che in italia inizialmente passa inosservata, arrivando ultima al Festival di Sanremo del 1973 e che vola al primo posto nella Hit Parade in Francia[3], in tutta Europa e nel mondo. La canzone sarà interpretata all'estero da diversi cantanti di successo, compresa Anni-Frid Lyngstad degli ABBA, nella versione in svedese intitolata Aldrig mej[4]. Per il cantante scrive anche altri successi come Piccola e fragile, Sereno è, Sambariò.
Nel 1983 scrive i testi di alcuni dei brani di Un po' di Zucchero, album d'esordio di Zucchero Fornaciari. Dal 1984 al 1987 si occupa, in qualità di produttore musicale e autore dei testi, di tutti i lavori discografici di Fiordaliso per la quale scrive, oltre alla sua hit più nota Non voglio mica la luna anche gli altri due successi sanremesi Il mio angelo e Fatti miei. Luigi Albertelli è l’autore di cui Mia Martini abbia cantato il maggior numero di testi, 23, esclusi gli inediti.
Intensa è anche l'attività di autore di sigle per telefilm e cartoni animati. La sua prima sigla per la televisione di enorme successo è Furia del 1977, interpretata da Mal su musica degli Oliver Onions, che riuscirà a superare il milione e seicentomila copie vendute. L'anno successivo scrive il testo e produce insieme a Vince Tempera (autore delle musiche) il brano Ufo Robot e tutto l'album Atlas UFO Robot, bissando un altro risultato clamoroso. Negli anni seguenti crea una serie di sigle famose, come Goldrake, Capitan Harlock, Daitarn III, la Ballata di Bo e Luke, Nano Nano, Dallas, George e Mildred, Anna dai capelli rossi, Hello! Spank, Capitan Futuro, Remì le sue avventure, L'Apemaia va, Astro Robot, La Principessa Zapphire, Huck e Jim, Tekkaman e molte altre. Nel 2015 riceve il premio Romics d'Oro Musicale e tanti altri riconoscimenti legati al suo lavoro dedicato alle sigle.
Albertelli è stato anche autore televisivo, collaborando con Gianni Morandi (10 Hertz), Loretta Goggi (Loretta Goggi in quiz), Elisabetta Gardini (Caffè Italiano), Iva Zanicchi (Cento milioni più Iva), Serena Dandini (Producer), Alba Parietti (La Piscina), Piero Chiambretti (Complimenti per la trasmissione). Ha ideato i programmi, condotti da Mike Bongiorno, Telemike e Pentatlon, in cui ha ricoperto il ruolo di notaio dal 1985 al 1987. Nel campo pubblicitario ha realizzato jingle musicali; tra i più importanti quelli per Coca Cola, Sprite, Brooklin.
Nel 2009 scrive le liriche del musical Il libro della giungla. Dal 2017 inizia la produzione della cantastorie Furia, sua ultima scoperta.
Il 3 giugno 2018 è ospite a Che tempo che fa di Fabio Fazio, in diretta su Rai 1.[5] Il 15 giugno 2018 è ospite di Gigi Marzullo a Sottovoce.[6]
Muore all'età di 86 anni nella città natale per le conseguenze di una caduta[7].
Canzoni principali
modificaNote
modifica- ^ Addio a Luigi Albertelli il paroliere di centinaia di successi della canzone italiana, su www-lastampa-it.cdn.ampproject.org. URL consultato il 19 febbraio 2021.
- ^ Gianfranco Giacomo D'Amato, Mi ritornano in mente (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2015), Zona Editrice (2015), pag. 30-31
- ^ Gianfranco Giacomo D'Amato, Mi ritornano in mente (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2015)., Zona Editrice (2015), pag. 34
- ^ Gianfranco Giacomo D'Amato, Mi ritornano in mente (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2015), Zona Editrice (2015), pag. 35
- ^ Che tempo che fa - S2017/18 - Luigi Albertelli Story - 03/06/2018 - Video, su RaiPlay. URL consultato il 9 marzo 2021.
- ^ Sottovoce - S2017/18 - Luigi Albertelli - 15/06/2018 - Video, su RaiPlay. URL consultato il 9 marzo 2021.
- ^ Alessandro Chetta, Da Capitan Harlock a Goldrake: addio ad Albertelli, il Mogol dei cartoni animati, su Corriere della Sera, 21 febbraio 2021. URL consultato il 9 marzo 2021.
Bibliografia
modifica- Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Il dizionario della canzone italiana, editore Armando Curcio (1990); alla voce Albertelli, Luigi, di Enzo Giannelli, pag. 18.
- Eddy Anselmi, Festival di Sanremo. Almanacco illustrato della canzone italiana, edizioni Panini, Modena, alla voce Albertelli, Luigi.
- Gianfranco Giacomo D'Amato, Mi ritornano in mente (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2015), Zona Editrice (2015), al capitolo Luigi Albertelli pag. 29.
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Luigi Albertelli
Collegamenti esterni
modifica- Luigi Albertelli, su Discografia nazionale della canzone italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
- (EN) Luigi Albertelli / Meuff, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Luigi Albertelli, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Luigi Albertelli, su WhoSampled.
- (EN) Luigi Albertelli, su SecondHandSongs.
- (EN) Luigi Albertelli, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 85791494 · ISNI (EN) 0000 0000 5865 3128 · SBN UBOV379364 · GND (DE) 1146857667 · BNE (ES) XX1037724 (data) · BNF (FR) cb14749522m (data) · J9U (EN, HE) 987007526052005171 · NSK (HR) 000122337 |
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