Osii
Gli Osii o Obii erano un'antica popolazione di origine incerta: forse pannonica,[1] germanica o addirittura mista. Pochissimi sono gli indizi su questo popolo.
Osii | ||||
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Le popolazioni illiriche e celtiche della Pannonia prima della conquista romana nel I secolo a.C. | ||||
Nomi alternativi | Obii | |||
Sottogruppi | faceva parte dei Pannoni | |||
Luogo d'origine | Alla fine del I secolo si trovavano vicini ai Cotini, tra i Quadi della Moravia[1] e i Sarmati Iazigi della piana del Tibisco[2] | |||
Periodo | Dalla fine del I secolo a.C. al III secolo d.C. | |||
Lingua | Lingue celtiche | |||
Distribuzione | ||||
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Storia
modificaIl primo contatto dei Romani con questo popolo risale al proconsole del 14 a.C., Marco Vinicio, secondo un'iscrizione trovata a Tuscolo, vicino a Frascati, che recita:
«Marcus Vinicius Publi filius consul XVvir sacris faciundis praetor quaestor legatus propraetore Augusti Caesaris in Illyrico primus trans flumen Danivium progressus Dacorum et Basternarum exercitum acie vicit fugavitque Cotinos Osos (...)s et Anartios sub potestatem Imperatoris Caesaris Augusti et populi Romani redegit»
«Marco Vinicio, figlio di Publio, ricoprì la carica di Console, quindicesimo uomo sacro, Pretore, Questore, Legato Augusto propretore (ovvero governatore) nell'Illirico, primo ad aver attraversato il fiume Danubio, condusse un esercito contro le schiere di Daci e Bastarni che vinse, e batté anche Cotini Osii (...) e Anartii e li condusse sotto il dominio di Augusto e del popolo romano.»
I Cotini erano un popolo celtico della Pannonia;[1] è possibile[senza fonte] che l'iscrizione faccia riferimento ai Boi o agli Eravisci (o Aravisci), anch'essi celti pannonici. Tacito, nella sua Germania, scrive che:
«Sed utrum Aravisci in Pannoniam ab Osis, Germanorum natione, an Osi ab Araviscis in Germaniam commigraverint, cum eodem adhuc sermone institutis moribus utantur, incertum est»
«Ma è incerto se gli Aravisci, staccandosi dagli Osii, tribù germanica, siano passati in Pannonia o se gli Osii siano passati in Germania, staccandosi dagli Aravisci, giacché hanno ancora la stessa lingua, gli stessi ordinamenti, le stesse usanze»
E ancora ricorda che
«Cotinos Gallica, Osos Pannonica lingua coarguit non esse Germanos»
«La lingua gallica dei Cotini e la pannonica degli Osii fanno pensare che essi non siano Germani»
Erano quindi stanziati secondo Tacito presso la catena montuosa dei Carpazi occidentali, alla fine del I secolo d.C. In precedenza si sarebbero trovati nella piana pannonica, vicini del popolo celtico dei Cotini, tra il lago Balaton ed il fiume Drava, e forse da identificarsi con la popolazione degli Iazigi. Potrebbero essere migrati oltre il Danubio, in seguito alle campagne militari romane nell'area pannonica della prima metà del I secolo d.C.[senza fonte]
A partire dalla fine del I secolo, ormai migrati a nord del Danubio, confinavano ad ovest, sud ed est con i Quadi, a nord con i Cotini. Sono ricordati durante le Guerre marcomanniche come i primi a sfondare il Limes, insieme ai loro alleati Longobardi nell'inverno del 166-167 d.C.[3].
Note
modifica- ^ a b c Tacito, De origine et situ Germanorum, XLIII, 1.
- ^ Tacito, De origine et situ Germanorum, XLIII, 2.
- ^ Cassio Dione, LXXII, 1a.
Bibliografia
modifica- Fonti antiche
- (GRC) Dione Cassio, Storia romana. (testo greco e traduzione inglese).
- (LA) Tacito, De origine et situ Germanorum. (testo latino , traduzione italiana del Progetto Ovidio e traduzione inglese).
- Fonti storiografiche moderne
- (EN) András Mócsy, Pannonia and Upper Moesia: History of the Middle Danube Provinces of the Roman Empire, Londra, Routledge & Kegan Paul Books, 1974, ISBN 9780710077141.