Raffaele Costa
Raffaele Costa (Mondovì, 8 settembre 1936) è un politico italiano.
Raffaele Costa | |
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Presidente della Provincia di Cuneo | |
Durata mandato | 13 giugno 2004 – 9 giugno 2009 |
Predecessore | Giovanni Quaglia |
Successore | Gianna Gancia |
Ministro della sanità | |
Durata mandato | 21 febbraio 1993 – 29 aprile 1993 |
Capo del governo | Giuliano Amato |
Predecessore | Francesco De Lorenzo |
Successore | Maria Pia Garavaglia |
Durata mandato | 11 maggio 1994 – 17 gennaio 1995 |
Capo del governo | Silvio Berlusconi |
Predecessore | Maria Pia Garavaglia |
Successore | Elio Guzzanti |
Ministro dei trasporti e della navigazione | |
Durata mandato | 29 aprile 1993 – 11 maggio 1994 |
Capo del governo | Carlo Azeglio Ciampi |
Predecessore | Giancarlo Tesini |
Successore | Publio Fiori |
Segretario del Partito Liberale Italiano | |
Durata mandato | 27 maggio 1993 – 6 febbraio 1994 |
Predecessore | Renato Altissimo |
Successore | Carica dissolta |
Ministro per le politiche comunitarie e gli affari regionali | |
Durata mandato | 28 giugno 1992 – 21 febbraio 1993 |
Capo del governo | Giuliano Amato |
Predecessore | Pier Luigi Romita[1] Mino Martinazzoli[2] |
Successore | Gianfranco Ciaurro |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 5 luglio 1976 – 27 aprile 2006 |
Legislatura | VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV |
Gruppo parlamentare | VII-XI: PLI XII: UdC XIII-XIV: FI |
Coalizione | Polo delle Libertà (XII) Polo per le Libertà (XIII) Casa delle Libertà (XIV) |
Circoscrizione | XII-XIV: Piemonte 2 |
Collegio | XII-XIV: Fossano |
Sito istituzionale | |
Europarlamentare | |
Durata mandato | 20 luglio 1999 – 20 luglio 2004 |
Legislatura | V |
Gruppo parlamentare | PPE |
Circoscrizione | Italia nord-occidentale |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | PLI (1976-1994) UdC (1994-1998) FI (1998-2009) PdL (2009-2010) |
Titolo di studio |
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Professione | Avvocato; Giornalista |
Membro del Partito Liberale Italiano, è stato vicesegretario del partito tra il 1985 e il 1986 e poi Segretario dalla primavera 1993 allo scioglimento del PLI nel febbraio 1994. Alle elezioni dello stesso anno, il nuovo partito fondato da Costa, l'Unione di Centro si schierò con Forza Italia, presentando i suoi candidati nelle liste del nuovo partito fondato da Silvio Berlusconi. Dal 2004 al 2009 è stato presidente della provincia di Cuneo.
Biografia
modificaNato a Mondovì, in provincia di Cuneo, si è laureato in giurisprudenza e scienze politiche, è stato deputato alla Camera dal 1976 al 2006.
È il padre di Enrico Costa, anch'egli politico e deputato, già Ministro nei governi Renzi e Gentiloni.
Deputato del Partito Liberale Italiano
modificaDopo essere stato più volte sottosegretario di Stato tra 1979 e il 1989, nei vari dicasteri quali: Grazia e Giustizia (Cossiga), Affari Esteri (Spadolini I, Spadolini II e Fanfani V), Interno (Craxi I e II) e Lavori Pubblici (Goria e De Mita), diventa Ministro per il coordinamento delle politiche comunitarie e gli affari regionali nel primo governo Amato, Ministro dei trasporti nel governo Ciampi e Ministro della sanità nel primo governo Berlusconi.
Durante il suo periodo da sottosegretario agli Affari esteri, nel 1979 pone il veto sulla distribuzione nelle sale cinematografiche italiane del film del regista siro-statunitense Mustapha Akkad Il leone del deserto, dedicato alla resistenza cirenaica all'esercito dell'Italia fascista. In risposta a un'interpellanza parlamentare, Costa rispose che "Il film non poteva essere proiettato sugli schermi italiani perché offendeva il nostro esercito".[3]
Deputato dell'UdC e di Forza Italia
modificaAlle elezioni amministrative del 1997 è stato candidato a sindaco di Torino, sostenuto dalla coalizione di centro-destra Polo per le Libertà formata da Forza Italia, Alleanza Nazionale e le liste civiche "Centro per Costa" e "Pensionati per l'Europa", contrapposto al sindaco uscente del centro-sinistra Valentino Castellani. Durante la campagna elettorale Costa ha attaccato l'operato di Castellani, soprattutto sui temi della sicurezza e dell'immigrazione clandestina in città; al ballottaggio Castellani lo ha sconfitto con uno scarto di appena 4.700 voti (pari allo 0,8% del totale).
È editore e direttore politico di una rivista quindicinale, Il Duemila, seguita non soltanto dai liberali della sua area politica, da lui fondata nel 1971.
È stato eletto deputato europeo alle elezioni europee del 1999. Durante il mandato nel Parlamento Europeo ha ricoperto gli incarichi di membro della Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la politica dei consumatori, di membro sostituto nella Commissione per i Bilanci, di membro della Delegazione alle commissioni parlamentari di cooperazione UE-Armenia, UE-Azerbaigian e UE-Georgia.
Dopo le elezioni politiche del 2001, dove viene rieletto per l'ultima volta alla Camera nel collegio di Fossano, declina l'offerta a entrare nel secondo governo Berlusconi come viceministro della Salute.
Presidente della Provincia di Cuneo
modificaAlle elezioni amministrative del 2004 si candida a presidente della provincia di Cuneo per la Casa delle Libertà e viene eletto al primo turno con il 53,5% dei voti. È stato sostenuto, in Consiglio provinciale, da una maggioranza costituita da Forza Italia, UDC, Alleanza Nazionale e tre liste civiche. Il mandato amministrativo è scaduto nel 2009.
PdL e Consigliere regionale
modificaA giugno 2009 è stato nominato Difensore del Cittadino, ufficio del Popolo della Libertà del quale contribuisce a definire struttura ed organici.
Alle elezioni regionali in Piemonte del 2010 si candida per Il Popolo della Libertà, a sostegno dell'allora capogruppo leghista a Montecitorio Roberto Cota, venendo eletto nella circoscrizione di Cuneo nel consiglio regionale del Piemonte, ma dopo pochi mesi si dimette per problemi di salute.
Attività letteraria
modificaDa qualche anno, Raffaele Costa affianca alla politica l'attività di scrittore.
- Il dottore è fuori stanza
- La mia prima repubblica
- L'Italia degli sprechi
- L'Italia dei privilegi
- Politica e Giustizia ai tempi delle BR: diario di un sottosegretario liberale.
Note
modifica- ^ Politiche europee
- ^ Affari regionali
- ^ Gianni Lannes, Ustica 1911, il lager della vergogna (PDF), in l'Unità, 14 settembre 2001. URL consultato il 12 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Raffaele Costa
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Raffaele Costa
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su raffaelecosta.it (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2005).
- Raffaele Costa, su europarl.europa.eu, Parlamento europeo.
- Raffaele Costa, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Sito de "Il Duemila", su ilduemila.com.
- Sito de "Il Difensore del Cittadino", su difensoredelcittadino.it. URL consultato il 28 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2009).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 230677367 · ISNI (EN) 0000 0003 6541 1225 · BNF (FR) cb12352454h (data) |
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