Rubrica (giornalismo)
spazio fisso accordato ad un opinionista e pubblicato su un quotidiano o periodico a intervalli regolari
Una rubrica è uno spazio fisso, accordato ad un opinionista o a un esperto, pubblicato a intervalli regolari su un quotidiano o un periodico. Le caratteristiche che la differenziano dagli altri articoli sono: la ricorrenza regolare; l'esplicita presenza di un punto di vista e la caratterizzazione grafica (elemento che la distingue dagli altri articoli presenti nella pagina)[1].
In Italia
modificaStoria
modificaNel giornalismo italiano alcune rubriche hanno ottenuto un particolare gradimento da parte del pubblico. Tra esse:
- Taccuino di Vittorio Gorresio sulla «Stampa» (cronache e commenti sui fatti politici);
- Fortebraccio di Mario Melloni sull'«Unità» (satira politica);
- Diciamoci tutto di Enzo Biagi sulla «Stampa»
- Controcorrente di Indro Montanelli sul «Giornale» (corsivo politico)
- La bustina di minerva, rubrica di Umberto Eco (1932-2016) su argomenti di cultura, società e costume, attualità, linguistica, comparsa sul settimanale l'Espresso dal 1985 fino alla morte dell'autore.
Tutela giuridica della rubrica
modificaLa legge italiana sul diritto d'autore tutela la rubrica a condizione che sia ricorrente e caratterizzata da segni particolari.[1] La tutela riguarda il titolo e il contenuto della rubrica.[2]
Note
modifica- ^ a b Roberto Giovagnoli, Leggi complementari al codice civile. Annotate con la giurisprudenza, Milano, Giuffré Editore, 2011, pagina 76, ISBN 978-88-14-16201-5. URL consultato il 7 luglio 2012.
- ^ Giovagnoli, pagina 77.
Voci correlate
modificaControllo di autorità | GND (DE) 4617165-4 · NDL (EN, JA) 00566623 |
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