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Orb (fenomeno): differenze tra le versioni

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Lo stesso esperimento può essere provato facilmente in una notte piovosa o sotto una nevicata.
Lo stesso esperimento può essere provato facilmente in una notte piovosa o sotto una nevicata.

== Esistono 2 tipi di Orbs o Sfere ==
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Il primo tipo riguarda esclusivamente micro pollini di piante che sono ingrandibili durante una fotografia digitale.
Queste sfere sono visibili anche ad occhio nudo e senza attrezzature supplementari da qualsiasi individuo normodotato.

Un esempio per testare quanto sopra è quello di prendere un normale asciugamano, già usato per la spiaggia e già steso ad asciugare all'aperto.
Appoggiando la testa lateralmente faremo una leggera pressione su uno dei nostri occhi, pressione per gravità corporea ad esempio, manderemo quindi fuori fuoco la normale zona visiva del globo oculare.
È preferibile un luogo solare: quindi una spiaggia è luogo favorevole.
È preferibile un luogo marino ma dove siano presenti vegetazioni a breve distanza (piante).
Con il campo visivo sfalsato noteremo facilmente che il ns. occhio si comporta come una lente di ingrandimento che se da una parte "sfuocherà" alcune zone del nostro campo visivo dall'altra ci consentirà di osservare in maniera molto ingrandita la superficie del tessuto del nostro telo da bagno.
Con un po' di attenzione noteremo dei corpuscoli sfavillanti che presentano forma circolare e al loro interno colori e disegni particolari, questi appaiono con colori diversificati, esempio bianco a strisce circolari neri con sfera centrale al corpuscolo, oppure arancione con striature multicolorate circolari, a raggio o con disegni complessi.
Nel test da me verificato i corpuscoli corrispondevano in larga parte a pollini di Platano, pianta che era effettivamente presente a 100 metri dalla zona sabbiosa (spiaggia).

ALTRO TEST PER CONFERMARE L'INGRANDIMENTO VISIVO
Quanto detto trova verifica come test dato che Medici Oculisti confermano quanto segue:
Osservando una zona monocolore illuminata, il cielo ad esempio, si possono vedere scorrere davanti a noi i batteri e le cellule, e le loro parti interne che sono presenti nel liquido che protegge l'occhio. Questo auto-ingrandimento avviene tenendo l'occhio fermo sullo sfondo azzurro (del cielo) e osservando nel contempo l'intera visuale ottica a nostra disposizione: senza muovere la posizione dell'occhio.

Allo stesso modo è persino possibile osservare dei micro-corpuscoli, molto più piccoli dei batteri e delle cellule de liquido dell'occhio. Esse ci appariranno come dei puntini circolari che presentano movimento autonomo, diversificato e molto veloce.
Quest'ultimo ingrandimento a occhio nudo richiede più pratica dato che si tratta della visuale dei globuli rossi "interni ai vasi sanguigni dei nostri occhi" quindi evidentemente "ingranditi in modo diverso" rispetto ai batteri e alle cellule del liquido ottico che resta nella zona più frontale ed esterna e, quindi, più sottoponibile e amplificabile dal fuori campo visivo autoingrandente della semplice tecnica qui esposta, confermabile da qualsiasi Medico Oculista.


== Le sfere animiche ==
== Le sfere animiche ==

Versione delle 12:36, 6 set 2011

Orb è un termine di lingua inglese che definisce un effetto ottico risultante in piccole sfere (somiglianti a globi di luce) che talvolta appaiono nelle immagini fotografiche o nei filmati pur non corrispondendo ad oggetti visibili ad occhio nudo.

Su questi oggetti si sono avanzate numerose spiegazioni più o meno fantasiose, tanto da dare vita ad una serie di teorie.

Le ipotesi di carattere paranormale più note sulla natura di questo fenomeno sono le seguenti:

  • Secondo alcuni sostenitori del paranormale (tra cui Andreas Müller, autore di "Kornkreise-Geometrie, Phänomene, Forschung") gli Orb sarebbero legati ad un altro fenomeno, quello dei cerchi nel grano o "crop circles". Lo stesso Müller, a onor del vero, nutre dubbi su cosa possano rappresentare queste sfere di luce e sostiene che la gran parte delle loro apparizioni sia dovuta solo agli effetti del flash o all'improprio funzionamento di alcune apparecchiature fotografiche.
  • secondo un'altra teoria paranormale, diffusa soprattutto tra gli spiritisti nordamericani che seguono le teorie dell'australiano Wyatt, si tratterebbe di spiriti che decidono di mostrarsi. Sempre secondo Wyatt alcuni sarebbero capaci di individuare gli orb ad occhio nudo poiché questi potrebbero essere in grado di decidere se e da chi farsi notare.

L'effetto ottico

Il fenomeno tuttavia, spogliato del suo alone mistico, è attribuibile a cause fisiche molto più banali.

Gli orb non sono altro che oggetti fuori fuoco, e la loro forma circolare è dovuta ai riflessi del sistema di lenti delle fotocamere [1] digitali compatte, mentre con il sistema di lenti delle fotocamere reflex, molto più sofisticato, gli orb non appaiono.

Un gran numero di foto di "orb" condividono alcune caratteristiche comuni:

  1. essere scattate con macchine fotografiche digitali compatte
  2. essere scattate in un ambiente buio
  3. essere scattate con l'uso del flash
  4. essere scattate in ambienti con polvere o particelle liquide in sospensione non visibili ad occhio nudo [2]

La luce intensa emessa dal flash colpisce le particelle nell'aria (pulviscolo, pollini, pioggia), che hanno forma assimilabile ad una sfera. I raggi luminosi emessi dalla lampada colpiscono la superficie esterna delle particelle sul lato orientato verso l'apparecchio fotografico, e ne riflettono una grossa parte allargandone l'area secondo un cono in cui ogni raggio ha un angolo di riflessione pari al doppio dell'angolo tra il raggio incidente e la normale alla superficie della particella [3].

Poiché si tratta nella maggior parte dei casi di scatti piuttosto scuri, l'intenso riflesso generato dalle particelle colpite dal flash risalta sulle aree buie delle fotografie, dando l'impressione di un oggetto luminoso fluttuante nel nulla. I bagliori appaiono più chiari al centro e più colorati all'esterno, per via dello scattering.

Questi "orb" hanno spesso bordi frastagliati, dovuti alle minuscole asperità sulla superficie delle particelle, e se filmati (sempre con l'ausilio di una sorgente luminosa) appaiono in movimento per i naturali spostamenti d'aria dell'ambiente o per i movimento generati dai flussi caldi emessi dalla sorgente luminosa.

Una semplice verifica sperimentale

Un buon esperimento per verificare personalmente questa tesi può essere realizzato con pochi mezzi: un tappeto, una macchina fotografica digitale compatta con cavalletto e flash e una stanza il più possibile buia e con pareti scure (occupate da mobili, ad esempio). Basta scattare

  1. una foto nella stanza senza flash e con tempo di esposizione molto lungo (3-5 secondi)
  2. una foto nella stanza con il flash, quindi con tempo di esposizione molto breve
  3. una foto nella stanza subito dopo aver sbattuto il tappeto con flash e tempo di esposizione molto breve
  4. una foto nella stanza subito dopo aver sbattuto il tappeto senza flash e tempo di esposizione molto lungo

Le foto risulteranno rispettivamente prive di "orb", con un numero ridotto o nessun "orb", con molti "orb", prive di "orb". Nel primo e nel quarto caso viene esclusa la sorgente di luce che genera i riflessi, per cui non si possono vedere le luci (che se fossero entità vere e proprie comparirebbero ugualmente). Nel secondo caso la presenza di pulviscolo è limitata a quella naturale dell'ambiente, per cui ci si possono aspettare un numero ridotto di sfere, mentre nel terzo caso sarà notevolmente superiore avendo immesso artificialmente particelle nell'aria.

Lo stesso esperimento può essere provato facilmente in una notte piovosa o sotto una nevicata.

Le sfere animiche

Oltre alla fenomenologia ottica dell'uomo e prettamente fisica dei pollini, i quali come sappiamo possono vivere centinaia di anni su tessuti o all'interno di locali, sussite la fenomenologia delle sfere di luce. Esse sono state fotografate con speciali apparecchiature a raggi infrarossi, telecamere e complesse attrezzature fotografiche munite di speciali lenti ottiche. Dette sfere di luce non sono da confondere con i pollini che possono spolverarsi in aria, avere riflessi lucenti o altro. Anche perché i loro movimenti, ripresi con attrezzature a infrarossi, ne dimostra una notevole velocità motoria autonoma anche con cambi di direzione improvvisa: quindi non influenzabili da vento, polveri o altri mezzi fisici. Dette sfere presentano una dimensione sferica diversa dai pollini, essendo sfere di dimensione notata dai 5 ai 15 centimetri di diametro circa. Rientrando in una forma di energia poco dimostrabile in modo ripetitivo con normali esperimenti scientifici esse rientrano in settori di studio al di fuori della scienza ufficiale, pur corrispondendo perfettamente a quanto citato da migliaia di anni da tutte le maggiori religioni e filosofie facenti parte dello scibile umano e della sua impronta storica e socioculturale.

Note

Collegamenti esterni

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