Diocesi di Vicenza
Diocesi di Vicenza Dioecesis Vicentina Chiesa latina | |||
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Suffraganea del | patriarcato di Venezia | ||
Regione ecclesiastica | Triveneto | ||
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Vescovo | Giuliano Brugnotto | ||
Vicario generale | Giampaolo Marta | ||
Vescovi emeriti | Beniamino Pizziol | ||
Presbiteri | 541, di cui 389 secolari e 152 regolari 1.419 battezzati per presbitero | ||
Religiosi | 187 uomini, 1.153 donne | ||
Diaconi | 50 permanenti | ||
Abitanti | 839.380 | ||
Battezzati | 768.000 (91,5% del totale) | ||
Stato | Italia | ||
Superficie | 2.200 km² | ||
Parrocchie | 355 (14 vicariati) | ||
Erezione | VI secolo[1] | ||
Rito | romano | ||
Cattedrale | Santa Maria Annunciata | ||
Santi patroni | Madonna di Monte Berico San Vincenzo San Gaetano | ||
Indirizzo | Piazza Duomo 10, 36100 Vicenza, Italia | ||
Sito web | www.diocesivicenza.it | ||
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc) | |||
Chiesa cattolica in Italia | |||
La diocesi di Vicenza (in latino Dioecesis Vicentina) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea del patriarcato di Venezia appartenente alla regione ecclesiastica Triveneto. Nel 2022 contava 768.000 battezzati su 839.380 abitanti. È retta dal vescovo Giuliano Brugnotto.
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]La diocesi berica comprende
- I comuni della provincia di Vicenza, con l'esclusione dell'altopiano di Asiago e di una parte di territorio tra i comuni di Thiene e Marostica (che fanno capo alla diocesi di Padova) e del comune di Mussolente (già in diocesi di Belluno, dal 1818 in diocesi di Treviso).
- In provincia di Padova i comuni di Campodoro, Carmignano di Brenta, Cittadella (solo le frazioni di Facca e Santa Croce Bigolina con le loro parrocchie e la località Valliera, che è compresa nella parrocchia di Fontaniva), Fontaniva, Gazzo Padovano, Grantorto, Piazzola sul Brenta, San Giorgio in Bosco e San Pietro in Gu.
- In provincia di Verona i comuni di Arcole, Cologna Veneta, Montecchia di Crosara, Monteforte d'Alpone (frazioni Costalunga e Brognoligo), Pressana[2], Roncà, Roveredo di Guà, San Bonifacio, San Giovanni Ilarione, Veronella e Zimella.
Confina a nord, est e sud con la diocesi di Padova e ad ovest con la diocesi di Verona e con l'arcidiocesi di Trento.
Sede vescovile è la città di Vicenza, dove si trova la cattedrale di Santa Maria Annunciata. Nella stessa città, sull'omonimo colle, sorge la basilica minore e santuario della Madonna di Monte Berico.
Parrocchie e vicariati
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio si estende su 2.200 km² ed è suddiviso in 355 parrocchie, raggruppate in 14 vicariati:
- Vicariato Urbano - sede a Vicenza, con 51 parrocchie
- Vicariato di Arsiero-Schio - sede ad Arsiero, con 35 parrocchie
- Vicariato di Bassano del Grappa-Rosà - sede a Bassano del Grappa, con 24 parrocchie
- Vicariato di Camisano Vicentino - sede a Camisano Vicentino, con 17 parrocchie
- Vicariato di Castelnovo-Malo - sede a Castelnovo di Isola Vicentina, 23 parrocchie
- Vicariato di Cologna Veneta-Montecchia di Crosara-San Bonifacio - sede a Cologna Veneta (VR), 34 parrocchie
- Vicariato di Dueville-Sandrigo - sede a Dueville, 23 parrocchie
- Vicariato di Fontaniva-Piazzola sul Brenta - sede a Fontaniva (PD), 16 parrocchie
- Vicariato di Lonigo - sede a Lonigo, 20 parrocchie
- Vicariato di Marostica - sede a Marostica, 15 parrocchie
- Vicariato di Montecchio - sede a Montecchio Maggiore, 17 parrocchie
- Vicariato di Noventa Vicentina-Riviera Berica - sede a Noventa Vicentina, 30 parrocchie
- Vicariato della Valchiampo - sede a Chiampo, 22 parrocchie
- Vicariato di Valdagno - sede a Valdagno, 28 parrocchie
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Epoca antica e medievale
[modifica | modifica wikitesto]La presenza di una fiorente comunità cristiana a Vicenza e la contemporanea costruzione verso la fine del IV secolo di due chiese, una fuori delle mura - ove ora sorge la basilica dei Santi Felice e Fortunato - e una all'interno della città - l'attuale cattedrale di Santa Maria Annunciata - è dimostrata da importanti reperti archeologici, rinvenuti presso i due siti.
Questo ha portato alcuni storiografi locali[3] a ritenere che già a quel tempo o all'inizio del secolo successivo questa comunità fosse organizzata in diocesi. Altri invece, argomentando dal fatto che nessun documento scritto sia stato rinvenuto sulla presenza di un vescovo a Vicenza prima del 590 - data alla quale si riferisce Paolo Diacono per registrare la presenza di Oronzo al sinodo di Marano[4], mentre mai si parla di vescovi vicentini nei documenti di sinodi precedenti - ritengono che la diocesi sia stata costituita solo dopo la creazione del Ducato longobardo. Fino a quel momento la comunità di Vicenza avrebbe fatto riferimento al vescovo di Padova, che rimase per circa 35 anni ancora sotto il dominio bizantino[5].
Come gli altri vescovi dell'Austria longobarda, anche Oronzio e i suoi successori aderirono allo scisma tricapitolino fino al sinodo di Pavia del 698, convocato dal cattolico re Cuniperto, in cui i vescovi cattolici e tricapitolini ricomposero "nello spirito di Calcedonia" la loro comunione dottrinaria e gerarchica. A partire dal VII secolo, la sede vescovile fu sempre quella urbana della Cattedrale di Santa Maria Annunciata.
Durante il Regno dei Longobardi l'ambito della diocesi coincideva sostanzialmente con quello del Ducato di Vicenza, compresi i territori della diocesi di Padova rimasti nel 569 fuori dalla sovranità bizantina, ovvero l'area posta alla sinistra del Brenta (attuali Cittadella, Piazzola, Limena, Selvazzano, Teolo e Lozzo) e una parte del basso veronese (attuali San Bonifacio, Arcole, Veronella, Cologna Veneta e Pressana).
Successivamente, l'estensione e i confini della diocesi si delinearono a mano a mano che gli imperatori attribuivano ai vescovi giurisdizioni e diritti signorili. Subirono numerose modifiche già prima dell'anno Mille. Con l'istituzione dell'Impero carolingio la diocesi di Padova riottenne una parte dei territori, a scapito delle sedi confinanti. Nel 917 l'imperatore Berengario I trasferì da Vicenza a Padova tutta la regione prealpina compresa tra l'Astico e il Brenta e la sottostante zona pedemontana tra Thiene e Marostica. Per compensarla di queste mutilazioni, a Vicenza fu successivamente assegnata la zona di Bassano, già parte della soppressa diocesi di Asolo. Nonostante le ulteriori modificazioni territoriali avvenute in ambito civile nel corso dei secoli successivi, questo assetto dal punto di vista ecclesiastico fu mantenuto sino ai primi dell'Ottocento[6].
Nella seconda metà del XII secolo sedette sulla cattedra vicentina il beato Giovanni Cacciafronte, ucciso dai suoi vassalli; nel XIII secolo resse la diocesi il beato domenicano Bartolomeo di Breganze, rientrato da Parigi nel 1260 portando la reliquia di una spina della corona di Cristo che lo stesso Bartolomeo aveva avuto in dono dal re di Francia Luigi IX. Per dare una degna sistemazione alla preziosa reliquia, il Comune di Vicenza decise l'edificazione della chiesa di Santa Corona.[7]
Fino al XIII secolo la cattedrale fu l'unica parrocchia della città, ma in questo secolo il privilegio di amministrare i sacramenti fu condiviso con altre chiese urbane, che erano sorte verso l'XI secolo con funzioni di cappelle. Inizialmente vi si celebrava solo l'eucaristia, ma non i battesimi. Un ruolo nel decentramento delle funzioni parrocchiali lo ebbero anche le chiese affidate agli ordini religiosi, meno vincolati al potere vescovile.
Epoca moderna e contemporanea
[modifica | modifica wikitesto]Nella prima metà del XV secolo in seguito a due apparizioni mariane fu costruito il Santuario di Monte Berico: la Madonna di Monte Berico è la patrona principale della città e della diocesi di Vicenza.
Il 30 agosto 1464 il vescovo di Vicenza Pietro Barbo fu eletto papa con il nome di Paolo II.
Nella prima metà del XVI secolo la diocesi fu data in commenda a numerosi amministratori apostolici.
Il seminario diocesano fu istituito nel 1566, durante l'episcopato di Matteo Priuli.
Da sempre parte della provincia ecclesiastica di Aquileia, con la soppressione di quest'ultima, il 19 gennaio 1753, in forza della bolla Suprema dispositione di papa Benedetto XIV, la diocesi di Vicenza divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Udine, nuova sede metropolitana per quella parte dell'antico patriarcato che si trovava nel territorio della Serenissima.[8]
Al periodo della Restaurazione risale la bolla De salute Dominici gregis di papa Pio VII, pubblicata il 1º maggio 1818, con la quale le diocesi del Triveneto subirono una profonda riorganizzazione. Vicenza perse così il vicariato di Cittadella (escluse le parrocchie di Paviola, San Giorgio in Bosco, San Giorgio in Brenta, Lobia, Santa Croce Bigolina) e la parrocchia di Selvazzano che passarono a Padova; viceversa, acquisì da quest'ultima i vicariati di Marostica e Breganze. Al contempo, Udine fu retrocessa a semplice diocesi e Vicenza divenne suffraganea del patriarcato di Venezia.[6][9]
Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo la diocesi ebbe la presenza di esempi di santità: un vescovo, san Giovanni Antonio Farina, e varie religiose: santa Giuseppina Bakhita, santa Maria Bertilla Boscardin, la beata Eurosia Fabris Barban e la serva di Dio Giovanna Meneghini.
Nel 1945 il vescovo Carlo Zinato fonda il settimanale diocesano La Voce dei Berici.[10]
L'11 gennaio 1978, con la lettera apostolica Quoniam beatissima, papa Paolo VI ha confermato la Beata Maria Vergine del Monte Berico patrona principale della città e della diocesi.[11]
Il 7 e 8 settembre 1991, in occasione della festa della santa patrona, Vicenza ha accolto papa Giovanni Paolo II in visita pastorale: è stata la prima volta di un papa in terra berica.
L'8 novembre 2005 per la prima volta è stata celebrata una beatificazione nel territorio diocesano: si tratta di Eurosia Fabris Barban, proclamata beata nella cattedrale di Vicenza.
L'8 agosto 2014, in forza del decreto Quo aptius della Congregazione per i vescovi, ha ricevuto la parrocchia di Caselle di Pressana dalla diocesi di Verona, mentre nel gennaio 2024 ha ricevuto la parrocchia di Mure di Colceresa dalla diocesi di Padova.
Missioni diocesane
[modifica | modifica wikitesto]La diocesi di Vicenza è presente con propri missionari fidei donum nei seguenti Paesi:
- Brasile (dal 1966), attualmente nell'arcidiocesi di Goiânia e nelle diocesi di Luziânia e Roraima;
- Mozambico (dal 2017), attualmente nell'arcidiocesi di Beira;
- Ecuador (dal 1999), attualmente nell'arcidiocesi di Quito;
La Chiesa di Vicenza ha inoltre avviato la missione triveneta in Thailandia, nel 1997. I missionari operano nella diocesi di Chiang Mai.
Cronotassi dei vescovi
[modifica | modifica wikitesto]Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
- Oronzio † (prima del 589 - dopo il 591)
- Attaldo † (menzionato nel 616)
- Andrea I † (menzionato nel 680)
- Pietro † (circa 700/725)
- Feliciano † (circa 809)
- Reginaldo † (menzionato nell'813)[12]
- Andrea II † (menzionato nell'820)
- Franco † (menzionato nell'827)
- Stefano †[13]
- Aicardo † (prima dell'880 - dopo l'881)
- Vitale † (prima del 901 - dopo il 915/924)
- Giraldo (Ambrogio?) † (menzionato nel 956)[14]
- Rodolfo † (prima del 967 - dopo il 977 o 983)[15]
- Lamberto † (985 ? - 997)[16]
- Girolamo † (circa 998/1000 - circa 1013 deposto)[17]
- Tedaldo (o Teobaldo) † (prima del 5 maggio 1013 - dopo il 1027)[18]
- Astolfo † (prima del 1028/1031 - dopo il 1050)[19]
- Liudigerio † (prima del 1060/1061 - circa 1072/1073 deceduto)[20]
- Didalo o Didaldo † (menzionato il 25 giugno 1080)
- Ezzelino † (prima del 20 luglio 1081 - dopo il 1104)
- Torengo † (prima del 1108/1112 - dopo il 1117)
- Enrico † (prima del 1123 - dopo il 1131)
- Lotario † (prima del 1134 - dopo il 1154)
- Umberto I † (prima del 1158 - dopo il 1161 ?)
- Ariberto † (prima del 1164 - fine 1177 o 1179 deceduto)
- Beato Giovanni de Surdis Cacciafronte, O.S.B. † (prima dell'11 agosto 1179 - 16 marzo 1184 deceduto)
- Pistore, O.E.S.A. † (prima del 19 ottobre 1184 - 10 luglio 1200 deceduto)[21]
- Uberto II † (prima del 1204 - 1212 deposto)
- Niccolò Maltraversi † (8 aprile 1212 - 1219 dimesso) (amministratore apostolico)
- Zilberto o Gilberto † (3 giugno 1219 - 1227 deceduto)
- Giacomo † (1227 - ?)
- Manfredo dei Pii † (1233 - 30 agosto 1255 deceduto)
- Beato Bartolomeo da Breganze, O.P. † (18 dicembre 1255 - novembre 1270 deceduto)[22]
- Bernardo Nicelli † (1271 - 28 ottobre 1286 deceduto)[23]
- Pietro Saraceni, O.P. † (14 febbraio 1287 - prima del 17 luglio 1295 deceduto)[24]
- Andrea de' Mozzi † (13 settembre 1295 - 28 aprile 1296 deceduto)[25]
- Beato Rinaldo da Concorezzo † (13 ottobre 1296 - 19 novembre 1303 nominato arcivescovo di Ravenna)
- Altigrado Cattaneo † (9 dicembre 1303 - 1º ottobre 1314 deceduto)
- Sperandio (Sperendeus), O.S.B. † (1315 - 1321 deceduto)[26]
- Francesco Temprarini, O.S.B. † (13 novembre 1321 - 1333/1335 deceduto)[27]
- Biagio da Leonessa, O.F.M. † (9 giugno 1337 - 1345 deposto)[28]
- Egidio de' Boni da Cortona, O.E.S.A. † (7 gennaio 1348 - agosto 1361 deceduto)[29]
- Giovanni de' Surdis † (10 febbraio 1363 - 10 luglio 1386 deceduto)[30]
- Nicolò da Verona † (9 marzo 1387 - 1387 deceduto)[31]
- Pietro Filargo, O.F.M. † (23 gennaio 1388 - 18 settembre 1389 nominato vescovo di Novara)[32]
- Giorgio de Tortis? † (1389 - 27 aprile 1390 deceduto)[33]
- Giovanni da Castiglione † (16 dicembre 1390 - 31 luglio 1409 deceduto)[34]
- Pietro Emiliani † (12 agosto 1409 - 4 maggio 1433 deceduto)
- Francesco Malipiero, O.S.B. † (12 maggio 1433 - 8 giugno 1451 deceduto)
- Pietro Barbo † (16 giugno 1451 - 30 agosto 1464 eletto papa con il nome di Paolo II)
- Marco Barbo † (17 settembre 1464 - 18 marzo 1470 nominato patriarca di Aquileia)
- Giovanni Battista Zeno † (18 marzo 1470 - 8 maggio 1501 deceduto)
- Pietro Dandolo † (14 giugno 1501 - 20 ottobre 1507 nominato vescovo di Padova)
- Galeotto Franciotti della Rovere † (1507 - 11 settembre 1508 deceduto)
- Sisto Gara della Rovere † (settembre 1508 - 11 giugno 1509 nominato vescovo di Padova) (amministratore apostolico)
- Francesco della Rovere † (luglio 1509 - 12 giugno 1514 nominato vescovo di Volterra)
- Francesco Soderini † (12 giugno 1514 - 14 marzo 1524 dimesso)
- Niccolò Ridolfi † (14 marzo 1524 - 31 gennaio 1550 deceduto)[35]
- Angelo Bragadin, O.P. † (17 marzo 1550 - 1560 deceduto)
- Giulio della Rovere † (13 settembre 1560 - 13 aprile 1565 dimesso)
- Matteo Priuli † (13 aprile 1565 - 1579 dimesso)
- Michele Priuli † (3 agosto 1579 - 1º agosto 1603 deceduto)
- Giovanni Dolfin † (24 novembre 1603 - 1606 dimesso)
- Dionisio Dolfin † (19 giugno 1606 - 1626 deceduto)
- Federico Baldissera Bartolomeo Cornaro † (7 settembre 1626 - 30 aprile 1629 nominato vescovo di Padova)
- Luca Stella † (24 novembre 1632 - 11 luglio 1639 nominato vescovo di Padova)
- Marcantonio Bragadin † (3 ottobre 1639 - 14 giugno 1655 dimesso)
- Giovanni Battista da Brescia † (14 ottobre 1655 - 23 novembre 1659 deceduto)
- Giuseppe Civran † (21 giugno 1660 - 17 maggio 1679 deceduto)
- Sede vacante (1679-1684)
- Giambattista Rubini † (15 maggio 1684 - 25 marzo 1702 dimesso)
- Sebastiano Venier † (8 maggio 1702 - 22 gennaio 1738 deceduto)
- Antonio Maria Priuli † (19 dicembre 1738 - 6 aprile 1767 nominato vescovo di Padova)
- Marco Giuseppe Cornaro † (6 aprile 1767 - 3 febbraio 1779 deceduto)
- Luigi Maria Gabrieli † (12 luglio 1779 - 19 luglio 1785 deceduto)
- Pietro Marco Zaguri † (26 settembre 1785 - 12 settembre 1810 deceduto)
- Sede vacante (1810-1818)
- Giuseppe Maria Peruzzi † (26 giugno 1818 - 25 novembre 1830 deceduto)
- Giovanni Giuseppe Cappellari † (2 luglio 1832 - 7 febbraio 1860 deceduto)
- San Giovanni Antonio Farina † (28 settembre 1860 - 4 marzo 1888 deceduto)
- Antonio Maria De Pol † (4 marzo 1888 - 4 luglio 1892 deceduto)
- Antonio Feruglio † (16 gennaio 1893 - 4 gennaio 1911 dimesso[36])
- Ferdinando Rodolfi † (14 febbraio 1911 - 12 gennaio 1943 deceduto)
- Carlo Zinato † (8 giugno 1943 - 11 settembre 1971 ritirato)
- Arnoldo Onisto † (11 settembre 1971 - 20 febbraio 1988 ritirato)
- Pietro Giacomo Nonis † (20 febbraio 1988 - 6 ottobre 2003 ritirato)
- Cesare Nosiglia (6 ottobre 2003 - 11 ottobre 2010 nominato arcivescovo di Torino)
- Beniamino Pizziol (16 aprile 2011 - 23 settembre 2022 ritirato)
- Giuliano Brugnotto, dal 23 settembre 2022
Vescovo attuale
[modifica | modifica wikitesto]Giuliano Brugnotto (Carbonera, 7 novembre 1963), già vicario generale della Diocesi di Treviso, è stato eletto vescovo di Vicenza il 23 settembre 2022 da papa Francesco. Ha preso possesso canonico della diocesi l'11 dicembre, contestualmente alla sua ordinazione episcopale.[37]
Vescovo emerito
[modifica | modifica wikitesto]Beniamino Pizziol (Ca' Vio di Cavallino-Treporti, 15 giugno 1947), vescovo della diocesi berica per 11 anni, nel 2022 termina il suo ministero per raggiunti limiti di età. Fin da subito deciso a rimanere a Vicenza anche da vescovo emerito, attualmente presta il suo servizio sia in diocesi sia all'interno dell'unità pastorale di Brendola.
Vescovi originari della diocesi
[modifica | modifica wikitesto]Viventi
[modifica | modifica wikitesto]È indicato l'attuale incarico:
- Paolo Andreolli, S.X. (Noventa Vicentina, 16 dicembre 1972), vescovo ausiliare di Belém do Pará (dal 2023)
- Fabio Baggio (Bassano del Grappa, 15 gennaio 1965), cardinale e arcivescovo, sottosegretario del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale (dal 2022)
- Egidio Bisol (Bassano del Grappa, 23 dicembre 1947), vescovo emerito di Afogados da Ingazeira (dal 2023)
- Ricardo Ezzati Andrello, S.D.B. (Campiglia dei Berici, 7 gennaio 1942), cardinale, arcivescovo emerito di Santiago del Cile (dal 2019)
- Agostino Marchetto (Vicenza, 28 agosto 1940), cardinale e arcivescovo, segretario emerito del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti (dal 2010)
- Pietro Parolin (Schiavon, 17 gennaio 1955), cardinale e arcivescovo, segretario di Stato della Santa Sede (dal 2013)
- Adelio Pasqualotto, C.S.I. (Novoledo di Villaverla, 26 aprile 1950), vescovo, vicario apostolico emerito del Napo (dal 2023)
- Pierantonio Pavanello (Bassano del Grappa, 20 maggio 1955), vescovo di Adria-Rovigo (dal 2015)
- Luigi Antonio Secco, S.D.B. (Piazzola sul Brenta, 8 giugno 1947), vescovo di Willemstad (dal 2001)
- Adriano Tessarollo (Tezze sul Brenta, 2 maggio 1946), vescovo emerito di Chioggia (dal 2021)
Deceduti
[modifica | modifica wikitesto]È indicato l'incarico ricoperto al momento del decesso:
- Sebastiano Baggio (Rosà, 16 maggio 1913 - Città del Vaticano, 21 marzo 1993), cardinale vescovo di Velletri-Segni, camerlengo della Camera apostolica, patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta
- Camillo Ballin (Fontaniva, 24 giugno 1944 - Roma, 12 aprile 2020), vescovo, vicario apostolico dell'Arabia settentrionale
- Arduino Bertoldo (Castelnuovo di Isola Vicentina, 30 dicembre 1932 - Vicenza, 3 aprile 2012), vescovo emerito di Foligno
- Marco Caliaro (Durlo di Crespadoro, 29 aprile 1919 - Rivergaro, 29 maggio 2005), vescovo emerito di Sabina e Poggio Mirteto
- Andrea Caron (Rosà, 14 giugno 1848 - Montecassino, 29 gennaio 1927), arcivescovo titolare di Calcedonia
- Venerabile Elia Dalla Costa (Villaverla, 14 maggio 1872 - Firenze, 22 dicembre 1961), cardinale, arcivescovo di Firenze
- Gaetano De Lai (Malo, 26 luglio 1853 - Roma, 24 ottobre 1928), cardinale vescovo di Sabina e Poggio Mirteto
- Carlo Fanton (San Tomio di Malo, 26 maggio 1910 - Vicenza, 26 marzo 1999), vescovo titolare di Asolo, già vescovo ausiliare di Vicenza
- Giovanni Lucato, S.D.B. (Cornedo Vicentino, 1º novembre 1892 - Isernia, 1º maggio 1962), vescovo di Isernia e Venafro
- Costantino Cristiano Luna Pianegonda (Recoaro Terme, 10 dicembre 1910 - Zacapa, 29 agosto 1997), vescovo emerito di Zacapa
- Beato Carlo Liviero † (Vicenza[38], 29 maggio 1866 - Fano, 7 luglio 1932), , vescovo di Città di Castello
- Antonio Mantiero (Novoledo di Villaverla, 5 settembre 1884 - Treviso, 15 febbraio 1956), vescovo di Treviso
- Luciano Marcante (Torrebelvicino, 10 dicembre 1888 - Sulmona, 16 gennaio 1978), vescovo di Sulmona e Valva
- Antonio Mistrorigo (Chiampo, 26 marzo 1912 - Treviso, 14 gennaio 2012), vescovo emerito di Treviso
- Egidio Negrin (Santa Maria di Camisano Vicentino, 4 aprile 1907 - Treviso, 15 gennaio 1958), arcivescovo, vescovo di Treviso
- Piergiorgio Silvano Nesti (Marostica, 18 febbraio 1931 - Roma, 13 dicembre 2009), arcivescovo, segretario emerito della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica
- Marcellino Palentini, S.C.J. (Caldogno, 17 settembre 1943 - San Salvador de Jujuy, 18 settembre 2011) vescovo di Jujuy
- Giulio Parise, C.S.I. (Cologna Veneta 21 luglio 1920 - Tena 5 ottobre 2010), vicario apostolico del Napo
- Antonio Maria Roveggio (Cologna Veneta, 23 novembre 1858 - 2 maggio 1902), vescovo di Khartoum
- Giovanni Maria Sartori (Vicenza 11 luglio 1925 - Innsbruck 26 settembre 1998), arcivescovo di Trento
- Beniamino Socche (Vicenza, 26 aprile 1890 - Pietra Ligure, 16 gennaio 1965), vescovo di Reggio Emilia
- Giovanni Battista Tescari (Breganze, 25 novembre 1824 - Fidenza, 8 luglio 1903), vescovo di Fidenza
- Giuseppe Zaffonato (Schio, 29 agosto 1899 - Udine, 28 agosto 1988), arcivescovo emerito di Udine
- Agostino Cacciavillan (Novale di Valdagno, 14 agosto 1926 - Città del Vaticano, 5 marzo 2022), cardinale, presidente emerito dell'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica
Calendario liturgico proprio della diocesi
[modifica | modifica wikitesto]Data | Celebrazione |
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20 ottobre | Santa Maria Bertilla Boscardin, vergine - memoria |
27 ottobre | Beato Bartolomeo da Breganze, vescovo vicentino - memoria |
26 novembre | Beata Gaetana Sterni, religiosa - memoria |
16 dicembre | Dedicazione della Cattedrale di Santa Maria Annunciata di Vicenza - festa (solennità in Cattedrale) |
8 gennaio | San Lorenzo Giustiniani, vescovo |
9 gennaio | Beata Eurosia Fabris Barban, madre di famiglia |
14 gennaio | San Giovanni Antonio Farina, vescovo |
21 gennaio | San Vincenzo di Saragozza, diacono e martire - compatrono della città di Vicenza e della Diocesi |
30 gennaio | Beato Marco da Montegallo, religioso |
8 febbraio | Santa Giuseppina Bakhita, vergine |
17 febbraio | Santi martiri concordiesi, martiri |
19 aprile | Beato Isnardo da Chiampo, religioso |
23 aprile | Sant'Adalberto, vescovo e martire |
27 aprile | Beata Elisabetta Vendramini, vergine e fondatrice |
4 maggio | San Floriano, martire |
13 maggio | Santi Felice e Fortunato, martiri vicentini |
9 giugno | Beata Giovanna Maria Bonomo, vergine |
2 luglio | San Teobaldo, presbitero ed eremita |
9 luglio | Beato Giovanni de Surdis, vescovo vicentino |
2 agosto | San Pier Giuliano Eymard, presbitero |
7 agosto | San Gaetano di Thiene, presbitero - compatrono della Diocesi |
25 agosto | Beata Vergine Maria di Monte Berico, festa |
26 agosto | Santi Leonzio e Carpoforo, martiri |
2 settembre | Beato Claudio Granzotto, religioso |
8 settembre | Natività della Beata Vergine Maria - Patrona principale della città di Vicenza e della Diocesi, sotto il titolo di Madonna di Monte Berico. solennità |
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]La diocesi nel 2022 su una popolazione di 839.380 persone contava 768.000 battezzati, corrispondenti al 91,5% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
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battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
1950 | 602.600 | 602.788 | 100,0 | 899 | 705 | 194 | 670 | 325 | 2.238 | 307 | |
1969 | 617.670 | 617.993 | 99,9 | 961 | 731 | 230 | 642 | 7 | 381 | 2.747 | 345 |
1980 | 701.723 | 703.129 | 99,8 | 971 | 725 | 246 | 722 | 10 | 399 | 2.852 | 349 |
1990 | 737.820 | 739.501 | 99,8 | 927 | 687 | 240 | 795 | 24 | 409 | 2.290 | 354 |
1999 | 753.409 | 764.924 | 98,5 | 852 | 613 | 239 | 884 | 21 | 318 | 2.257 | 354 |
2000 | 753.474 | 766.118 | 98,3 | 842 | 600 | 242 | 894 | 21 | 318 | 2.289 | 354 |
2001 | 754.069 | 768.464 | 98,1 | 815 | 586 | 229 | 925 | 26 | 286 | 2.502 | 354 |
2002 | 753.045 | 768.391 | 98,0 | 828 | 594 | 234 | 909 | 26 | 289 | 2.235 | 354 |
2003 | 753.150 | 768.928 | 97,9 | 798 | 589 | 209 | 943 | 33 | 262 | 1.809 | 354 |
2004 | 753.556 | 769.817 | 97,9 | 794 | 580 | 214 | 949 | 32 | 295 | 2.162 | 354 |
2010 | 790.848 | 855.608 | 92,4 | 732 | 533 | 199 | 1.080 | 38 | 261 | 1.825 | 354 |
2014 | 787.000 | 853.394 | 92,2 | 683 | 489 | 194 | 1.152 | 41 | 253 | 1.658 | 354 |
2017 | 780.143 | 849.074 | 91,9 | 656 | 465 | 191 | 1.189 | 43 | 240 | 1.499 | 355 |
2020 | 776.068 | 848.162 | 91,5 | 593 | 421 | 172 | 1.308 | 46 | 213 | 1.300 | 355 |
2022 | 768.000 | 839.380 | 91,5 | 541 | 389 | 152 | 1.419 | 50 | 187 | 1.153 | 355 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ L'Annuario Pontificio riporta il IV secolo come data di fondazione della diocesi.
- ^ La frazione di Caselle, che fino al 2014 faceva parte della diocesi di Verona, è stata annessa alla diocesi di Vicenza l'8 agosto, con decreto della Congregazione per i vescovi. AAS 107 (2015), p. 841.
- ^ Mantese, 1952, p. 45. M. Mirabella Roberti, in La Basilica dei Santi Felice e Fortunato in Vicenza, Gli edifici, pp. 15-355, ritiene che san Felice fosse già sede vescovile fin dalla prima costruzione.
- ^ Paolo Diacono, Historia Langobardorum, III, 26
- ^ Cracco Ruggini, pp. 286-287, 302 e anche Cracco, Religione, Chiesa, Pietà, p. 455
- ^ a b Diocesi di Vicenza, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 29 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2015).
- ^ Archivio di Stato di Vicenza, Corporazioni Religiose Soppresse, S. Corona, Annali 1243-1699, c. 1.
- ^ Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia della loro origine sino ai nostri giorni, vol. VIII, Venezia, 1851, pp. 842-858.
- ^ (LA) Bolla De salute Dominici gregis, in: Bullarii romani continuatio, Tomo XV, Romae, 1853, pp. 36–40, in particolare i paragrafi 12 e 17.
- ^ La Voce dei Berici compie 70 anni, su diocesivicenza.it, Diocesi di Vicenza, ottobre 2015. URL consultato il 10 gennaio 2024.
- ^ (LA) Lettera apostolica Quoniam beatissima, AAS 70 (1978), pp. 150-151.
- ^ Secondo Germano Gualdo (op. cit., p. 7, nota 18) i precedenti vescovi Attaldo, Andrea I, Pietro e Feliciano sono riportati dalle cronotassi tradizionali, ma senza precisi fondamenti storici: di Attaldo non esistono notizie; Andrea avrebbe partecipato al sinodo romano del 680, ma negli atti di quel sinodo non appare nessun vescovo vicentino; Pietro è dedotto da un'iscrizione spuria; Feliciano è del tutto sconosciuto. Lo stesso Reginaldo, secondo il medesimo autore, è dubbio, in quanto il documento che lo menziona è un falso.
- ^ Di questo vescovo, secondo Gualdo e Mantese, manca ogni notizia.
- ^ Mantese, 1952, pp. 270-71. Il vescovo Giraldo è menzionato in un documento falso (Gualdo, op. cit., p. 10, nota 24). Gli storici riportano date diverse per questo documento: 961, 966 o 967.
- ^ Mantese, 1952, pp. 271-276, riporta come data quella del 983; Gualdo quella del 977 (Gualdo, op. cit., p. 11, nota 26).
- ^ Così Mantese, 1952, pp.276-77. Gualdo riporta come date estreme in cui il vescovo Lamberto è documentato il 995 e il 996.
- ^ Mantese, 1954, pp. 17-38.
- ^ Mantese, 1954, p. 39.
- ^ Mantese, 1954, pp.43-45.
- ^ Mantese, 1954, pp. 46-52.
- ^ Giuseppe Gardoni, Pistore, Dizionario biografico degli italiani, vol. 84, 2015.
- ^ Mantese, 1954, pp. 277-288.
- ^ Mantese, 1954, pp. 306-307.
- ^ Mantese, 1954, pp. 308-314.
- ^ Mantese, 1954, pp. 314-315.
- ^ Mantese, 1958, pp. 143-147.
- ^ Mantese, 1958, pp. 147-150.
- ^ Mantese, 1958, pp. 150-158. Il 24 ottobre 1347 è nominato vescovo di Rieti.
- ^ Mantese, 1958, pp. 159-167.
- ^ Mantese, 1958, pp. 167-173.
- ^ Mantese, 1958, pp. 173-175. Nicolò da Verona ebbe come antivescovo, seguace di Clemente VII, Giovanni di Piacenza, nominato il 2 dicembre 1388.
- ^ Nel 1402 è nominato arcivescovo di Milano e in seguito eletto antipapa dal concilio di Pisa, con il nome di Alessandro V. Cfr. Mantese, 1958, pp. 175-179.
- ^ Mantese, 1958, pp. 179-181. Secondo Eubel, Giorgio de Tortis era già morto il 25 aprile 1389 e non può essere stato vescovo di Vicenza; infatti nella bolla di nomina di Giovanni da Castiglione non si fa menzione al decesso di Giorgio, ma a quello di Pietro Filargo.
- ^ Mantese, 1958, pp. 181-186.
- ^ Eubel e Gams riportano come data di morte il 20 gennaio.
- ^ Nominato vescovo titolare di Amiso.
- ^ Brugnotto Vescovo di Vicenza, oltre mille fedeli alla cerimonia di ordinazione, su trevisotoday.it, 12 dicembre 2022. URL consultato il 21 settembre 2024.
- ^ Nato a Vicenza, ma successivamente incardinato nella diocesi di Padova
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Diocese of Vicenza, in Catholic Encyclopedia, New York, Encyclopedia Press, 1913.
- Francesco Lanzoni, Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604), vol. II, Faenza, 1927, pp. 917–919.
- Germano Gualdo, Contributo alla cronologia dei vescovi di Vicenza dal secolo VI a tutto il XII, in «Rivista di Storia della Chiesa in Italia», 10 (1956), pp. 1–48.
- Ignazio Savi, Notizia compendiosa dei Vescovi Vicentini, Vicenza, Paroni, 1818.
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig, 1931, pp. 806–808.
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, p. 526; vol. 2, pp. XXXXIII, 267; vol. 3, p. 333; vol. 4, pp. 367–368; vol. 5, p. 414; vol. 6, p. 441.
- (LA) Decreto Quo aptius, AAS 107 (2015), p. 841.
- La Basilica dei Santi Felice e Fortunato in Vicenza, Vicenza, ed. Banca Popolare, 1979.
- Franco Barbieri e Renato Cevese, Vicenza, ritratto di una città, Vicenza, Angelo Colla editore, 2004, ISBN 88-900990-7-0.
- Giorgio Cracco, Tra Venezia e terraferma, Roma, Viella editore, 2009, ISBN 978-88-8334-396-4.
- Lelia Cracco Ruggini, Storia totale di una piccola città: Vicenza romana, in Storia di Vicenza, I, Vicenza, Neri Pozza editore, 1988.
- Giovanni Mantese, Memorie storiche della Chiesa vicentina, I, Dalle origini al Mille, Vicenza, Accademia Olimpica, 1952.
- Giovanni Mantese, Memorie storiche della Chiesa vicentina, II, Dal Mille al Milletrecento, Vicenza, Accademia Olimpica, 1954.
- Giovanni Mantese, Memorie storiche della Chiesa vicentina, III/1, Il Trecento, Vicenza, Accademia Olimpica, 1958.
- Giovanni Mantese, Memorie storiche della Chiesa vicentina, III/2, Dal 1404 al 1563, Vicenza, Accademia Olimpica, 1964.
- Giovanni Mantese, Organizzazione ecclesiastica e strutture religiose: dall'età tardo-romana al secolo XIX, in 1988 Neri Pozza editore, Storia di Vicenza, III, L'Età della Repubblica Veneta.
- Attilio Previtali, La Chiesa vicentina delle origini, Padova, Gregoriana, 1994.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Cattedrale di Santa Maria Annunciata
- Edifici religiosi di Vicenza
- La Voce dei Berici
- Seminario vescovile di Vicenza
- Museo diocesano (Vicenza)
- Storia di Vicenza
- Storia della vita religiosa a Vicenza
- Storia dell'architettura religiosa a Vicenza
- Parrocchie della diocesi di Vicenza
- Vicenza
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su diocesi di Vicenza
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Annuario pontificio del 2023 e precedenti, in (EN) David Cheney, Diocesi di Vicenza, su Catholic-Hierarchy.org.
- Sito ufficiale della diocesi
- (EN) Diocesi di Vicenza, su GCatholic.org.
- Caritas Diocesana, su caritas.vicenza.it.
- Diocesi di Vicenza su BeWeB - Beni ecclesiastici in web.
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