Eryx jaculus
Boa delle sabbie | |
---|---|
Primo piano di Eryx jaculus | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Reptilia |
Ordine | Squamata |
Sottordine | Serpentes |
Infraordine | Alethinophidia |
Superfamiglia | Henophidia |
Famiglia | Boidae |
Sottofamiglia | Erycinae |
Genere | Eryx |
Specie | E. jaculus |
Nomenclatura binomiale | |
Eryx jaculus (Linnaeus, 1758) | |
Sinonimi | |
Anguis jaculus | |
Nomi comuni | |
Apita, Aspit surdu, Spitu [1] |
Il boa delle sabbie (Eryx jaculus (Linnaeus, 1758)) è un serpente innocuo della famiglia Boidae[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Sono boidi di piccola taglia, lunghi da 30 a 60 cm[3].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]È una specie crepuscolare, che trascorre le ore diurne in rifugi scavati nel terreno sabbioso[3].
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di lucertole, topi e lumache[3].
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]È una specie ovovivipara; la femmina produce da 6 a 12 uova che sono incubate e si schiudono nell'organismo materno[3].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Vive in Nordafrica, in Medio Oriente, in Asia minore e nell'Europa orientale[2].
Dato per estinto dal 1937 in Romania, quando l'ultimo esemplare era stato avvistato nei pressi del villaggio di Cochirleni, di recente è stato riscoperto (2011[4]), ritrovato anche vicino al Danubio, nel settembre del 2014[5].
La sua presenza è stata accertata nella parte meridionale della Sicilia, osservando esemplari catturati vivi e uccisi in strada nel territorio di Licata, nella costa meridionale, vicino al fiume Salso[3][6][7]. Già in passato si erano avute segnalazioni di questa specie nel territorio di Licata, ma la conferma dell'esistenza di una popolazione riproduttiva era sinora mancata. La sua introduzione viene attribuita agli antichi Greci, che abitarono a lungo nell'area, presso i quali tali ofidi potrebbero essere stati utilizzati per rituali bellici[3]; attorno all'area del ritrovamento si consumarono in effetti due note battaglie (405 a.C. circa/310 a.C.), nella colonia dell'antica Imera.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Sono note tre sottospecie:[2]
- Eryx jaculus jaculus (Linnaeus, 1758)
- Eryx jaculus familiaris Eichwald, 1831
- Eryx jaculus turcicus (Olivier, 1801)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ In siciliano (cfr. Insacco et al., 2015)
- ^ a b c (EN) Eryx jaculus (LINNAEUS, 1758), in The Reptile Database. URL consultato il 2 gennaio 2016.
- ^ a b c d e f (EN) Insacco G., Spadola F., Russotto S. e Scaravelli D., Eryx jaculus (Linnaeus, 1758): a new species for the Italian herpetofauna (Squamata: Erycidae), in Acta Herpetologica, vol. 10, n. 2, Firenze, Firenze University Press, 2015, pp. : 149-153, DOI:10.13128/Acta_Herpetol-17170, ISSN 1827-9635 . URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2016).
- ^ (EN) Severus D. Covaciu-Marcov, Sára Ferenți, Alfred S. Cicort-Lucaciu e István Sas, 'Eryx jaculus' (Reptilia, Boidae) north of Danube: a road-killed specimen from Romania, in Acta Herpetologica, vol. 7, n. 1, Firenze, Firenze University Press, 2012, pp. 41-47, DOI:10.13128/Acta_Herpetol-9887. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Javelin Sand Boa believed to be extinct since 1937 rediscovered in Romania, su Wilderness-society.org, 16 settembre 2014. URL consultato il 2 gennaio 2016.
- ^ Vivi in Sicilia i serpenti 'proiettile' degli antichi Greci, su Ansa.it, 31 dicembre 2015. URL consultato il 2 gennaio 2016.
- ^ (EN) Squires N., Scientists in Italy rediscover snake that was used by ancient Greeks as a weapon of war, su Telegraph.co.uk, 31 dicembre 2015. URL consultato il 2 gennaio 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Carl Nilsson Linnaeus, Systema naturæ per regna tria naturæ, secundum classes, ordines, genera, species, cum characteribus, diferentiis, synonymis, locis. Stockholm, 1758, L. Salvius. Tomus I. Editio Decima, Reformata. (Anguis jaculus, p. 228). (anche on-line)
- Gianni Insacco, Filippo Spadola, Salvatore Russotto e Dino Scaravelli, Eryx jaculus (Linnaeus, 1758): a new species for the Italian herpetofauna (Squamata: Erycidae), in Acta Herpetologica, vol. 10, n. 2, 2015, pp. 149–153, DOI:10.13128/Acta_Herpetol-17170 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2018).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Eryx jaculus
- Wikispecies contiene informazioni su Eryx jaculus