Vai al contenuto

Corrado di Beseno

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Corrado II di Beseno)
Corrado di Beseno
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiPrincipe vescovo di Trento (1188-1205)
 
Nominato vescovo6 dicembre 1188
 

Corrado di Beseno (fl. XII-XIII secolo) è stato principe vescovo di Trento dal 1189 al 1205.

Membro della famiglia dei signori di Povo e di Beseno, era figlio di Carbonio e nipote di Pellegrino, patriarca di Aquileia dal 1130 al 1161.[1]

Fu decano del Capitolo della Cattedrale e vicedomino. Fu eletto vescovo il 6 dicembre 1188[2][3] al posto del defunto Alberto Madruzzo e fu confermato l'anno successivo. Sempre nel 1189 ottenne dall'imperatore Federico Barbarossa i diritti su alcune miniere del territorio.[4]

Promosse la creazione di diversi ospizi a Trento, e ne approvò la costituzione di un altro, dell'Ordine teutonico, a Bolzano. Nel 1194 consacrò la chiesa di San Tommaso di Canterbury a Riva del Garda, nel 1197 Sant'Ilario a Rovereto, nel 1193[5][6][7] o 1203[4] le chiese di San Nicolò a Carano, San Tommaso a Daiano e Santi Pietro e Paolo a Varena.

In lotta con dei vassalli ribelli, nel 1191 ottenne dall'imperatore Enrico VI il diritto di abbattere fortificazioni costruite senza il suo permesso e di sciogliere associazioni e alleanze organizzate alle sue spalle. Nel 1200 e poi nel 1201 a causa di due insurrezioni armate dovette abbandonare Trento, riuscendo poi a riconquistarla. Nel 1201 fece un accordo sul teloneo con il vescovo di Bressanone. Nel 1204 ad Ala fu costretto a firmare un trattato svantaggioso con il podestà di Verona e Udalrico di Arco. L'8 marzo 1205 rinunciò alla diocesi, ritirandosi in monastero. Tentò poi, senza successo, di tornare al suo posto. Gli succedette, nel 1207 dopo due anni di sede vacante, Federico Vanga.[2][4]

Era ancora vivo, in Friuli, nel 1210.[1]

  1. ^ a b Iginio Rogger, Personaggi di un antico casato trentino: Povo - Beseno, in Studi trentini di scienze storiche, vol. 58, n. 1, 1979, pp. 101-106, ISSN 1124-4569 (WC · ACNP).
  2. ^ a b Francesco Vigilio Barbacovi, Memorie storiche della città e del territorio di Trento, Trento, Monauni, 1821, pp. 12-21.
  3. ^ (EN) Bishop Corrado di Beseno, su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 27 luglio 2024.
  4. ^ a b c Armando Costa, I Vescovi di Trento, Trento, Edizioni Diocesane, 1977, pp. 76-77.
  5. ^ Chiesa di San Tommaso, su beweb.chiesacattolica.it. URL consultato il 27 luglio 2024.
  6. ^ Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, su beweb.chiesacattolica.it. URL consultato il 27 luglio 2024.
  7. ^ Chiesa di San Nicolò, su beweb.chiesacattolica.it. URL consultato il 27 luglio 2024.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Principe vescovo di Trento Successore
Alberto Madruzzo 6 dicembre 1188 – 10 marzo 1205 Federico Vanga