Ambrogio Morelli
Ambrogio Morelli | |||||||||||||||||||||||||
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Morelli nel 1985 in una gara per "vecchie glorie" a Loano | |||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | |||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada, pista | ||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1938 | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | |||||||||||||||||||||||||
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Ambrogio Enrico Morelli (Nerviano, 4 dicembre 1905 – Nerviano, 10 ottobre 2000) è stato un ciclista su strada e pistard italiano, professionista e indipendente dal 1929 al 1938.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Avviato al ciclismo dal campione parabiaghese Libero Ferrario che gli fece avere la sua prima bici da corsa, era dotato di determinazione e resistenza, in grado di affrontare quindi percorsi diversificati e gare sia in linea che a tappe. Fu professionista e indipendente dal 1929 al 1938 correndo tra le altre per la Gloria (1929-1930), la Bianchi (1931-1933), la Ganna (1935-1936) e la francese Tendil (1937).
All'esordio tra i professionisti juniores, nel 1929, vinse quattro gare in linea, fra cui la Tre Valli Varesine, e fu secondo alla Coppa Bernocchi e al Gran Premio Cervini. Vinse poi i campionati italiani professionisti juniores, il Giro del Piemonte e il Giro dell'Umbria nel 1930.
Passato nella categoria superiore, partecipò a dieci edizioni del Giro d'Italia classificandosi quarto nel 1930 e ottavo nel 1931, in quest'ultima edizione con la vittoria nella tappa finale di Milano; vinse inoltre la classifica isolati nel 1935. Nel 1933 si piazzò al secondo posto, alle spalle di un altro italiano, Alfredo Bovet, nel Giro della Catalogna. Fu terzo al Giro del Lazio 1934 e partecipò a quattro edizioni del Tour de France tra il 1932 e il 1937, classificandosi al sesto posto nel 1934 e ottenendo un eccezionale secondo posto nel 1935, edizione in cui si aggiudicò due vittorie di tappa a Pau[1] e a Caen, e che gli diede particolare notorietà.
Ottenne diversi successi anche nelle corse su pista, le cosiddette sei giorni, molto seguite dal pubblico dell'epoca per la presenza in gara dei popolari campioni del ciclismo su strada. Dopo il ritiro dall'attività professionistica, fu grande amico e sostenitore sia di Fausto Coppi che di Gino Bartali e rimase molto vicino all'ambiente della bicicletta partecipando a competizioni e manifestazioni ciclistiche fino all'età di ottant'anni.
Morelli è stato sepolto nella tomba di famiglia del cimitero del suo paese natale, Nerviano.
Eredità
[modifica | modifica wikitesto]Ambrogio Morelli trasmise la passione per lo sport anche alla sua famiglia: il figlio Remo è stato infatti un calciatore di serie A e il nipote Stefano Ambrogio un velista (detentore di otto titoli italiani, un argento nel 1997 in Florida e due bronzi mondiali, nel 2002 e 2006, nella classe Flying Dutchman).[2]
Proprio il nipote Stefano è stato fra i principali organizzatori del "Morelli Day", una maratona ciclistica non competitiva di 500 km in 24 ore (dal 2008 portata a 600 km). Il primo "Morelli Day" si svolse il 10 giugno 2000 a Nerviano in onore del novantaquattrenne Ambrogio, che sarebbe scomparso quattro mesi dopo.
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]- 1929 (Gloria, cinque vittorie)
- Targa d'Oro Città di Legnano
- Tre Valli Varesine
- Coppa Giombini
- Coppa Pomini
- Milano-Sestri
- 1930 (Gloria, tre vittorie)
- Campionati italiani, Prova in linea professionisti juniores
- Giro del Piemonte
- Giro dell'Umbria
- 1931 (Bianchi, una vittoria)
- 12ª tappa Giro d'Italia (Torino > Milano)
- 1933 (Bianchi, una vittoria)
- 5ª tappa Volta a Catalunya (Lleida > La Seu d'Urgell)
- 1935 (Ganna, due vittorie)
- 16ª tappa Tour de France (Luchon > Pau)
- 20ª tappa Tour de France (Vire > Caen)
Piazzamenti
[modifica | modifica wikitesto]Grandi Giri
[modifica | modifica wikitesto]Classiche monumento
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rimettendo in discussione la maglia gialla che il belga Romain Maes indossò dalla prima all'ultima tappa. Dal volume di Philippe Brunel, Serge Laget e Philippe Bouvet, Cols mythiques du Tour de France, Paris, L'équipe, 2005, p. 130.
- ^ Morelli, una famiglia alla ribalta: ben tre generazioni di campioni, articolo di Carmelo Gennaro su La Sicilia del 23 marzo 2006, p. 19. Consultabile on line.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ambrogio Morelli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ambrogio Morelli, su procyclingstats.com.
- Ambrogio Morelli, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Ambrogio Morelli, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Ambrogio Morelli, su memoire-du-cyclisme.eu.
- (EN, ES, IT, FR, NL) Ambrogio Morelli, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc.