«Ieri mattina, al Circolo Turistico Bolognese, venne costituita la sezione per le esercitazioni di sport in campo aperto e precisamente il Foot Ball-Club. Era desiderata da molti giovani questa iniziativa per il football, per la palla vibrata, pel tennis, e mentre già alcune esercitazioni si svolgevano da qualche settimana, ora si è fissato un ordinamento preciso, costituendo la sezione presso il Circolo Turistico che già ha acquistato la maggiore importanza sportiva.»
La stagione 1909-1910 fu in assoluto la prima in assoluto del Bologna; dopo la sua fondazione dell'ottobre dell'anno precedente, questa partecipò al Campionato emiliano di Terza Categoria.[3] I due sodalizi sportivi bolognesi più importanti dell'epoca, la Virtus Bologna e la Sempre Avanti!, avevano messo in piedi sezioni dedicate al Football, con l'obiettivo di dominare il panorama cittadino anche in questa nuova disciplina.[3] Al campionato parteciparono così solo le tre squadre petroniane. Grazie alle due nette vittorie ottenute nella giornata del 20 marzo 1910, con un riposo di 10 minuti di una dall'altra, il Bologna domino e surclassò gli avversari e vinse il campionato.[3] Venne di conseguenza promossa in Seconda Categoria, e successivamente ammessa nel campionato di massimo livello italiano, la Prima Categoria.[4][5][6]. Il 16 maggio 1910 giocò una amichevole a Bologna contro i campioni d'Italia dell'Internazionale di Milano. Vinsero i milanesi per 1 a 0.
La prima maglia nella storia del Bologna, unica nel corso di tutta la storia dei Felsinei, presentava sul fronte quartirossi e blu, che riprendevano la divisa del collegio svizzero Wiget auf Schönberg di Rorschach.[N 1] Nel 1910 il club si dissociò dal circolo e le maglie da gioco furono modificate con pali verticali rossoblù. Questo tipo di disegno è rimasto praticamente immutato nel tempo, tranne che per la variazione annuale nella larghezza delle bande.[7]
^Quasi tutte le fonti, comprese quelle ufficiali come il sito del Bologna, riportano che il collegio fosse denominato col solo appellativo di Schönberg e fosse situato a Rossbach, località però non presente in Svizzera. Tuttavia canute fonti svizzere e ricerche seriori dimostrano l'errata informazione sulla denominazione e ubicazione del collegio, anche se non vi è alcuna certezza sull'esatta trascrizione del nome. Cfr. Koller, Brändle, p. 25., Cfr. Chiesa, p. 12.
(EN) Kristian Koller e Fabian Brändle, Goal! A Cultural and Social History of Modern Football, traduzione di David Bachrach, Washington, The Catholic University of America Press, 2015. URL consultato il 6 aprile 2020.