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Catrame

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catrame prodotto da pirolisi di stoppie di mais tramite riscaldamento a microonde

Il catrame è un liquido dall'aspetto molto viscoso e scuro, di composizione variabile, ma principalmente costituito da composti organici ad alta massa molecolare, e basso livello di ossidazione. Può esser ricavato dal legno, dal carbone o da alcuni altri minerali. Il catrame di carbone è etichettato come cancerogeno[1][2] per i polmoni.[3]

Catrame di legna

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Il catrame di legna viene prodotto principalmente da legno e dalle radici di pino e legni ricchi in resina, per distillazione pirolitica distruttiva. La sua produzione e commercio ha dato un contributo importante nelle economie di nord Europa e America coloniale. Il suo utilizzo principale era di preservante e calafatante per le navi lignee; il più grande utilizzatore è stato la Royal Navy. La domanda commerciale è diminuita con l'avvento delle navi in ferro e acciaio. Prodotti analoghi possono essere ottenuti anche da altre forme di materia organica come la torba.

Catrame minerale

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Il catrame minerale fa parte della categoria dei materiali bituminosi, ed è un composto che deriva dalla distillazione secca del carbone fossile, in particolare del litantrace, il più importante carbone fossile; si presenta come un liquido denso di colore nero o bruno, ed è considerato un sottoprodotto della produzione del carbon coke. Prodotti minerali simili derivano da idrocarburi fossili. Da un punto di vista chimico e fisico, il catrame è un sistema colloidale costituito da un'elevata quantità di sostanza organica e da acqua, quest'ultima in quantità variabile del 2-5 %.

La sostanza organica presente nel catrame minerale è rappresentata soprattutto da idrocarburi alifatici e policiclici aromatici (IPA) ed in proporzioni minori da altre sostanze contenenti ossigeno, azoto e zolfo. Data però la variabilità chimica del carbon fossile, dipendente dalla natura della matrice organica originaria e dalle differenti tecnologie esistenti per attuare la distillazione secca, il catrame può presentare differenti proporzioni dei suoi costituenti principali sopra citati.

Allo stato grezzo è impiegabile come combustibile, impermeabilizzante per tetti (e tettoie), per la produzione di nerofumo e altri antisettici, ed infine, opportunamente privato della sua quota di acqua (deacquificazione), può costituire la base di partenza per la produzione di importanti miscele di maggior uso pratico: le frazioni che si ottengono dalla sua distillazione sono infatti gli oli leggeri, medi, pesanti e gli oli di antracene, mentre il residuo costituisce la pece di catrame.

Pur avendo un aspetto molto simile a quello del bitume, il catrame è una sostanza più concentrata e di minor pregio a causa della maggiore instabilità termica e chimica dei suoi costituenti.

  1. ^ SITEB - FAQ, su SITEB. URL consultato il 2 agosto 2024.
  2. ^ (EN) List of Classifications, su monographs.iarc.who.int. URL consultato il 2 agosto 2024.
  3. ^ Seguire le norme e fare ricerca, le armi per ridurre i rischi, su www.airc.it. URL consultato il 2 agosto 2024.

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