Chiosco piastrellato
Il Chiosco piastrellato (in turco Çinili köşk) è un padiglione situato all'interno delle mura esterne del palazzo di Topkapı e risale al 1472 come indicato sull'iscrizione delle piastrelle sopra l'ingresso principale.[1][2] Fu costruito dal sultano ottomano Mehmed II come palazzo di piacere o chiosco. Si trova nelle parti più esterne del palazzo, accanto al parco di Gülhane. Era anche chiamato chiosco smaltato (Sırça Köşk).[3]
Fu utilizzato come Museo Imperiale (in turco ottomano: Müze-i Hümayun, in turco: İmparatorluk Müzesi) tra il 1875 e il 1891.[4] Nel 1953, fu aperto al pubblico come museo di arte turca e islamica, e fu poi incorporato nei Musei Archeologici di Istanbul, ospitando il Museo di Arte Islamica. Il padiglione contiene molti esempi di ceramica di İznik e selgiuchide.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio ha una pianta a croce greca e due piani di altezza,[5] anche se, poiché l'edificio si trova a cavallo di un declivio, solo un piano è visibile dall'ingresso principale. I mattoni smaltati esterni mostrano un'influenza centroasiatica, in particolare dalla moschea di Bibi-Khanym di Samarcanda. La pianta quadrata e assiale rappresenta i quattro angoli del mondo e simboleggia, in termini architettonici, l'autorità universale e la sovranità del sultano. Non essendoci alcuna influenza bizantina, l'edificio è attribuito ad un architetto persiano sconosciuto.[6] Il mattone con cornice in pietra e i pilastri poligonali della facciata sono tipici della Persia. Un cancello di griglia conduce al seminterrato. Due rampe di scale sopra questo cancello portano ad una terrazza colonnata coperta. Questo portico è stato ricostruito nel XVIII secolo. La grande porta al centro, circondata da un arco verde piastrellato, conduce al vestibolo e poi ad una corte a cupola. I tre appartamenti reali sono situati dietro, con l'appartamento di mezzo in forma absidale.[7]
Questi appartamenti si affacciano sul parco fino al Bosforo. Le piastrelle bianche e blu sul muro sono disposte in esagoni e triangoli alla maniera di Bursa.[8] Alcune mostrano delicati motivi di fiori, foglie, nuvole o altre forme astratte. L'intonaco bianco è alla maniera persiana. Su entrambe le ali della corte a cupola ci sono gli eyvan, nicchie a volta aperte su un lato.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) İSTANBUL ARCHAEOLOGICAL MUSEUMS, su muze.gov.tr.
- ^ Gülru Necipoğlu, Architecture, ceremonial, and power : the Topkapı Palace in the fifteenth and sixteenth centuries, Architectural History Foundation, 1991, p. 213, ISBN 0-262-14050-0, OCLC 23463585. URL consultato l'11 gennaio 2022.
- ^ (EN) Fanny Davis, The Palace of Topkapi in Istanbul, New York, Charles Scribner's Sons, 1970, p. 266.
- ^ (EN) Fanny Davis, The Palace of Topkapi in Istanbul, New York, Charles Scribner's Sons, 1970, p. 268.
- ^ (EN) Fanny Davis, The Palace of Topkapi in Istanbul, New York, Charles Scribner's Sons, 1970, pp. 266-267.
- ^ (EN) Gülru Necipoğlu, Architecture, ceremonial, and power : the Topkapı Palace in the fifteenth and sixteenth centuries, Architectural History Foundation, 1991, p. 214, ISBN 0-262-14050-0, OCLC 23463585. URL consultato l'11 gennaio 2022.
- ^ (EN) Gülru Necipoğlu, Architecture, ceremonial, and power : the Topkapı Palace in the fifteenth and sixteenth centuries, Architectural History Foundation, 1991, p. 216, ISBN 0-262-14050-0, OCLC 23463585. URL consultato l'11 gennaio 2022.
- ^ (EN) Fanny Davis, The Palace of Topkapi in Istanbul., New York, Charles Scribner's Sons, 1970, p. 267.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Banister Fletcher e John Musgrove, Sir Banister Fletcher's A history of architecture, Butterworths, 1987, p. 611, ISBN 0-408-01587-X, OCLC 15018940.
- (EN) John Julius Norwich, Great architecture of the world, I ed., Random House, 1975, p. 140, ISBN 0-394-49887-9, OCLC 8139409.
- (EN) John D. Hoag, Islamic architecture, H.N. Abrams, 1977, p. 324, ISBN 0-8109-1010-1, OCLC 2439447.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chiosco Piastrellato
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Istanbul Çinili köşk, su pbase.com.
- Chinli Kiosk, su greatbuildings.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 157337842 · ISNI (EN) 0000 0001 2193 3019 · LCCN (EN) n82137186 · J9U (EN, HE) 987007263275205171 |
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