Comitato per il Nobel norvegese
Il Comitato per il Nobel norvegese (in norvegese: Den norske Nobelkomité) è l'istituzione che designa il vincitore del Nobel per la pace[1]. Ne fanno parte cinque componenti scelti dallo Storting, il parlamento norvegese[1]. Il Comitato ha sede presso l'Istituto Nobel norvegese[2][3].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Alfred Nobel, istituendo nel proprio testamento il premio che porta il suo nome, stabilì che, a differenza di quelli per la letteratura, per la chimica, per la fisica e per la medicina, il premio per la pace fosse assegnato dal Parlamento norvegese[1] o, più precisamente, da un comitato di cinque persone scelto dal Parlamento[4]. Per questo scopo, nel 1897, lo Storting istituì il Comitato, battezzandolo "Comitato per il Nobel norvegese" e nominando i primi cinque membri, che nel 1901 assegnarono il primo Nobel per la pace a Henry Dunant e Frédéric Passy[1].
Nel 1901 il nome del Comitato fu cambiato, diventando Comitato per il Nobel del Parlamento norvegese (in lingua originale Det norske Stortings Nobelkomité)[5]. Nel 1904, per dare una sede al Comitato, fu fondato l'Istituto Nobel norvegese[1]. Da principio la sede dell'Istituto e del Comitato fu stabilita in un ufficio in affitto a Victoria Terrasse, ma nel maggio del 1905 fu trasferita nell'attuale sede, costruita nel 1867 come edificio residenziale in Henrik Ibsens gate 51[2]. Nel mese di gennaio del 1944 il governo Quisling tentò di prendere il possesso delle funzioni del Comitato. Di conseguenza i componenti del comitato rassegnarono le dimissioni. L'ambasciata di Svezia a Oslo assunse il controllo delle attività per conto della Fondazione Nobel[6]. Nel 1977 il Comitato riassunse il proprio nome originario[5].
Scelta del vincitore
[modifica | modifica wikitesto]Il vincitore del Premio può essere una persona o un'organizzazione la cui candidatura sia stata presentata entro il 1º febbraio[1]. Ricevute le candidature, i componenti del Comitato e il direttore dell'Istituto Nobel norvegese selezionano i possibili vincitori e redigono una relazione su ciascuno di loro[1]. Entro la metà di ottobre il Comitato sceglie il vincitore o i vincitori (fino a un massimo di tre[1]) e ne annuncia il nome[1]. Il premio viene consegnato il 10 dicembre, il giorno in cui Nobel morì[1][7], presso il municipio di Oslo[1].
Composizione
[modifica | modifica wikitesto]Inizialmente i componenti del comitato erano scelti fra i parlamentari attivi[5], mentre oggi la carica di parlamentare è incompatibile con quella di componente del Comitato, e in caso di nomina i deputati devono impegnarsi a lasciare immediatamente lo scranno allo Storting[8]. Tuttavia, del Comitato è sempre stato composto principalmente da politici. Nel 1903, la proposta di nominare fra i suoi componenti il giurista Ebbe Hertzberg fu respinta[9]. Nel 1948, il sistema di elezione fu modificato, su proposta del Partito Laburista Norvegese, per rendere la composizione del Comitato proporzionale a quella del Parlamento[10]. Sebbene la decisione sia stata duramente criticata, il sistema di elezione non è mai stato modificato[11]. Del comitato non hanno mai fatto parte componenti non norvegesi, nonostante alcune proposte in tal senso siano state formulate in passato[8].
Elenco dei presidenti
[modifica | modifica wikitesto]Segue la lista dei presidenti del comitato[6][12]:
- 1900-1901: Bernhard Getz
- 1901-1922: Jørgen Løvland
- 1922-1922: Hans Jacob Horst
- 1922-1941: Fredrik Stang
- 1941-1943: Gunnar Jahn
- 1944-1945: nessuno
- 1945-1945: Carl Joachim Hambro
- 1945-1966: Gunnar Jahn
- 1967-1967: Nils Langhelle
- 1967-1967: Bernt Ingvaldsen
- 1968-1978: Aase Lionæs
- 1979-1981: John Sanness
- 1982-1989: Egil Aarvik
- 1990-1990: Gidske Anderson
- 1991-1999: Francis Sejersted
- 2000–2002: Gunnar Berge
- 2003–2008: Ole Danbolt Mjøs
- 2009–2015: Thorbjørn Jagland
- 2015–2017: Kaci Kullmann Five
- 2017–:Berit Reiss-Andersen
Membri 2021
[modifica | modifica wikitesto]Segue la lista degli attuali componenti del Comitato[13]:
- Berit Reiss-Andersen (in carica dal 2012, riconfermata fino al 2023)
- Anne Enger (in carica dal 2018, confermata fino al 2026)
- Asle Toje (in carica dal 2018, confermato fino al 2023)
- Kristin Clemet (in carica dal 2021, confermata fino al 2026)
- Jørgen Watne Frydnes (in carica dal 2021, confermato fino al 2026)
Segretariato
[modifica | modifica wikitesto]L'Istituto Nobel norvegese svolge le funzioni di segretariato per il Comitato[1]. Il direttore dell'istituto, pur non facendo parte del Comitato, esercita le funzioni di segretario[1]. Segue la lista dei segretari[13]:
- 1901-1909: Christian Lous Lange
- 1910-1945: Ragnvald Moe
- 1946-1973: August Schou
- 1974-1977: Tim Greve
- 1978-1989: Jakob Sverdrup
- 1990–2015: Geir Lundestad
- 2015-: Olav Njølstad
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m Il Premio Nobel per la Pace, su amb-norvegia.it, Ambasciata di Norvegia in Italia. URL consultato il 10 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2012).
- ^ a b (EN) The Nobel Institute, su nobelpeaceprize.org, Comitato per il Nobel norvegese. URL consultato il 10 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2009).
- ^ Questo perché all'epoca dell'istituzione dei premi Nobel la Norvegia era ancora unita alla Svezia.
- ^ (EN) Excerpt from the Will of Alfred Nobel, su nobelprize.org, nobelprize.org. URL consultato il 10 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2013).
- ^ a b c Heffermehl, pagine 53–54.
- ^ a b (EN) The Norwegian Nobel Committee 1901-2008, su nobelprize.org. URL consultato il 10 febbraio 2013.
- ^ (EN) The Nobel Peace Prize, su nobelpeaceprize.org, Comitato per il Nobel norvegese. URL consultato il 10 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2014).
- ^ a b (NO) Geir Helljesen, Bare nordmenn i Nobelkomiteen, Norwegian Broadcasting Corporation. URL consultato il 10 febbraio 2013.
- ^ Heffermehl, pagina 72.
- ^ Heffermehl, pagine 84–85.
- ^ (NO) Miriam Stackpole Dahl, Fredspriskuppet, in Ny Tid, 10 ottobre 2008. URL consultato il 10 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2008).
- ^ Heffermehl, pagine 60–64.
- ^ a b (EN) Committee members, su nobelpeaceprize.org, Comitato per il Nobel norvegese. URL consultato il 12 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2019).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (NO) Fredrik Heffermehl, Nobels vilje, Oslo, Vidarforlaget, 2008, ISBN 978-82-7990-074-0.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Comitato per il Nobel norvegese
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale del comitato, su nobelpeaceprize.org.
- (EN) Sito ufficiale del Premio Nobel, su nobelprize.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 5181149368802285980007 · ISNI (EN) 0000 0001 0581 9144 · LCCN (EN) no2004057881 |
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