Giovanna Stuart
Giovanna Stuart, contessa di Morton, anche chiamata Joanna (1428 – 22 giugno 1493), è stata una principessa scozzese[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giovanna era la figlia di Giacomo I di Scozia, e di sua moglie, Giovanna Beaufort[2], figlia di John Beaufort, I duca di Somerset. Ebbe "la sfortuna di essere sorda e stupida", ed era conosciuta come "la signora muta"[3][4]. Si dice che Giovanna usasse il linguaggio dei segni per comunicare, anche in pubblico (anche se a quel tempo era considerato scortese)[5].
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]In origine Giovanna fu scelta per sposare il conte di Angus il 18 ottobre 1440, ma morì nel 1446 prima che potesse avvenire il matrimonio[6]. Nel 1445 fu inviata in Francia per poi tornare in Scozia nel 1457. Era stata promessa in matrimonio con il Delfino di Francia, ma il matrimonio non ebbe luogo, probabilmente a causa della sua incapacità di articolare[7][8]. Giovanna sposò il barone Dalkeith il 15 maggio 1459, che al momento del loro matrimonio fu elevato alla pari come conte di Morton[9]. Giovanna e James erano entrambi consapevoli delle loro strette relazioni, ma furono persuasi a sposarsi da suo fratello, il re Giacomo II di Scozia, e chiesero la dispensa per legittimare il loro matrimonio[10].
Ebbero quattro figli:
- John Douglas, II conte di Morton (1466–1513);
- James (?-1480);
- Janet (?-1490), sposò Patrick Hepburn, I conte di Bothwell, ebbero una figlia;
- Elizabeth (?-1479).
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Giovanna morì il 22 giugno 1493, precedendo suo marito James, di quattro mesi. Il conte e la contessa di Morton furono sepolti insieme nel coro della chiesa parrocchiale di San Nicola Buccleuch, conosciuta come la collegiata di Dalkeith, a Dalkeith[11]. Conosciuto come Morton Monument, le loro tombe sono decorate con le loro effigi di pietra, complete di cuscinetti armorici. Si ritiene che questa sia l'immagine più antica del mondo di una persona sorda conosciuta. Il coro è ora in rovina, lasciando le tombe all'aperto, dove, in pochi secoli, gli elementi hanno cancellato i loro volti. Le loro mani, unite in preghiera, erano probabilmente state distrutte durante la Riforma. Per il loro valore storico, nel 2005 un team di volontari e conservazionisti ha creato un baldacchino protettivo sulle loro effigi[12].
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Roberto II di Scozia | Walter Stewart | ||||||||||||
Marjorie Bruce | |||||||||||||
Roberto III di Scozia | |||||||||||||
Elizabeth Mure | Sir Adam Mure | ||||||||||||
Joan Cunningham | |||||||||||||
Giacomo I di Scozia | |||||||||||||
John Drummond di Lennox | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Annabella Drummond | |||||||||||||
Mary di Montifex | Sir William Montifex | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Giovanna Stuart | |||||||||||||
Giovanni Plantageneto, I duca di Lancaster | Edoardo III d'Inghilterra | ||||||||||||
Filippa di Hainaut | |||||||||||||
John Beaufort, I conte di Somerset | |||||||||||||
Katherine Swynford | Payne De Roet | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Giovanna Beaufort | |||||||||||||
Thomas Holland, II conte di Kent | Thomas Holland, I conte di Kent | ||||||||||||
Giovanna di Kent | |||||||||||||
Margaret Holland | |||||||||||||
Alice FitzAlan | Richard FitzAlan, X conte di Arundel | ||||||||||||
Eleonora di Lancaster | |||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Secondo l'uso moderno questa signora sarebbe intitolata principessa, ma ai figli e alle figlie dei re di Scozia veniva raramente dato quel tipo di cortesia fino a dopo l'unione delle corone. James Douglas, 2nd Earl of Angus . . . ” See: Maxwell, House of Douglas, Vol. 1, p. 238, note 1. In the 1440s, it was common for noble daughters to be married at 13, 14 or 15. (See: Elizabeth Ewen, 'The Early Modern Family' in T[homas]. M[artin]. Devine and Jenny Wormald, eds., The Oxford Handbook of Modern Scottish History (Oxford: Oxford University Press, 2012), p. 271 ISBN 0199563691. Marriages could be arranged even when children were still in their cradles. The actual marriage required consent which could be given as early as age 7, but could also be voided until the girl was 12 and the boy 14. See: Eileen Power, Maxine Berg, Medieval Women (Cambridge University Press, 2012), pp. 31–32 ISBN 1107650151
- ^ The Scots Peerage, Founded on Wood's Edition of Sir Robert Douglas's Peerage of Scotland, Vol. I, ed. James Balfour Paul (Edinburgh: David Douglas, 1904), p. 18
- ^ The Scots Peerage, Founded on Wood's Edition of Sir Robert Douglas's Peerage of Scotland, Vol. VI, ed. James Balfour Paul (Edinburgh: David Douglas, 1909), p. 356
- ^ Herbert Maxwell, A History of the House of Douglas, From the Earliest Times Down to the Legislative Union of England and Scotland, Vol. 1 (London: Fremantle & Co., 1902), p. 238
- ^ Anonymous, “Deaf People in History: Joanna Stewart, Countess of Morton”, Deaf Life, Vol. XVIII, No. 2 (February 2013), pp. 12-15
- ^ George Edward Cokayne The Complete Peerage of England Scotland Ireland Great Britain and the United Kingdom, Extant Extinct or Dormant, Vol. 1, ed. Vicary Gibbs (London: The St. Catherine Press Ltd., 1910), p. 155, note c
- ^ Questo delfino di Francia era il futuro re di Francia, Luigi XI. A quel tempo, era vedovo della sorella maggiore di Giovanna, Margherita, che morì senza figli il 16 agosto 1444. See: Scots Peerage, Vol. I, p. 19.
- ^ Jessica Gile, The History of Dalkeith House and Estate (PhD diss., University of Wisconsin, La Crosse, 2003), p. 3
- ^ The Scots Peerage, Founded on Wood's Edition of Sir Robert Douglas's Peerage of Scotland, Vol. VI, ed. James Balfour Paul (Edinburgh: David Douglas, 1909), pp. 354, 356
- ^ Mentre il matrimonio tra Giovanna e James fu legittimato dalla dispensa papale, nel 1562 Hugh Montgomerie, III conte di Eglinton, divorziò dalla sua consorte, Joanna Hamilton, per motivi di consanguineità. Giovanna era la loro antenata comune. Vedi: Notes and Queries, Tenth Series, Vol. II (July–December, 1904), p. 56.
- ^ Herbert Maxwell, A History of the House of Douglas, From the Earliest Times Down to the Legislative Union of England and Scotland, Vol. 1 (London: Fremantle & Co., 1902), pp. 239-241
- ^ Anonoymous, “Restored earl returns to Dalkeith” Archiviato il 21 aprile 2013 in Archive.is., MidlothianAdvertiser.co.uk, Friday, 8 July 2005