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Giuseppe Mazzarella

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Giuseppe Mazzarella (Reggio Calabria, 1º luglio 1868Catania, 1958) è stato un giurista ed etnologo italiano.

Libero docente alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Catania dal 1909, vi resterà per l'intera carriera accademica, fino al collocamento a riposo, nel 1938.

Qui, nel 1926, viene istituita, appositamente per lui, la prima cattedra italiana di etnologia giuridica,[1] in riconoscimento dei suoi notevoli studi sul diritto delle antiche civiltà dell'India.[2]

A causa di una riforma degli ordinamenti degli studi universitari, nel 1936 è costretto a passare alla cattedra di Storia del diritto romano.

La sua attività di ricerca inizialmente riguarda le istituzioni familiari, il matriarcato e l'esogamia, poi, dal 1902, si volge allo studio delle istituzioni giuridiche primitive, preludi, questi, alla fondazione di una etnologia giuridica[3] che si concretizzerà sistematicamente con l'opera monumentale, in 16 volumi, terminata nel 1938, dal titolo collettivo Studi di etnologia giuridica, una delle prime trattazioni sistematiche della disciplina, che attrasse l'interesse internazionale.[4]

Con Mazzarella, l'etnologia giuridica, da semplice disciplina descrittiva qual era,[5] diviene – sulla base di un suo precedente modello di studio approntato per dedurre, a partire dalle fonti originali, i principi del diritto babilonese e dell'antica civiltà giuridica indiana – scienza positiva capace di inferire, anche con metodo comparativo e statistico, le cause, le leggi e i vicendevoli rapporti fra i maggiori istituti giuridici dell'antichità.[6]

La sua impostazione teorica si rifà al positivismo evoluzionista (di Edward Tylor soprattutto, ma anche ad idee di John Stuart Mill), nell'individuare le cause, quindi nel dedurre le leggi, che presiedono all'istituzione del diritto e governano la sua fenomenologia. L'opera di Mazzarella dunque, del tutto originale ed innovativa, si colloca lungo quella prospettiva positivista che considera le istituzioni giuridiche, assieme ai sistemi giuridici complessi cui fanno parte, alla stregua di entità che seguirebbero, nel loro sviluppo, propri processi evolutivi, regolari e continuativi.[7]

Opere principali

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  • Studi di etnologia giuridica, 16 voll., Tipografia Eugenio Coco, Catania, 1903-1938.
  1. ^ Cfr. U. Fabietti, F. Remotti (a cura di), Dizionario di Antropologia. Etnologia, Antropologia Culturale, Antropologia Sociale, Zanichelli Editore, Bologna, 1997, voce "Mazzarella, Giuseppe".
  2. ^ Cfr. U. Baxi, "Duncan Derrett and the Comparative Method", paper contribution to: LAW AND SOCIAL SCIENCES IN SOUTH ASIA. An Inaugural Conference, January 8-11, 2009, Centre for the Study of Law and Governance, Jawarharlal Nehru University, New Delhi, India, at the Session 5: The Germinal Contribution of J.M. Duncan Derrett to the Study of South Asian Comparative Law and Social Change; cf. the abstract of Baxi's contribution at [1]
  3. ^ Cfr. L. Mancini, Introduzione all'antropologia giuridica, G. Giappichelli Editore, Torino, 2015, Cap. I, § 1.
  4. ^ L'inglese John Duncan M. Derrett (1922-2012), professore di storia del diritto orientale all'università di Londra, uno dei maggiori orientalisti ed esperti di storia del diritto e delle religioni comparate, volle recarsi personalmente a Catania nei primi anni '60, per studiare i lavori e le opere di Mazzarella, pressoché sconosciute già oltre l'ateneo catanese. Cfr. J.Duncan M. Derrett, "Juridical ethnology: the life and work of Giuseppe Mazzarella (1868-1958)", Zeitschrift für vergleichende Rechtswissenschaft, LXXI (1) (1969) pp. 1-44. Cfr. [2], [3]
  5. ^ Il riferimento, con atteggiamento antagonista, è al precedente status della disciplina quale delineato dal lavoro di Albert Hermann Post e basato sul cosiddetto metodo genetico-evolutivo, di natura descrittiva, a cui Mazzarella contrapporrà un proprio, innovativo e più obbiettivo metodo, detto stratigrafico, di ispirazione filosofico-positivista, che parte dalla premessa di fondo per la quale ogni sistema giuridico nasce da consuetudini basilari della società, riflettenti sentimenti e idee comunemente condivisi; cfr. C. Faralli, "Legal Philosophy in Italy in the 20th Century" (§ 11.1.1, pp. 375-376), in: E. Pattaro, C. Roversi (Eds.), A Treatise of Legal Philosophy and General Jurisprudence, Volume 12: Legal Philosophy of Twentieth Century: The Civil Law World, 2 Tomes, Springer, The Netherlands, 2016, Tome 1: Language Areas, Part II, Ch. 11, pp. 369-410.
  6. ^ Cfr. E. Tárkány-Szücs, "Results and Task of Legal Ethnology in Europe" (p. 165), in: A. Dundes Renteln, A. Dundes (Eds.), Folk Law. Essays in the Theory and Practice of Lex Non Scripta, 2 vols., The University of Wisconsin Press, Madison, WI, 1994-95, Volume I, pp. 161-186.
  7. ^ Cfr. S. Sassu, Le rasgioni in Gallura. La risoluzione dei conflitti nella cultura degli Stazzi, Prefazione di Luigi M. Lombardi Satriani, A. Armando Editore, Roma, 2009, p. 35.
  • G. Mazzarella, Brevi Cenni sull'Opera Scientifica di Giuseppe Mazzarella, professore Onorario nella R. Università di Catania, Zuccarello e Izzi, Catania, 1939 (autobiografia).
  • F. Leonardi, "Giuseppe Mazzarella (1868-1958)", Annuario dell'Università degli Studi di Catania, Anno 1958-59, pp. 391–394.
  • C. Faralli, A. Facchi (a cura di), L'etnologia giuridica di Giuseppe Mazzarella (1868-1958). Antologia di scritti, Unicopli, Milano, 1998.
  • J.Duncan M. Derrett, "Juridical ethnology: the life and work of Giuseppe Mazzarella (1868-1958)", Zeitschrift für vergleichende Rechtswissenschaft, LXXI (1) (1969) pp. 1–44, reprinted in: J. Duncan M. Derrett, Essays in Classical and Modern Hindu Law, 3 Vols., E.J. Brill Publisher, Leiden, The Netherlands, 1977-78, Volume II: Consequences of the Intellectual Exchange with the Foreign Powers, pp. 424–467.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN27202291 · ISNI (EN0000 0000 4328 9036 · BAV 495/368639 · LCCN (ENnb2002060009 · BNF (FRcb130788992 (data) · J9U (ENHE987007294377405171