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Lago del Brugneto

Coordinate: 44°32′22″N 9°11′31″E
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Lago del Brugneto
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Liguria
Provincia  Genova
Coordinate44°32′22″N 9°11′31″E
Altitudine775.8[1] m s.l.m.
Dimensioni
Superficie0,97 km²
Lunghezzakm
Larghezza0,2 km
Profondità massima70 m
Volume0,02513 km³
Sviluppo costiero13,5 km
Idrografia
Originelago artificiale
Bacino idrografico25 km²
Immissari principaliBrugneto
Emissari principalinessuno (canale artificiale)
Mappa di localizzazione: Italia
Lago del Brugneto
Lago del Brugneto
Mappa di dettaglio

Il lago del Brugneto è un lago artificiale situato nel parco naturale regionale dell'Antola nell'Alta Val Trebbia nei comuni dell'Appennino ligure di Torriglia, Propata e Rondanina ed è il più grande lago della Liguria.

Il lago è costituito un bacino artificiale costruito nel 1959 dall'Azienda Municipalizzata Gas e Acqua di Genova a sbarramento dell'omonimo torrente Brugneto affluente del fiume Trebbia. Si trova a 775.8 metri di altitudine sul livello del mare e, con una capienza massima di 25,13 milioni di metri cubi d'acqua, costituisce la principale riserva idrica della città di Genova e in parte di Piacenza (ad uso irriguo e turistico).

La lunghezza del lago è di 3 km mentre la larghezza massima è di circa 200 m, il perimetro è di 13,5 km.

Lo sbarramento

Il lago venne creato nel 1959 per rispondere al crescente fabbisogno idrico della città di Genova. Tra i bacini naturali adatti, si scelse il bacino del Brugneto che, interrompendo il corso dell'omonimo torrente, avrebbe dato alla Liguria il suo lago più grande con una considerevole quantità d'acqua disponibile.
Nel luogo scelto però vi erano due borghi ovvero Frinti, costituito da 15 case, e Mulini di Brugneto, costituito da 2 case. Gli abitanti dei due borghi non avevano intenzione di abbandonare le proprie abitazioni, ma furono costretti a farlo poiché gli operai demolirono le costruzioni utilizzando delle mine.

Sui versanti del lago esposti a nord si sviluppano vaste faggete, che hanno via via invaso gli antichi castagneti, oggi abbandonati, mentre il sottobosco è caratterizzato da specie che meglio si sono adattate all'ambiente umido e ombroso quali il mirtillo, gli anemoni, le orchidee. Sui versanti più soleggiati si sviluppa invece una vegetazione più varia, inframmezzata da zone coltivate e prati e dove l'albero predominante è il cerro, cui si accompagnano il frassino, il carpino bianco (raro nei dintorni) e il maggiociondolo con la sua tipica fioritura gialla. Qui il sottobosco è più ricco di specie quali la ginestra, la rosa canina e il corniolo. Lungo le rive del lago vi sono invece salici e qualche pioppo, che nei periodi di piena vengono in parte sommersi dall'acqua.

La fauna è costituita da diversi mammiferi quali volpi, donnole, faine, ricci, tassi e cinghiali ed inoltre nella zona vive una numerosa colonia di daini, lupi appenninici e caprioli.

Fra gli uccelli sono presenti il gheppio, la poiana, la ghiandaia, il picchio del Brugneto e numerosi uccelli acquatici quali l'airone cinerino, la garzetta e il germano.

La fauna ittica che popola le acque del lago è formata da esemplari di trota, carpa, tinca, cavedano, persico sole, persico trota, carasso e pesci gatto, luccio, tartarughe acquatiche.

Panorama dall'alto sul lago

È possibile eseguire il giro completo di trekking del lago attraverso il Sentiero del Brugneto[2] che a tratti segue la riva del lago e a tratti si addentra sui pendii sovrastanti. Lungo il sentiero è ancora presente nei dintorni del lago qualche raro relitto di antica tradizione edificatoria come Le Case Celtiche, dal tetto di paglia delimitato da due pareti di pietra disposte a "gradoni".

Nelle vicinanze di Bavastri poi il sentiero utilizza parzialmente un tratto ancora ben conservato dell'antica via del sale, che da Recco attraverso Torriglia conduceva alla val Borbera, val Staffora, val Tidone, lungo i crinali del monte Carmo, monte Cavalmurone e monte Lesima.

Restano intatti lungo il percorso un antico mulino e due ponti in pietra che s'inarcano su un ruscello, incuneato in profondi pozzi scavati nel corso dei secoli. Sommersi dalle acque del lago non restano invece ormai che poche pietre delle fondamenta del villaggio dei Frinti e del ponte del Moro, del Molino e dell'Osteria camerale del Brugneto, sfondo delle scorribande dei banditi che durante il '600 popolavano queste zone[3][4].

La leggenda del Brugneto

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Il lago ghiacciato

Quando fu costruito l'invaso le acque sommersero le due piccole frazioni di Frinti e Mulino, dando vita nel tempo ad una leggenda metropolitana secondo cui nei periodi di siccità si vedrebbe affiorare dallo specchio d'acqua la punta del campanile della chiesa del borgo di Frinti. Benché questa circostanza sia destituita di ogni fondamento (come raccontano i vecchi abitanti di Frinti ancora in vita, nel borgo non è mai esistita nessuna chiesa) viene periodicamente ripresa da organi di stampa e nel 2004 persino alcuni sommozzatori perlustrarono a lungo il fondale senza ovviamente trovare traccia del campanile, sfatando così definitivamente la leggenda del Brugneto[5][6].

  1. ^ Carta tecnica regionale su Limiti Amministrativi (Comunali, Provinciali, Regionali) sc. 1:25000, su geoportale.regione.liguria.it, Regione Liguria, 2011.
  2. ^ http://www.altavaltrebbia.net/sentiero.htm Archiviato il 5 giugno 2007 in Internet Archive. Il Sentiero del Brugneto
  3. ^ "L’abbandono di Frinti e il ponte del Moro", articolo sul portale Altavaltrebbia.net dell'8 febbraio 2022
  4. ^ "Emergenza siccità, il lago del Brugneto sempre più a secco, visibile completamente il Ponte del Moro", articolo sul quotidiano on line LiguriaOggi.it del 19 luglio 2022
  5. ^ "Brugneto, quando la siccità fa riaffiorare i borghi sepolti dal lago", articolo su Il Secolo XIX del 9 giugno 2017
  6. ^ "Frinti, il borgo sommerso nel Lago del Brugneto tra leggenda e realtà", articolo su Mentelocale.it del 27 novembre 2021

Voci correlate

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