Leonzio Armelonghi
Leonzio Armelonghi | |
---|---|
Deputato del Regno di Sardegna | |
Legislatura | VII |
Collegio | Carpaneto[1] |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Professione | Avvocato, magistrato |
Leonzio Armelonghi (Monticelli d'Ongina, 18 ottobre 1827[2] – Ancona, 23 giugno 1866[2]) è stato un avvocato, politico e magistrato italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Monticelli d’Ongina da Francesco fece i primi studi a Parma, e a Piacenza. Nel 1848 fu vicino ai moti liberali[3]. Laureatosi in diritto nel 1850 non fu ammesso alla professione di avvocato per l'opposizione del governo parmense cui erano note le tendenze liberali[3][2].
Quando, durante la Seconda guerra d'indipendenza la duchessa abbandonò Parma, Armelonghi fu uno dei membri della Commissione di governo provvisorio, che durò solo pochi giorni[3].
Allora Armelonghi si trasferì in Piemonte e quando, in preparazione dell'annessione al Piemonte, Farini divenne dittatore oltre che delle Romagne, anche dei ducati di Modena e di Parma, fece entrare Armelonghi nel governo dove ebbe l'incarico di segretario generale dell'Interno[2].
Nel 1860 Armelonghi si candidò alle elezioni per la VII legislatura del Regno di Sardegna nel collegio di Monticelli d'Ongina e in quello di Carpaneto. Nel primo vinse Giuseppe Manfredi e a Carpaneto vinse Armelonghi che fu eletto[4].
Dopo l'esperienza parlamentare Armelonghi entrò nella magistratura dove fece una notevole carriera[2].
Si è sposato con un'artista dello spettacolo, Giovannina Baratta, che dopo il matrimonio aveva abbandonato le scene[2]. È stato nominato cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro[3].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Sull'amministrazione della giustizia nelle Marche e nell'Umbria, Ancona, 1862.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Leonzio Armelonghi, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Aristide Calani, Leonzio Armelonghi, in Il Parlamento del Regno d'Italia, Milano, 1860.
- Storia dei collegi elettorali 1848-1897. Parte II, Roma, 1898.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Leonzio Armelonghi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Leonzio Armelonghi, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90388209 · ISNI (EN) 0000 0004 1972 0841 · SBN UBOV921885 |
---|