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Maria Ewel

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Maria Ewel (Königsberg, 30 ottobre 1915Brema, 27 gennaio 1988) è stata una scultrice tedesca.

Ultima figlia del pittore Otto Ewel, cominciò molto giovane, a tredici anni, a seguire i primi corsi serali alla scuola d'arte di Königsberg, dove il padre insegnava.[1] Proseguì i suoi studi dapprima a Dresda (1936-1939), poi - dopo l'interruzione della seconda guerra mondiale, durante la quale fu reclutata dalla Luftwaffe, rinunciando quindi all'attività artistica[2] - a Brema (1946-1954)[1], dove fu allieva di Herbert Kubica, Salisburgo (1954), con la guida di Ewald Mataré, e Firenze (1955).[2]

Dal 1956 tornò ad operare a Brema[1]. Tre anni dopo le fu diagnosticata un'artrite reumatoide, ma continuò a realizzare sculture, pur dovendo ridurre, con l'avanzare della malattia, il numero di sculture in pietra, preferendo modelli perlopiù poi realizzati in bronzo.[1]

Ritrasse frequentemente animali[2]: le sue opere più note sono l'Aufbäumendes Pferd (Cavallo rampante) a Brema, il Fliegender Schwan (Cigno in volo) nel cimitero di Hastedt (Brema), Der große Tiger (La grande tigre) a Ludwigshafen, Der Walfisch (La balena) ancora a Brema[1] e Die Raubtiergruppe (Il gruppo di predatori) che si trova all'interno dell'ufficio postale di Rastede.[2]

Premi e riconoscimenti

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  1. ^ a b c d e (DE) Ewel, Maria, su bremer-frauenmuseum.de. URL consultato il 02-04-2014 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2013).
  2. ^ a b c d (DE) Klassisch und zeitlos modern. Vor 85 Jahren wurde die Bildhauerin Maria Ewel geboren, su webarchiv-server.de, Das Ostpreußenblatt, 30-10-2000. URL consultato il 02-04-2014.
  3. ^ (DE) Ostpreußischer Kulturpreis, su ostpreussen.de. URL consultato il 1º aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).
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