Vai al contenuto

Massimiliano Romeo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Massimiliano Romeo

Coordinatore federale del Movimento Giovani Padani
Durata mandato1994 –
1997
PredecessoreCarica creata
SuccessoreMax Loda (ad interim)

Senatore della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato23 marzo 2018
LegislaturaXVIII, XIX
Gruppo
parlamentare
Lega - Salvini Premier - PSd'Az
CoalizioneXVIII: Centro-destra 2018
XIX: Centro-destra 2022
CircoscrizioneLombardia
CollegioXIX: 1 (Varese)
Incarichi parlamentari
XVIII legislatura:

XIX legislatura:

Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoLega Nord, Lega per Salvini Premier
Titolo di studioDiploma di maturità scientifica
ProfessioneConsulente automobilistico

Massimiliano Romeo (Monza, 22 gennaio 1971) è un politico italiano, dal 2018 senatore della Repubblica e capogruppo della Lega - Salvini Premier a Palazzo Madama.

Nato a Monza, dov'è tuttora residente, ha studiato al liceo scientifico del Collegio Arcivescovile Ballerini di Seregno, conseguendo il diploma di maturità nel 1989 e ha lavorato come consulente di pratiche automobilistiche.

Entrato nella Lega Nord di Umberto Bossi nel 1994, a 23 anni, diventa coordinatore federale del Movimento Giovani Padani, l'organizzazione giovanile della Lega Nord, ricoprendo l'incarico fino al 1997.[1]

Alle elezioni amministrative del 1997 viene eletto consigliere di circoscrizione della 5ª circoscrizione comunale di Monza; mentre alle amministrative del 2002 si candida al consiglio comunale di Monza, nelle liste della Lega Nord, venendo eletto consigliere comunale d’opposizione.[2]

Alle elezioni politiche del 2006 viene candidato alla Camera dei deputati, tra le liste della Lega Nord nella circoscrizione Lombardia 1, ma senza essere eletto.[1]

Nel 2007, con la rielezione di Marco Mariani a sindaco di Monza, viene nominato assessore nella sua giunta comunale.[2]

Consigliere regionale della Lombardia

[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni regionali in Lombardia del 2010 si candida con la Lega Nord, nella mozione del presidente uscente Roberto Formigoni, risultando eletto nel collegio di Monza e Brianza con 6.202 preferenze in consiglio regionale della Lombardia. Viene successivamente riconfermato alle regionali lombarde del 2013 con 2.405 preferenze nel medesimo collegio, diventando poi capogruppo della Lega in consiglio regionale. Da consigliere regionale è stato tra i promotori di un referendum che puntava all'abrogazione della legge Merlin (che nel 1958 aveva abolito le case chiuse), leitmotiv della Lega di quegli anni, ma che più avanti non si saprà più nulla della proposta.[1]

Capogruppo della Lega al Senato

[modifica | modifica wikitesto]
Romeo nella delegazione della Lega durante le consultazioni al Quirinale del 2019

Alle elezioni politiche del 2018 viene candidato al Senato della Repubblica, tra le liste della Lega per Salvini Premier nel collegio plurinominale Lombardia - 05, risultando eletto per la prima volta senatore[3]. Nella XVIII legislatura della Repubblica, oltre ad essere componente delle commissioni parlamentari Difesa, Finanze e tesoro, Istruzione pubblica, beni culturali, Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, Politiche dell'Unione europea, è stato capogruppo del gruppo parlamentare della Lega - Salvini Premier al Senato[4], eletto il 20 giugno 2018 in seguito alla nomina del predecessore Gian Marco Centinaio a ministro, caratterizzandosi per le sue posizioni sempre in linea con quelle del segretario federale della Lega Matteo Salvini, scelto su indicazione di Salvini stesso[5], difendendone le sue scelte, anche quelle più contestate, come quella di fare cadere il primo governo Conte nell'estate 2019 oppure le sue idee sulle sanzioni contro la Russia, guadagnandosi la fama di punto di riferimento nel partito.[1]

Riconferma nel 2022

[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene ricandidato al Senato nel collegio uninominale Lombardia - 01 (Varese), sostenuto dalla coalizione di centro-destra in quota leghista, venendo rieletto senatore con il 53,55% dei voti, più del doppio rispetto alla candidata del centro-sinistra, in quota Partito Socialista Italiano, Orlando Vivaldo Rinaldi (23,73%)[6]. Durante la campagna elettorale ha proposto un Condono fiscale, la flat tax e la fine delle restrizioni precauzionali adottate durante la Pandemia di COVID-19 «spariranno mascherine e green pass»[1]. Nella XIX legislatura viene confermato capogruppo della Lega al Senato[7][8], oltre ad essere componente della 7ª Commissione Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport.[9]

Nel 2023 ha sostenuto che gli sbarchi dei profughi in Italia avvenuti in gran numero durante il primo anno del governo Meloni facessero parte della strategia del presidente della Russa Vladimir Putin per destabilizzare l'Europa.[10]

Tifoso dell'Inter, è sposato con Laura Ferrari, esponente di Forza Italia e dal 2017 sindaca del comune di Lentate sul Seveso (Monza e Brianza)[11], e ha un figlio. Ha inoltre un fratello più giovane, Filippo (1975), soprannominato "Filippo Champagne" ed è un personaggio della movida milanese e del mondo social reso celebre dal programma radiofonico La Zanzara.[12]

Procedimenti giudiziari

[modifica | modifica wikitesto]

Il 18 gennaio 2019 è stato condannato, in primo grado dal tribunale di Milano, a 1 anno 8 mesi per il reato di peculato nell'inchiesta "Spese pazze" in Regione Lombardia[13]. Il 13 luglio 2021 la condanna per peculato viene confermata dalla Corte d'Appello di Milano, con sospensione condizionale e non menzione nel casellario giudiziale.[14]

  1. ^ a b c d e S*, Leghista ante litteram: chi è Massimiliano Romeo?, su La Svolta. URL consultato il 15 marzo 2023.
  2. ^ a b Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, su amministratori.interno.gov.it.
  3. ^ I Consiglieri regionali e gli Assessori uscenti eletti in Parlamento, su lombardiaquotidiano.com. URL consultato il 17 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2018).
  4. ^ senato.it - Scheda di attività di Massimiliano ROMEO - XVIII Legislatura, su www.senato.it. URL consultato il 15 marzo 2023.
  5. ^ MONICA GUZZI, Massimiliano Romeo, il ragazzo prodigio dei lumbard guida 58 senatori - Il Giorno, in Il Giorno, 1530076541672. URL consultato il 17 ottobre 2018.
  6. ^ Tutti i senatori eletti all'uninominale, in la Repubblica, 26 settembre 2022.
  7. ^ Forza Italia, eletti capigruppo Ronzulli e Cattaneo. Calenda: «Andrò senza Renzi al Quirinale», su www.ilmessaggero.it, 18 ottobre 2022. URL consultato il 18 ottobre 2022.
  8. ^ Chi sono i nuovi capigruppo alla Camera e al Senato, su Pagella Politica. URL consultato il 15 marzo 2023.
  9. ^ senato.it - Scheda di attività di Massimiliano ROMEO - XIX Legislatura, su www.senato.it. URL consultato il 15 marzo 2023.
  10. ^ Massimiliano Romeo (Lega): «I barconi dei profughi ce li manda Putin, intervenga la Nato», su open.online. URL consultato il 6 novembre 2023.
  11. ^ Sindaca moglie di un senatore leghista cancella le celebrazione del 25 aprile a Lentate sul Seveso, su HuffPost Italia, 15 aprile 2019. URL consultato il 24 febbraio 2024.
  12. ^ Fratelli bizzarri. Il fancazzista Filippo Champagne è il fratello del capogruppo leghista Romeo (di L. Bianco), su HuffPost Italia, 25 novembre 2023. URL consultato il 24 febbraio 2024.
  13. ^ Spese pazze Lombardia, condannati per peculato Renzo Bossi, Nicole Minetti e capogruppo Lega al Senato Romeo, in Il Fatto Quotidiano, 18 gennaio 2019. URL consultato il 13 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2021).
  14. ^ Rimborsopoli Lombardia, il capogruppo della Lega al Senato Romeo condannato anche in Appello a un anno e otto mesi per peculato, in Il Fatto Quotidiano, 18 gennaio 2021. URL consultato il 13 luglio 2021 (archiviato il 13 luglio 2021).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]


Predecessore Capogruppo della Lega - Salvini Premier - PSd'Az al Senato della Repubblica Successore
Gian Marco Centinaio dal 20 giugno 2018 In carica
Predecessore Coordinatore federale del Movimento Giovani Padani Successore
Carica creata 1994 – 1997 Max Loda
(ad interim)