Nabucodonosor I
Nabucodonosor I (fl. XI secolo a.C.) fu il quarto re della cosiddetta II dinastia di Isin. Regnò a Babilonia tra 1125 e il 1104 a.C. circa[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Sin dall'inizio del suo regno dovette fronteggiare la potenza dell'impero medio-elamico (nell'attuale Iran occidentale), che spadroneggiava nel cuore della Mesopotamia, soprattutto a Babilonia, ridotta a stato vassallo dell'Elam, contro la quale partivano dal centro sud-mesopotamico di Isin diverse spedizioni.
Nabucodonosor I, invece, attaccò direttamente l'Elam, provocando una prima significativa scossa con il primo attacco e arrivando alla capitale Susa con il secondo. Con questo recuperò anche la statua del dio Marduk, deportata da Babilonia, come simbolo della sua vittoria e affermazione del potere di Isin. Il sovrano segnò dunque la definitiva cacciata degli Elamiti e ristabilì la capitale a Babilonia, restaurando i confini classici del territorio babilonese. La battaglia è ben documentata da un kudurru (documento litico con cui il re assegna dei possedimenti a un funzionario). Nel testo si spiega anche la strategia applicata dal sovrano, che portò dalla sua parte i governatori locali della zona di confine tra la Mesopotamia e l'Elam.
Tra i suoi epiteti vi sono "conquistatore di Amurru" e "saccheggiatore dei Cassiti", ognuno dei quali mostra una diversa vittoria su altre popolazioni confinarie: gli Aramei e i popoli dei monti Zagros.
Lo scenario babilonese all'epoca di Nabucodonosor è a ogni modo notevolmente diverso rispetto alle epoche precedenti: i confini sono ristretti; le relazioni con gli altri popoli, quali l'Egitto o Khatti, sono ormai scomparse; le vie di comunicazione inutilizzabili. Nello stesso periodo sono documentati anche diversi scontri con il regno assiro, non molti conclusi vittoriosamente per Nabucodonosor I, e dovuti in buona parte alla necessità di controllare le poche rimanenti vie di comunicazione.
Nabucodonosor I promosse fortemente la sua immagine vantandosi dei suoi successi militari, dell'attività edilizia e del suo carattere devoto e giusto, riallacciandosi anche a modelli paleo-babilonesi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario Liverani, Antico Oriente: storia, società, economia, Roma-Bari, Laterza, 2009, ISBN 978-88-420-9041-0.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nabucodonosor I
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Nabucodonosor I, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Nabucodònosor (re di Babilonia, 1124-1103 a.C.), su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Nebuchadrezzar I, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 28515062 · ISNI (EN) 0000 0000 2859 0744 · LCCN (EN) n85216480 · GND (DE) 1162345330 · J9U (EN, HE) 987007592408605171 |
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