Salomon Koninck
Salomon Koninck, noto anche come Salomon de Koninck (Amsterdam, 1609 – Amsterdam, 8 agosto 1656), è stato un pittore e incisore olandese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Appartenente ad una famiglia di artisti, nella quale suo padre Pietro e suo nonno erano orafi ad Anversa, invece e i suoi zii, Jacob e Philips, erano pittori.[1]
Koninck seguì gli insegnamenti di Nicolaes Moeyaert, di Pieter Lastman, di David Colijns e di Claes Corneliszoon Moeyaert,[1][2] ed è stato membro dell'accademia di Hendrick van Uylenburgh,[2] anche se ricevette influenze soprattutto da Rembrandt, che frequentò nel 1633.[3][4]
Di Rembrandt seguì i modi compositivi, gli effetti di luce e le variazioni cromatiche, non sempre emulando l'acutezza morale, l'altezza lirica, la miscela di sentimenti e di linguaggio, di fantasia e di tecnica.[3]
Koninck si mise in evidenza, tra tutti i seguaci di Rembrandt, per la qualità e la sensibilità con cui si accostò al maestro, evidenziando queste sue caratteristiche negli interni con figure isolate, come vecchi dormienti e filosofi in studio, oppure nelle tematiche religiose e bibliche, giocando sugli effetti contrastati e sulla presenza contemporanea dell'impulso e della remora, che costituirono il suo modello pittorico.[3]
Nel 1630 entrò nella Gilda di San Luca,[2] e si sposò due volte: dapprima con una figlia del pittore Adriaen van Nieulandt e, dopo essere rimasto vedovo, convolò a seconde nozze con una sorella del pittore Anthonie Verstraelen.[1][2]
La sua produzione venticinquennale, talvolta, appare convenzionale ed elegante, simile a quella tarda del Dou, altrimenti è vicina a quella di un altro rembrandtiano, Govert Flinck, soprattutto per gli effetti cromatici dorati.[3] Si distinse prevalentemente come ritrattista,[4] e per le scene di genere.[1]
Alcune sue opere sono state inizialmente attribuite a Rembrandt, come il suo Filosofo con un libro aperto, esposto al Museo del Louvre.[5]
Le opere di Koninck sono esposte nei musei dei Paesi Bassi, tra i quali il Boijmans di Rotterdam e il Rijksmuseum di Amsterdam,[4] in quelli tedeschi, all'Ermitage di San Pietroburgo, in Italia alla Galleria Barberini di Roma e alla Sabauda di Torino.[3]
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- L'idolatria del re Salomone, 1644, Rijksmuseum di Amsterdam;
- Uno studioso nel suo studio, Rijksmuseum di Amsterdam;
- Filosofo con un libro aperto, 1650, Museo del Louvre, Parigi
- Il sacrificio di Manoah, Museo del Louvre, Parigi
- Susanna, 1649, Robert Noortman Gallery, Maastricht
- Adorazione dei Re Magi, 1650, Museo Mauritshuis, L'Aia;
- Ritratto di un rabbino, Berlino;
- Creso mostra i suoi tesori, Berlino;
- La pesatrice d'oro, 1654, Museo Boijmans Van Beuningen, Rotterdam;
- La chiamata di Matteo all'apostolato, Museo di Copenaghen;
- Betsabea ed Ester, 1635, Museo di Copenaghen;
- Ritratto di un uomo anziano, Staatliches Museum Schwerin;
- L'eremita, 1644, Gemäldegalerie Alte Meister, Dresda
- L'astronomo, Gemäldegalerie Alte Meister, Dresda;
- Cristo e Nicodemo, Fine Arts Museums di San Francisco.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (ES) Salomon Koninck, su epdlp.com. URL consultato il 3 settembre 2018.
- ^ a b c d (ES) Salomon Koninck, su es.scribd.com. URL consultato il 3 settembre 2018.
- ^ a b c d e le muse, VI, Novara, De Agostini, 1964, pp. 290-291.
- ^ a b c Salomon Koninck, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 3 settembre 2018.
- ^ (ES) Salomon Koninck, su europeana.eu. URL consultato il 3 settembre 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Charlotte Guichard, Les Amateurs d'art à Paris au XVIIIe siècle, Editions Champ Vallon, 2013.
- (EN) Eric Jan Sluijter, Rembrandt and the Female Nude, Amsterdam, Amsterdam University Press, 2006.
- (FR) Charles Blanc e Cie, Histoire des peintres de toutes les écoles, Librairie Renouard, 1861.
- (DE) Joseph Eduard Wessely, Koninck, David de, in Allgemeine Deutsche Biographie (ADB), XVI, Lipsia, Duncker & Humblot, 1882, p. 534.
- (RU) A. A. Neustroev, Salomon Koninck, in Dizionario enciclopedico di Brockhaus e Efron, vol. 86, San Pietroburgo, 1907.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Salomon Koninck
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Koninck, Salomon de, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- G. I. Hoogewerff, KONINCK, Salomon de, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.
- (DE) Opere di Salomon Koninck, su artnet.de.
- (ES) Biografia e opere di Salomon Koninck, su europeana.eu.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 59948002 · ISNI (EN) 0000 0001 0906 5976 · CERL cnp01386301 · Europeana agent/base/13589 · ULAN (EN) 500027532 · LCCN (EN) nr2001021740 · GND (DE) 121749584 · BNE (ES) XX1549749 (data) · BNF (FR) cb14904109m (data) |
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