Sonata per pianoforte n. 2 (Tippett)
Sonata per pianoforte n. 2 | |
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Compositore | Michael Tippett |
Tipo di composizione | Sonata |
Epoca di composizione | 1962 |
Dedica | Margaret Kitchin |
Durata media | 12 minuti |
Organico | Pianoforte |
Movimenti | |
1 movimento
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La Sonata per pianoforte n. 2 è la seconda delle quattro sonate per pianoforte di Michael Tippett. Composta nel 1962, è per struttura e scrittura la più sperimentale delle quattro sonate.
È stata scritta 25 anni dopo la sua prima sonata e undici anni prima della sua terza sonata. È stata dedicata alla pianista Margaret Kitchin, che la presentò in anteprima.
Analisi del lavoro
[modifica | modifica wikitesto]Il compositore illustra in questa sonata il suo concetto di forme mosaïque (forma a mosaico), una giustapposizione cumulativa di sequenze brevi e non sviluppate. La forma complessiva è composta da trentotto sequenze (la più breve dura una battuta, la più lunga sessantasette) raggruppate in otto grandi sezioni, ciascuna sezione che incarna una musica diversa, ciascuna con il proprio tempo.
Alcuni temi sono tratti dalla sua opera King Priam.[1]
La sonata ha un solo movimento della durata di circa dodici minuti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Tipett M, notice de l'enregistrement de l'œuvre par Paul Crossley, éditions CRD
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Le sue altre sonate per pianoforte:
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Iain Stannard, Arrest and Movement: Tippett’s Second Piano Sonata and the Genesis of a Method, in Twentieth-Century Music, vol. 4, n. 2, settembre 2007, pp. 133–161, DOI:10.1017/S1478572208000455. URL consultato il 24 ottobre 2020.