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There Is Nothing Left to Lose

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There Is Nothing Left to Lose
album in studio
ArtistaFoo Fighters
Pubblicazione2 novembre 1999
Durata46:44
Dischi1
Tracce11
GenereRock alternativo[1]
EtichettaRoswell, RCA
ProduttoreAdam Kasper, Foo Fighters
Registrazioneprimavera 1999, Studio 606, Alexandria (Virginia)
Registrazione aggiuntiva: Conway Studios, Los Angeles (California)
FormatiCD, CD+VCD, LP, MC, download digitale, streaming
NoteGrammy Award Miglior album rock 2001
Certificazioni
Dischi d'oroGiappone (bandiera) Giappone[2]
(vendite: 100 000+)
Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia (2)[3]
(vendite: 140 000+)
Canada (bandiera) Canada[4]
(vendite: 100 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito (2)[5]
(vendite: 600 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[6]
(vendite: 1 000 000+)
Foo Fighters - cronologia
Album successivo
(2002)
Singoli
  1. Learn to Fly
    Pubblicato: 18 settembre 1999
  2. Stacked Actors
    Pubblicato: 17 gennaio 2000
  3. Generator
    Pubblicato: 6 marzo 2000
  4. Breakout
    Pubblicato: 18 settembre 2000
  5. Next Year
    Pubblicato: 4 dicembre 2000

There Is Nothing Left to Lose è il terzo album in studio del gruppo musicale statunitense Foo Fighters, pubblicato il 2 novembre 1999 dalla Roswell e dalla RCA Records.

In questo album tutte le parti di chitarra sono suonate da Dave Grohl, ma nel tour seguente esordisce come chitarrista Chris Shiflett in sostituzione di Franz Stahl, e diventerà primo chitarrista del gruppo nelle registrazioni dell'album successivo, One by One. Riguardo alla lavorazione del disco, Grohl ha spiegato come l'intero processo di realizzazione fosse molto rilassato e che la principale fonte di ispirazione per i brani derivò da una raccolta intitolata AM Gold, in cui venivano presentate le migliori opere soft rock realizzate negli anni sessanta.[7] Lo stesso frontman ha inoltre aggiunto di come il periodo primaverile della Virginia abbia avuto un ruolo nella scrittura dei brani Learn to Fly, Generator, Aurora e Ain't It the Life.[7]

Testi e musiche dei Foo Fighters.

  1. Stacked Actors – 4:17
  2. Breakout – 3:21
  3. Learn to Fly – 3:58
  4. Gimme Stitches – 3:42
  5. Generator – 3:48
  6. Aurora – 5:50
  7. Live-In Skin – 3:53
  8. Next Year – 4:37
  9. Headwires – 4:38
  10. Ain't It the Life – 4:37
  11. M.I.A. – 4:03
Traccia bonus nelle edizioni australiana e giapponese
  1. Fraternity – 3:09
VCD bonus nell'edizione speciale australiana
  1. Learn to Fly – 4:37
  2. Generator – 4:01
  3. Breakout – 4:22
  4. Next Year – 3:42
Gruppo
Produzione

Classifiche di fine anno

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Classifica (2000) Posizione
Australia[12] 91
Stati Uniti[13] 117
  1. ^ (EN) Stephen Thomas Erlewine, There Is Nothing Left to Lose, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'8 marzo 2016.
  2. ^ (JA) 有料音楽配信認定, su Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 29 luglio 2023. Selezionare "2002年4月".
  3. ^ (EN) Accreditations - 2007 Albums, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 16 febbraio 2016.
  4. ^ (EN) There Is Nothing Left to Lose – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 16 febbraio 2016.
  5. ^ (EN) There Is Nothing Left to Lose, su British Phonographic Industry. URL consultato il 19 giugno 2023.
  6. ^ (EN) Foo Fighters - There Is Nothing Left to Lose – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 16 febbraio 2016.
  7. ^ a b Dave Grohl, Dolce Virginia, in The Storyteller. Storie di vita e di musica, traduzione di Nausikaa Angelotti, Francesca Pe' e Ugo Piazza, Segrate, Rizzoli, 2021, ISBN 978-8817159487, OCLC 1420577830.
  8. ^ a b c d e f g h i j (NL) Foo Fighters – There Is Nothing Left To Lose, su Ultratop. URL consultato l'8 marzo 2016.
  9. ^ a b (EN) Foo Fighters – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato l'8 marzo 2016. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  10. ^ (EN) Official IFPI Charts - Top-75 Albums Sales Chart (Combined) - Week: 30/2021, su IFPI Greece. URL consultato l'11 agosto 2021 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2021).
  11. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 07 November 1999 - 13 November 1999, su Official Charts Company. URL consultato l'8 marzo 2016.
  12. ^ (EN) ARIA Top 100 Albums for 2000, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 29 luglio 2023.
  13. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2000, su Billboard. URL consultato il 29 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2021).

Collegamenti esterni

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