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Acquanegra sul Chiese

Coordinate: 45°10′N 10°26′E
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Acquanegra sul Chiese
comune
Acquanegra sul Chiese – Stemma
Acquanegra sul Chiese – Bandiera
Acquanegra sul Chiese – Veduta
Acquanegra sul Chiese – Veduta
Chiesa parrocchiale di San Tommaso Apostolo
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Mantova
Amministrazione
SindacoMonica De Pieri (lista civica La svolta) dal 6-6-2016
Territorio
Coordinate45°10′N 10°26′E
Altitudine31 m s.l.m.
Superficie28,01 km²
Abitanti2 691[1] (1-1-2024)
DensitàErrore nell'espressione: numero inatteso ab./km²
FrazioniMosio
Comuni confinantiAsola, Bozzolo, Calvatone (CR), Canneto sull'Oglio, Marcaria, Mariana Mantovana, Redondesco
Altre informazioni
Cod. postale46011
Prefisso0376
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT020001
Cod. catastaleA038
TargaMN
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 388 GG[3]
Nome abitantinegri
Patronosan Fortunato
Giorno festivoterza domenica di ottobre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Acquanegra sul Chiese
Acquanegra sul Chiese
Acquanegra sul Chiese – Mappa
Acquanegra sul Chiese – Mappa
Posizione del comune di Acquanegra sul Chiese nella provincia di Mantova
Sito istituzionale

Acquanegra sul Chiese (Quanégra in dialetto mantovano[4]) è un comune italiano di 2 691 abitanti[1] della provincia di Mantova in Lombardia.

Geografia fisica

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Lo stesso argomento in dettaglio: Alto Mantovano.

Il paese è posto nell'angolo nord-ovest della provincia di Mantova formato dai due fiumi Oglio e Chiese, alla distanza di circa due chilometri dalla loro confluenza.

Il borgo da solo forma una popolazione di circa 2 000 abitanti. Anche la parrocchia di Mosio fa parte del comune, che in tutto perciò conta più di 2 900 abitanti. Il territorio comunale ha un'estensione di 28 km².

I torrenti Cavata e Tartarello dividono Acquanegra verso est dai comuni di Redondesco e Marcaria; a sud confina con Calvatone, cremonese, estendendosi per una parte anche oltre l'Oglio; ad ovest è diviso da Canneto sull'Oglio mediante il Chiese, ed a nord in parte da Mariana Mantovana mediante il corso d'acqua Tornapassolo, ed in parte da Asola mediante una piccola strada[5].

Acquanegra sul Chiese, alluvione del 1966

Un tempo sul territorio esistevano alcuni boschi; ora, eccettuate alcune aree lungo i fiumi e dentro gli argini dei fiumi, i terreni che erano boschivi non conservano che in parte la denominazione di boschi.

Tutto il territorio è pianeggiante, anche se vi sono delle zone più o meno elevate o basse delle altre. La più sensibile differenza di altitudine è verso i fiumi, lungo i quali, oltre le cosiddette restare, fondi giacenti dentro gli argini dei fiumi stessi, vi sono le regone[6]. La più importante di queste è la regona detta Valli di Mosio, che dal confine tra Mosio ed Acquanegra si stende fino al confine di Marcaria nel luogo detto le Motte, sempre aderente all'argine dell'Oglio[7].

Origini del nome

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Acquanegra deriva dal latino Aqua nigra, allusiva al fiume Chiese, scuro per la tinta delle sue acque.[4]

Di origini romane, Acquanegra nel 1175 fu libero comune.[8] Nel 1190 il paese dipendeva dalla commenda di Asola, quindi sotto la giurisdizione di Brescia sino al 1451, per passare successivamente sotto i Gonzaga.[8] Alla nascita del Regno d'Italia fu incorporata alla provincia di Brescia fino al 1868.[9] Nella seconda metà del XIX secolo venne assegnata alla provincia di Mantova.

Il gonfalone comunale

Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 28 aprile 1937.[10]

«D'azzurro, ad un fondo d'acqua oscurato dalla notte con riflessi d'oro e sormontato da tre stelle pure d'oro, disposte 1 e 2, circondato da due rami di quercia e d'alloro annodati da un nastro dai colori nazionali.»

Lo stemma riprende quello dell'antica abbazia benedettina di San Tommaso, che bonificò e rese coltivabili queste terre contribuendo allo sviluppo socio economico del territorio. La "notte oscura" è simboleggiata dall'azzurro intenso del campo. I riflessi d'oro simboleggiano la fertilità del terreno ricco d'acqua, posto sotto la protezione della Santissima Trinità. Lo stemma è accompagnato dal motto latino: Mementote Clusiae Volsi.[11]

Il gonfalone in uso è un drappo di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Aree naturali

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[12]

Lingue e dialetti

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Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto alto mantovano.

Essendo il paese mantovano, ma un tempo bresciano, tuttora vicino al Bresciano ed al Cremonese, vi si parla un dialetto che sa di tutti tre i dialetti; il prevalente però è il misto mantovano-cremonese.

Il patrono è san Fortunato e si festeggia con la sagra del paese la terza domenica di ottobre.

A Mosio è nato, e li vi ha risieduto fino alla sua scomparsa, Giulio Salvadori, importante esponente della pittura mantovana del secondo Novecento.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 giugno 2004 7 giugno 2009 Alceste Aliprandi Lista civica Sindaco
8 giugno 2009 16 maggio 2011 Adriano Cantarelli Lista civica Sindaco
17 maggio 2011 5 giugno 2016 Erminio Minuti Lista civica Per Acquanegra Sindaco
6 giugno 2016 in carica Monica De Pieri Lista civica La svolta Sindaco
  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.
  5. ^ Casnighi 1860, p. 13; cfr. anche Sarzi 1998.
  6. ^ Le regone sono quei tratti di terreno, che per ingorgo di acque pluviali e per sorgiva o infiltrazione, sia dai fiumi, sia dai fondi superiori, in tempo di escrescenza, chiudendosi le chiaviche di scolo, vanno soggetti ad alluvione.
  7. ^ Casnighi 1860, pp. 16-17.
  8. ^ a b Bonaglia, p. 28.
  9. ^ Bonaglia, p. 29.
  10. ^ Acquanegra sul Chiese, decreto 1937-04-28 DCG, riconoscimento di stemma, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 18 ottobre 2022.
  11. ^ Acquanegra sul Chiese, su araldicacivica.it. URL consultato il 18 ottobre 2022.
  12. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  • U. Bazzotti, Il Medioevo. Da Matilde di Canossa ai Gonzaga, in AA. VV., Pittura a Mantova dal Romanico al Settecento, a cura di M. Gregori, Milano, Cariplo, 1989, pp. 3–9.
  • A. Bertolotti, I comuni e le parrocchie della provincia di Mantova, Mantova, 1893, Ristampa Sala Bolognese, Forni, 1984.
  • A. Bonaglia, Bozzolo ed il suo territorio nel medioevo (secoli V-XII), Montichiari, Zanetti editore.
  • Renato Bonaglia, Mantova, paese che vai..., Mantova, 1985, SBN CFI0093309.
  • Francesco Bonfiglio, Notizie storiche di Castelgoffredo, 2ª ed., Mantova, 2005. ISBN 88-7495-163-9.
  • Gianni Bosio, Il trattore ad Acquanegra. Piccola e grande storia in una comunità contadina, a cura di Cesare Bermani. Bari, De Donato, 1981, pp. LIII-284
  • G. B. Casnighi, Raccolta di memorie e documenti risguardanti Acquanegra, Brescia, 1860.
  • V. Colorni, Il territorio mantovano nel Sacro Romano Impero, vol. I, Periodo comitale e periodo comunale, Milano, Giuffrè, 1959.
  • A. Conti, Gli ascendenti dei Casaloldo. I conti di Sabbioneta e gli ultimi conti di Parma tra il Garda e il Po (secoli XI-XII), in Casaloldo e la battaglia del 10 maggio 1509, a cura di M. Vignoli, Mantova, Comune di Casaloldo-Publi Paolini, 2009.
  • F. L. Fè d'Ostiani, I conti rurali bresciani nel Medioevo, in Archivio storico lombardo, serie III, vol. XII, fasc. XXIII, Milano, 1899.
  • P. Guerrini, Atti della visita del vescovo Domenico Bollani alla diocesi di Brescia, vol. III, Brescia, Ancora Edizioni, 1940.
  • P. F. Kehr, Regesta pontificum romanorum. Italia Pontificia, VI, Berolini 1913.
  • Liber Potheris communis civitatis Brixie, a cura di F. Bettoni Cazzago, F. L. Fè d'Ostiani, in Historiae Patriae Monumenta, vol. XIX, Torino, Bocca, 1899.
  • L. A. Muratori, Antiquitates Italicae Medii Aevi.
  • Franco Negri, "Oculis, Mente, Corde". Leggere gli affreschi romanici di San Tommaso ad Acquanegra, Rezzato (Bs), Magalini Editrice, 2002.
  • F. Odorici, Storie bresciane dai primi tempi fino all'età nostra, Brescia, Gilberti 1853-65, Ristampa Brescia, Edizioni del Moretto, volumi IV-VII.
  • G. Paccagnini, Mantova. Le arti, vol. I, Istituto Carlo d'Arco per la Storia di Mantova, Mantova, 1960, pp. 199 segg., 261-262.
  • G. Panazza, Il Romanico, in Storia di Brescia, vol. I, Brescia, Fondazione Treccani degli Alfieri, 1963, p. 796 segg.
  • Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996. ISBN non esistente.
  • G. Picasso, Presenza benedettina in Lombardia, in Monasteri benedettini in Lombardia, a cura di G. Picasso, Milano, 1980, pp. 9–23.
  • Roberto Sarzi, Le acque nelle terre del Consorzio di Bonifica Alta e Media Pianura mantovana, Mantova, Editoriale Sometti, 1998.
  • Fabio Scirea (a cura di) San Tommaso ad Acquanegra sul Chiese - Storia architettura e contesto figurativo di una chiesa abbaziale romanica SAP -Società Archeologica s.r.l. Mantova 2015 ISBN 978-88-99547-00-4
  • Ilaria Toesca - Enrico Parlato, L'Idra di Acquanegra, in Rivista dell'istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte n. 60 (III serie XXVII 2005) pp. 133–142.
  • Ilaria Toesca, Notizie sugli affreschi medioevali della chiesa di san Tommaso ad Acquanegra sul Chiese, in Civiltà mantovana, Rivista trimestrale, Nuova serie, n. 27, 1990, Mantova, Publi Paolini, pp. 1–38.
  • G. Zanichelli, La produzione libraria e la sua illustrazione (961-1125), in Storia di San Benedetto Polirone. Le origini (961-1125), a cura di P. Golinelli, Bologna, 1998.
  • C. Violante, La chiesa bresciana nel Medioevo, in Storia di Brescia, vol. I, Brescia, 1963, p. 1037.
  • Leandro Zoppè, Itinerari gonzagheschi, Milano, 1988. ISBN 88-85462-10-3.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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