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Fuso orario

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Planisfero dei fusi orari aggiornato a novembre 2023

I fusi orari sono porzioni longitudinali della superficie terrestre comprese tra due determinati meridiani, che adottano lo stesso orario per scopi legali, economici e sociali. Precedentemente alla loro adozione nelle varie zone della Terra si usava l'ora solare locale (media o vera).

I fusi orari, unificando una fascia o una zona di un fuso orario, consentono di impostare gli orologi di una regione o di uno stato sull'ora solare media del meridiano centrale del fuso in cui la zona ricade. Inizialmente, il mondo era diviso in 24 zone temporali, ognuna delle quali copriva 15° di longitudine, con un proprio fuso orario e differiva da quella vicino per un'ora. Successivamente, soprattutto per motivi politici, si crearono 39 fusi orari, tuttora utilizzati.

La maggior parte dei fusi si discostano dal Tempo Coordinato Universale (UTC) per un numero di ore intero da UTC-12 (isole Baker e Howland) a UTC+14 (isole della Linea); alcuni però hanno uno scostamento di 30 o 45 minuti (come ad esempio il fuso orario di Terranova è UTC-3:30 e quello del Nepal UTC+5:45).

Alcuni stati usano l'ora legale per parte dell'anno, solitamente cambiando l'orario di un'ora. Molti fusi orari terreni sono spostati verso est rispetto ai corrispondenti fusi orari nautici; questo crea anche un effetto di ora legale permanente.

Caratteristiche e aggiustamenti

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Considerando la Terra come un geoide, e considerando che la rotazione terrestre si compie in circa 24 ore, dividendo i 360° della rotazione per 24 si può immaginare la superficie sferica divisa in 24 "spicchi" di 15° l'uno, che vengono quindi percorsi in un'ora ciascuno. A questi spicchi si dà il nome di "fusi orari", e si assume per convenzione che in tutto il fuso ci sia l'ora del meridiano centrale a esso, quello che taglia il fuso esattamente a metà.

I fusi orari sono perciò centrati sui meridiani con longitudine multipla di 15°; i confini delle zone di fuso orario risultano però irregolari, in quanto seguono solitamente i confini degli stati.

Tutti i fusi orari sono definiti relativamente al Tempo Coordinato Universale (UTC). Il riferimento per i fusi orari è il meridiano primo (longitudine 000) che passa attraverso l'Osservatorio reale di Greenwich, a Londra. Per questo motivo l'espressione "Tempo medio di Greenwich" (GMT) viene ancora spesso utilizzato (dalla BBC ad esempio) per indicare l'"orario base" rispetto al quale sono definiti gli altri fusi orari. UTC è, ad ogni modo, il termine ufficiale per l'odierno orario misurato con gli orologi atomici, distinto da quello determinato dall'osservazione astronomica che veniva svolta a Greenwich.

A essere precisi, GMT (UTC) è l'ora locale di Greenwich solo tra le 01:00 UTC dell'ultima domenica di ottobre e le 01:00 UTC dell'ultima domenica di marzo. Per il resto dell'anno l'ora locale è UTC+1 (a causa dell'ora legale).

L'ora di un luogo è indicata con riferimento all'UTC. Ad esempio:

  • Roma: UTC+1 (ovvero se sono le 12:00 UTC, allora sono le 13:00 a Roma)
  • Los Angeles: UTC-8 (ovvero se sono le 12:00 UTC, allora sono le 04:00 a Los Angeles)
  • Mumbai: UTC+5:30 (ovvero se sono le 13:00 UTC, allora sono le 18:30 a Mumbai)
  • Seul: UTC+9 (ovvero se sono le 11:00 UTC, allora sono le 20:00 a Seul)
  • Pechino: UTC+8 (ovvero se sono le 12:00 UTC, allora sono le 20:00 a Pechino)

Quando l'aggiustamento dovuto ai fusi orari dà un'ora che oltrepassa la mezzanotte, allora la data locale è spostata al giorno dopo. Alcuni esempi:

  • Il Cairo: UTC+2 (ovvero se sono le 23:00 UTC di lunedì 15 marzo, allora l'ora del Cairo è la 01:00 di martedì 16 marzo)
  • Auckland: UTC+12 (ovvero se sono le 21:00 UTC di mercoledì 30 giugno, allora l'ora di Auckland è le 09:00 di giovedì 1º luglio)

Quando l'aggiustamento dovuto ai fusi orari dà un'ora che precede la mezzanotte, allora la data locale è spostata al giorno prima. Alcuni esempi:

  • Buenos Aires: UTC–3 (ovvero se sono le 02:00 UTC di sabato 23 luglio, allora l'ora di Buenos Aires sono le 23:00 di venerdì 22 luglio)
  • Honolulu: UTC–10 (ovvero se sono le 06:00 UTC di lunedì 1º maggio, allora l'ora di Honolulu è le 20:00 di domenica 30 aprile)

Nota: L'aggiustamento del fuso orario per una specifica località può variare a causa dell'uso dell'ora legale.

  • Ad esempio, la Nuova Zelanda che normalmente segue UTC+12, osserva un aggiustamento di un'ora, dovuto all'ora legale durante l'estate dell'emisfero australe, che risulta in un'ora locale di UTC+13.

I militari indicano i fusi orari usando delle designazioni a una singola lettera. La "Z" viene usata per indicare l'UTC, i fusi orari in avanti rispetto all'UTC usano le lettere della prima metà dell'alfabeto latino, mentre quelli indietro rispetto all'UTC sono designati usando la seconda metà. Fusi orari con una deviazione dall'UTC di una quantità non intera usano la lettera dell'ora locale intera più vicina all'UTC, con aggiunto * o †. La lettera "J" si riferisce all'ora locale. Non esistono territori abitati che adottino l'ora del fuso indicato dalla lettera "Y" (UTC-12), ma quel particolare fuso orario viene comunque riconosciuto per comodità o per essere utilizzato dai ricercatori che risiedono temporaneamente nell'Isola Baker o nell'Isola Howland entrambe disabitate.

La Repubblica Popolare della Cina ha un'estensione territoriale (da est a ovest) tale da poter comprendere ben cinque fusi orari diversi. Ciò nonostante tutto il Paese segue il fuso orario di Pechino (UTC+8). Questo comporta che attraversando il confine tra Cina e Afghanistan (UTC+4:30) si incontra una differenza di tre ore e trenta minuti.

Orario ai poli

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Per le regioni polari viene adottata convenzionalmente un'ora corrispondente a UTC per il Polo Nord e UTC+12 al Polo Sud.

Planisfero di Antonio ZATTA, Venezia 1774, con l'indicazione delle ore del mondo quando a Venezia è mezzogiorno, fotografato a Treviso durante una mostra temporanea [1]

Già nel 1774 il cartografo veneziano Antonio Zatta aveva pubblicato un planisfero dal titolo "Il mappamondo o sia descrizione generale del globo ridotta in quadro".[2] Lungo la fascia dei meridiani aveva aggiunto anche le 24 ore, una ogni 15 gradi come gli attuali fusi orari, sovrastate dal titolo: "Ore di tutti i paesi della Terra quando è Mezzodì a Venezia". Sembra essere il primo esempio di rappresentazione cartografica della distribuzione delle ore lungo un planisfero.

Fino a metà Ottocento il tempo era misurato nelle diverse località secondo un'ora locale legata al mezzogiorno e, di conseguenza, alla diversa longitudine. In considerazione della bassa velocità di spostamento e della durata dei viaggi, queste differenze di orario erano trascurate. La crescente diffusione di telegrafi e treni rese però necessaria l'introduzione di un coordinamento delle diverse ore locali.

La prima zona al mondo con un orario uniforme fu introdotta dalle ferrovie britanniche nel dicembre 1847 e denominata "railway time", utilizzando cronometri sincronizzati e portatili, per superare la confusione derivata da tempi locali differenti tra le varie stazioni.[3]

Dal 23 agosto 1852 i segnali della "railway time" iniziarono ad essere trasmessi via telegrafo dall'Osservatorio di Greenwich. Nel 1855 la maggior parte degli orologi pubblici in Gran Bretagna utilizzava già tale orario, che cominciò ad essere denominato ora media di Greenwich, sebbene non divenne l'ora legale fino al 1880. Durante questo periodo alcuni orologi avevano due minuti, uno per l'ora locale e l'altro per l'ora GMT.[4]

L'esistenza di un tempo medio statale rese a sua volta evidente la necessità di un ulteriore coordinamento tra gli stati stabilendo differenze di orario non in minuti, ma in ore intere.

Una prima descrizione dei fusi orari si deve a una pubblicazione in inglese, Miranda, di Quirico Filopanti nel 1858, ma la sua idea fu conosciuta solo molto tempo dopo la sua morte. Propose 24 fusi orari e anche un tempo universale da utilizzare in astronomia e telegrafi.[5][6]

La introduzione dei fusi orari è normalmente attribuita a Sandford Fleming, ingegnere capo delle ferrovie canadesi, che nel 1879 utilizzò tale sistema per rispondere alle necessità delle compagnie ferroviarie di avere un orario locale coerente tra le varie stazioni.[7] Il 18 novembre 1883 le ferrovie degli Stati Uniti e del Canada divennero le prime a istituire i fusi orari quando stabilirono quattro fusi orari continentali del Nord America.

Il sistema dei fusi orari fu discusso nel corso della Conferenza internazionale dei meridiani convocata a Washington nell'ottobre del 1884 a cui parteciparono 25 paesi tra i quali l'Italia. La Conferenza stabilì le regole generali del sistema che fu ufficialmente assunto come standard internazionale a partire dal 1º novembre.

In Italia inizialmente venne introdotta un'ora ferroviaria per gli orari dei treni, cioè l'ora della città principale da cui si diramava la linea. Le prime ore ferroviarie furono quelle di Napoli (Napoli-Portici) e Milano (Milano-Monza), mentre nel 1866 ne esistevano sei, cioè Torino, Verona, Firenze, Roma, Napoli e Palermo.[8]

Nel Regno d'Italia dal 12 dicembre 1866 (inizio orario invernale) venne adottato il "tempo medio di Roma" per ferrovie, poste e telegrafi, con l'eccezione delle isole di Sicilia e di Sardegna per le quali fu stabilito rispettivamente il tempo medio di Palermo e il tempo medio di Cagliari.[9] Progressivamente il tempo medio di Roma venne adottato dalle singole città di propria iniziativa per tutti gli usi pubblici: Milano dal 12 dicembre 1866 (appena entrato in vigore), Torino e Bologna dal 1º gennaio 1867, Venezia solo dal 1º maggio 1880. Il tempo medio di Roma fu adottato anche in Sardegna (a Sassari dal 1872 e a Cagliari dal 1886), mentre in Sicilia fu mantenuto il tempo medio di Palermo fino all'introduzione del fuso orario dell'Europa Centrale.[8]

Situazione dei fusi orari e degli orari ferroviari nel 1896

Dal 1875 fu attivo per la loro adozione Enrico Frassi.

In Italia dal 1º novembre 1893 venne adottato il fuso orario corrispondente a 15° Est da Greenwich,[10], in pratica centrato sul meridiano TermoliEtna.

Si riporta una tabella pubblicata nel 1892[11] per confrontare il tempo medio locale sia con il tempo medio di Roma sia con il tempo relativo al nuovo fuso orario. Le località sono ordinate da quelle più a ovest (segno negativo, con ritardo rispetto ai meridiani di riferimento) a quelle più a est (segno positivo, in anticipo).

Luogo Differenza dal tempo
medio di Roma dell'Europa centrale
Monte Thabor[12] (punto più occ. del Regno) -23m 32s -33m 36s
Torino -19m 09s -29m 13s
Cagliari -13m 25s -23m 59s
Milano -13m 09s -23m 13s
Bologna -4m 54s -14m 58s
Firenze -4m 31s -14m 35s
Venezia -0m 30s -10m 34s
Roma -10m 04s
Palermo +3m 49s -6m 15s
Napoli +7m 05s -2m 59s
Termoli +10m 04s
Catania +11m 01s +0m 57s
Messina +12m 22s +2m 18s
Bari +17m 32s +7m 28s
Capo d'Otranto +24m 08s +14m 04s

Lista dei fusi orari e delle zone in essi contenute

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Carta dell'illuminazione solare (calcolata per le 13:00 UTC del 2 aprile 2005)

Le regioni segnate con * osservano l'ora legale aggiungendo 1 ora in estate. Si noti che l'orario di alcune regioni differisce di più di 24 ore. I due fusi orari più estremi differiscono di 25 ore quindi, per un'ora al giorno, le date differiscono per due giorni.

Zona Designazione militare Territori
UTC-12 Y Isole Baker e Howland
UTC-11 (BEST – Bering Standard Time) X Isola Jarvis, Isole Midway, Niue, Palmyra, Samoa Americane, Scoglio Kingman
UTC-10 (HST – Hawaii-Aleutian Standard Time) W Atollo Johnston, Isole Cook, Polinesia francese (Isole della Società inclusa Tahiti, Isole Tuamotu, isole Tubuai), Stati Uniti (Hawaii, isole Aleutine dell'Alaska*)
UTC-9:30 V† Polinesia francese (isole Marchesi)
UTC-9 (AKST – Alaska Standard Time) V Polinesia francese (isole Gambier), Stati Uniti (Alaska*)
UTC-8 (PST – Pacific Standard Time) U Clipperton, Canada (Columbia Britannica*), Messico (Bassa California*), isole Pitcairn, Stati Uniti (California*, Idaho (settentrionale)*, Nevada* (esclusa West Wendover), Oregon (esclusa la contea di Malheur)*, stato di Washington*)
UTC-7 (MST – Mountain Standard Time) T Canada (Yukon, Alberta*, Territori del Nord-Ovest*, Nunavut (montagne)* ), Messico (Bassa California del Sud, Chihuahua, Nayarit, Sinaloa, Sonora*), Stati Uniti (Arizona (lo stato del Navajo osserva l'ora legale), Colorado*, Idaho (meridionale)*, Montana*, Nebraska (occidentale)*, Nevada (West Wendover), Nuovo Messico*, Dakota del Nord (occidentale)*, Oregon (Contea Malheur)*, Dakota del Sud (occidentale)*, Texas* (occidentale), Utah*, Wyoming*)
UTC-6 (CST – Central Standard Time) S Messico (Città del Messico, Cancún, Yucatán, Chiapas e altri stati non menzionati)*, Belize, Canada (Manitoba*, Nunavut (isola Southampton), Nunavut (centrale)*, Ontario (occidentale)*, Saskatchewan), Costa Rica, Ecuador (isole Galapagos), El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Stati Uniti (Alabama*, Arkansas*, Illinois*, Indiana*, Iowa*, Florida (occidentale)*, Kansas*, Kentucky (occidentale)*, Louisiana*, Minnesota*, Mississippi*, Missouri*, Nebraska (orientale)*, Dakota del Nord*, Oklahoma*, Dakota del Sud (orientale)*, Tennessee (centrale e occidentale)*, Texas* (centrale e orientale), Wisconsin*)
UTC-5 (EST – Eastern Standard Time) R Bahamas, Canada (Nunavut orientale*, Ontario*, Quebec*), Cile (Isola di Pasqua), Colombia, Cuba*, Ecuador, Giamaica, Haiti, Isole Cayman, isole Turks e Caicos*, Panama, Perù, Stati Uniti d'America (Connecticut*, Delaware*, Distretto di Columbia*, Florida (orientale e centrale)*, Georgia*, Indiana (gran parte dello stato), Kentucky (orientale e centrale)*, Maine*, Maryland*, Massachusetts*, Michigan*, New Hampshire*, New Jersey*, New York*, Carolina del Nord*, Ohio*, Pennsylvania*, Rhode Island*, Carolina del Sud*, Tennessee (orientale)*, Vermont*, Virginia*, Virginia Occidentale*)
UTC-4 (AST – Atlantic Standard Time) Q Anguilla, Antigua e Barbuda, Bermuda, Bolivia, Brasile (Amazonas, Mato Grosso*, Mato Grosso do Sul*, Pará (occidentale), Rondônia, Roraima), Caraibi olandesi, Cile (eccetto Isola di Pasqua e regione di Magellano e dell'Antartide Cilena), Canada (Labrador*, Nuovo Brunswick*, Nuova Scozia*, Isola del Principe Edoardo*), Dominica, Grenada, Guadalupa, Guyana, Isole Vergini, Martinica, Montserrat, Paraguay*, Porto Rico, Repubblica Dominicana, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine, Saint Lucia, Trinidad e Tobago, Venezuela
UTC-3:30 (NST – Newfoundland Standard Time) P† Canada (Terranova*)
UTC-3 P Argentina, Brasile (Alagoas, Amapá, Bahia*, Ceará, Distretto Federale*, Espírito Santo*, Goiás*, Maranhão, Minas Gerais*, Pará, Paraíba, Paraná*, Pernambuco, Piauí, Rio de Janeiro*, Rio Grande do Norte, Rio Grande do Sul*, Santa Catarina*, San Paolo*, Sergipe, Tocantins*), Cile (regione di Magellano e dell'Antartide Cilena), Isole Falkland, Groenlandia, Guyana francese*, Saint-Pierre e Miquelon*, Suriname, Uruguay
UTC-2 O Brasile (Fernando de Noronha), Regno Unito (Georgia del Sud e Isole Sandwich Australi)
UTC-1 N Capo Verde, Azzorre*
UTC+0 (WET – West European Time) Z Burkina Faso, Isole Canarie* (Spagna), Costa d'Avorio, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea-Bissau, Irlanda*, Islanda, Fær Øer*, Liberia, Mali, Mauritania, Polo nord, Portogallo*, Regno Unito*, Sant'Elena, São Tomé e Príncipe, Senegal, Sierra Leone, Togo
UTC+1 (CET – Central European Time) A Albania*, Andorra*, Angola, Austria*, Belgio*, Benin, Bosnia ed Erzegovina*, Camerun, Ciad, Città del Vaticano*, Croazia*, Danimarca*, Francia*, Gabon, Germania*, Gibilterra*, Guinea Equatoriale, Italia*, isole Svalbard e Jan Mayen*, Libia, Liechtenstein*, Lussemburgo*, Macedonia del Nord*, Malta*, Marocco, Principato di Monaco*, Montenegro*, Niger, Nigeria, Norvegia*, Paesi Bassi*, Polonia*, Repubblica Ceca*, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo (Kinshasa, Bandundu, province del Congo Centrale e dell'Equatore), San Marino*, Serbia*, Slovacchia*, Slovenia*, Spagna*, Svezia*, Svizzera*, Tunisia*, Ungheria*
UTC+2 (EET – East European Time) B Botswana, Bulgaria*, Burundi, Cipro* (compresa Cipro del Nord), Egitto*, Estonia*, Finlandia*, Giordania*, Grecia*, Israele*, Lettonia*, Lesotho, Libano*, Lituania*, Malawi, Moldavia*, Mozambico, Namibia, Palestina*, Repubblica Democratica del Congo (Kasai Occidentale, Kasai Orientale, Katanga, Kivu Nord, Kivu Sud, Maniema, Provincia Orientale), Romania*, Russia (Zona 1, compresa Kaliningrad), Ruanda, Siria*, Sudafrica, Sudan, eSwatini, Ucraina*, Zambia, Zimbabwe
UTC+3 (MSK – Moscow Time) C Arabia Saudita, Bahrein, Bielorussia*, Comore, Eritrea, Etiopia, Gibuti, Iraq*, Kenya, Kuwait, Madagascar, Mayotte, Qatar, Russia (Zona 2, include Mosca e San Pietroburgo; questo fuso orario si applica anche alle ferrovie di tutta la Russia), Somalia, Sudan del Sud, Tanzania, Turchia, Uganda, Yemen
UTC+3:30 C† Iran
UTC+4 D Armenia, Azerbaigian, Emirati Arabi Uniti, Georgia, Mauritius*, Oman, La Riunione, Russia (Zona 3), Seychelles
UTC+4:30 D† Afghanistan
UTC+5 E Kazakistan (Occidentale)*, Maldive, Pakistan, Russia (Zona 4, comprende Ekaterinburg e Perm'), Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan
UTC+5:30 (IST – Indian Standard Time) E† India, Sri Lanka
UTC+5:45 E‡ Nepal
UTC+6 F Bangladesh, Bhutan, Kazakistan (orientale), Kirghizistan, Russia (Zona 5, comprende Omsk)
UTC+6:30 F† Birmania, Isole Cocos
UTC+7 G Cambogia, Indonesia (occidentale), isola di Natale (Australia), Laos, Russia (Zona 6, comprende Novosibirsk, Kemerovo, Krasnojarsk, Kyzyl), Thailandia, Vietnam
UTC+8 (AWST – Australian Western Standard Time) H Australia (Australia Occidentale), Brunei, Cina (continentale), Filippine, Hong Kong, Indonesia (centrale), Macao, Malaysia, Mongolia, Russia (Zona 7), Singapore, Taiwan
Si noti che l'intera Cina ha lo stesso orario, il che rende questo fuso orario eccezionalmente ampio. All'estremità occidentale della Cina il sole raggiunge lo zenit alle 15:00, all'estremità orientale alle 11:00.
UTC+8:45 H‡ Eucla (Australia Occidentale)
UTC+9 I Corea del Sud (KST – Korean Standard Time), Corea del Nord (NKST – North Korean Standard Time), Giappone (JST – Japanese Standard Time), Indonesia (orientale), Palau, Russia (Zona 8, comprende Yakutsk), Timor Est
UTC+9:30 (ACST – Australian Central Standard Time) I† Australia (Broken Hill (Nuovo Galles del Sud); Territorio del Nord; Australia Meridionale*)
UTC+10 (AEST – Australian Eastern Standard Time) K Gli Stati Uniti hanno designato ufficialmente questo fuso orario come Chamorro Standard Time.
Australia (Territorio della Capitale Australiana*, Nuovo Galles del Sud* (eccetto Broken Hill), Queensland, Victoria*, Tasmania*), Guam, Isole Marianne Settentrionali, Papua Nuova Guinea, Russia (Zona 9, comprende Vladivostok), Stati Federati di Micronesia (Yap e Chuuk)
UTC+10:30 K† Australia (Isola di Lord Howe*) (ora legale solo 0:30)
UTC+11 L Isole Salomone, Nuova Caledonia, Russia (Zona 10), Stati Federati di Micronesia (Kosrae e Pohnpei), Vanuatu
UTC+12 M Figi*, isola di Wake, isole Marshall, Nauru, Nuova Zelanda*, Antartide, Russia (Zona 11), Tuvalu, Wallis e Futuna
UTC+12:45 M‡ Nuova Zelanda (Isole Chatham*)
UTC+13 M† Kiribati, Tonga, Tokelau, Samoa
UTC+13:45, UTC+14 M‡ Kiribati (Sporadi Equatoriali)
  1. ^ mostra “Mind the Map!”, su fbsr.it, 4 ottobre 2024.
  2. ^ libreria Perini - mappamondo o sia descrizione generale del globo ridotta in quadro, su libreriaperini.com, 4 ottobre 2024.
  3. ^ Standardising Time: Railways and the Electric Telegraph, su sciencemuseum.org.uk, Science Museum, 4 ottobre 2018.
    «LONDON TIME is kept at all the Stations on the Railway, which is about 4 minutes earlier than READING time; 5½ minutes before STEVENTON time; 7½ minutes before CIRENCESTER time; 8 minutes before CHIPPENHAM time; 11 minutes before BATH and BRISTOL time; and 14 minutes before BRIDGEWATER time.»
  4. ^ Bristol Time, su wwp.greenwichmeantime.com. URL consultato il 17 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2006).
  5. ^ Quirico Filopanti, Miranda, 1858, pp. 387-388.
  6. ^ Miranda! I fusi orari, su badigit.comune.bologna.it. URL consultato il 24 luglio 2016.
  7. ^ Sandford Fleming, Time Reckoning and Prime Meridian, 1879.
  8. ^ a b Giuseppe Rocca, L'ora universale, in La rassegna nazionale, 1893, pp. 38-76.
  9. ^ Decreto n. 3224 del 22 settembre 1866.
  10. ^ Regio decreto n. 490 del 10 agosto 1893.
  11. ^ Atti del primo convegno congresso geografico italiano, vol. II, parte I, 1892, p. 68.
  12. ^ Il massiccio del Thabor era la zona più occidentale del Regno, il punto più occidentale non era la sua vetta principale ma la Rocca di Chardonnet.

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