Il tecnico Pasquale Morisco è il punto di partenza della stagione 1968-1969: riuscì in effetti nell'impresa di agguantare la serie C cercata nelle scorse stagioni. L'Acireale ebbe un finale di campionato al cardiopalma, perché rischiò di far sfumare la promozione riuscendo a pareggiare in casa contro il già retrocesso Terranova Gela e vedendosi ridotto il distacco dal Paternò ad un solo punto, dovendo così rimandare la festa della promozione all'ultima giornata. Per l'Acireale era ritornato lo spettro dell'anno precedente, per di più dovendo giocare, per ironia della sorte, a Palermo, contro la locale Cantieri Navali. Il presidente Bertazzi non volle rischiare nulla e mandò la squadra in ritiro a preparare la delicata sfida. L'Acireale partì male e, nel finale di primo tempo, era sotto di un gol. Però la sfuriata dell'indimenticabile Morisco diede i suoi frutti e i giocatori rientrarono in campo con le giuste motivazioni, riuscendoo a ribaltare il risultato. I giocatori granata al ritorno ad Acireale trovarono una città in delirio, per quella che fu definita "la Favola della C", categoria nella quale l'Acireale aveva già militato nell'immediato dopoguerra[1].