Bortigiadas
Bortigiadas comune | |
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(IT) Bortigiàdas (SDN) Bultiggjàta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Sassari |
Amministrazione | |
Sindaco | Nicolò Saba (lista civica) dal 26-10-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 40°53′30″N 9°02′34″E |
Altitudine | 476 m s.l.m. |
Superficie | 75,9 km² |
Abitanti | 704[1] (30-11-2023) |
Densità | 9,28 ab./km² |
Frazioni | Tisiennari, Scalaruja, Nibareddu, Littigheddi, Lu Falzu, Figaruia, Li Paulis |
Comuni confinanti | Aggius, Perfugas, Santa Maria Coghinas, Tempio Pausania, Viddalba |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 07030 |
Prefisso | 079 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 090014 |
Cod. catastale | B063 |
Targa | SS |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) bortigiadesi (SDN) bultiggjatesi |
Patrono | San Nicola di Bari |
Giorno festivo | 06/12 |
Cartografia | |
Posizione del comune di Bortigiadas nella provincia di Sassari | |
Sito istituzionale | |
Bortigiadas (Bultiggjata in gallurese /bulti'ɟːata/, Boltizadas in sardo) è un comune italiano di 704 abitanti[1] della provincia di Sassari, situato nella subregione storica della Gallura.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le prime tracce documentate sul centro abitato risalgono al XIV secolo col nome di "Orticlada" e apparteneva alla diocesi di Civita (oggi Olbia). Altri documenti citano il toponimo come "Gortiglaca" (documento custoditi presso l'archivio della Corona d'Aragona a Barcellona) o "Bortiglassa". Vi transitava probabilmente l'antica strada romana che collegava Olbia a Tibula (presso Castelsardo) passando per Tempio.
In epoca medievale appartenne al giudicato di Gallura e fece parte della curatoria di Gemini. Alla caduta del giudicato (1296) passa sotto il dominio pisano, e dal 1326 sotto il dominio aragonese, presso il quale divenne un feudo assegnato ai marchesi Fadriguez Fernandez, ai quali rimase fino al 1839, quando fu loro riscattato con l'abolizione del sistema feudale.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di Bortigiadas sono stati concessi con il decreto del presidente della Repubblica del 29 luglio 2010.[3]
La quercia di sughero che oltre ad alludere al toponimo che significa "sughereto", simboleggia una delle principali risorse economiche del territorio, prevalentemente ricoperto da boschi di quercia; le dodici ghiande richiamano il numero delle principali borgate che compongono il paese; le due colombe, simbolo di pace, vogliono sottolineare la bontà d'animo dei bortigiadesi.[4] Il gonfalone è un drappo di giallo.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- chiesa di San Nicola
- chiesa di Santa Croce
- chiesa del Carmelo
- chiesa di San Pancrazio
- chiesa della Santissima Trinità
- chiesa di Santa Lucia
- chiesa di San Lussorio
- Chiesa dello Spirito Santo, nella frazione di Tisiennari
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[5]
Lingue e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]A Bortigiadas si parla esclusivamente il gallurese ma storicamente e fino alla metà del Novecento veniva prevalentemente utilizzato il sardo nella variante logudorese, di cui costituiva una penisola linguistica nella regione storica della Gallura.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Bortigiadas vive prevalentemente di agricoltura e turismo. Ricade nella zona di produzione dei vini previsti nel disciplinare Vermentino di Gallura DOCG. Vi si trova anche il Museo mineralogico contenente numerosi pezzi di grande pregio. Nei dintorni sorge il nuraghe Su Nuracu; di notevole bellezza la vetta di punta Salizi con la sua abbondante vegetazione.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Ferrovie
[modifica | modifica wikitesto]Nel comune sono presenti due stazioni ferroviarie, Bortigiadas e Scala Ruia, lungo la ferrovia Sassari-Tempio-Palau, linea utilizzata in questo tratto sino al 1997 per i servizi di trasporto pubblico e successivamente per esclusivi impieghi turistici legati al Trenino Verde. Il percorso della ferrovia nel territorio comunale si caratterizza inoltre per la presenza di una delle due gallerie elicoidali presenti nella rete ferroviaria sarda.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 16 aprile 2000 | Luciano Dessena | lista civica | Sindaco | [6] |
16 aprile 2000 | 8 maggio 2005 | Luciano Dessena | lista civica | Sindaco | [7] |
8 maggio 2005 | 30 maggio 2010 | Emiliano Deiana | lista civica | Sindaco | [8] |
30 maggio 2010 | 31 maggio 2015 | Emiliano Deiana | lista civica "Insieme per Bortigiadas" | Sindaco | [9] |
31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Emiliano Deiana | lista civica "Insieme per Bortigiadas" | Sindaco | [10] |
26 ottobre 2020 | in carica | Nicolò Saba | lista civica "Uniti per Bortigiadas" | Sindaco | [11] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Bortigiadas, (Sassari) D.P.R. 29.07.2010 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 19 ottobre 2021.
- ^ Stemma e Gonfalone - Il significato araldico delle figure prescelte, su Comune di Bortigiadas. URL consultato il 19 ottobre 2021.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 16/04/2000, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 08/05/2005, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 30/05/2010, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 31/05/2015, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 25/10/2020 [collegamento interrotto], su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'Interno. URL consultato il 24 gennaio 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), La grande enciclopedia della Sardegna: eventi storici, politici e culturali, artistici, letterari, sportivi, religiosi, soldati e attori, gastronomia, costumi e bellezze naturali dalle culture prenuragiche fino ai grandi avvenimenti del nostro secolo, Roma - Cagliari, Newton & Compton - Edizioni della Torre, 2002, ISBN 9788882897482, OCLC 879899382.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bortigiadas
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Bortigiadas
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comunebortigiadas.it.
- Bortigiàdas, su sapere.it, De Agostini.