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Paduli

Coordinate: 41°10′N 14°53′E
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Paduli
comune
Paduli – Stemma
Paduli – Veduta
Paduli – Veduta
Chiesa Madre di San Bartolomeo
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Benevento
Amministrazione
SindacoDomenico Vessichelli (lista civica Uniti per Paduli) dal 1-6-2015
Territorio
Coordinate41°10′N 14°53′E
Altitudine349 m s.l.m.
Superficie45,3 km²
Abitanti3 613[1] (31-3-2022)
Densità79,76 ab./km²
FrazioniBosco Verdito, Calore Sandriani, Ignazia, Forninuovo, Montecapriano Carpinelli, Orticelli, Calore Follo, Piana, Piana Ferrara, Pianella, Montesanto, Saglieta, San Giuseppe, Serre, Capitolo, Fontana Pila, Campo dei Merli, Torre, Torre Monte
Comuni confinantiApice, Benevento, Buonalbergo, Pago Veiano, Pietrelcina, San Giorgio del Sannio, San Giorgio La Molara, San Nicola Manfredi, Sant'Arcangelo Trimonte
Altre informazioni
Cod. postale82020
Prefisso0824
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT062045
Cod. catastaleG227
TargaBN
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona D, 1 705 GG[3]
Nome abitantipadulesi
Patronosan Rocco
Giorno festivo16 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Paduli
Paduli
Paduli – Mappa
Paduli – Mappa
Posizione del comune di Paduli nella provincia di Benevento
Sito istituzionale

Paduli è un comune italiano di 3 613 abitanti[1] della provincia di Benevento in Campania.

Geografia fisica

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Paduli è situata sulla cima di uno sperone tra la valle del fiume Calore Irpino e quella del Tammaro, nell'Appennino campano.

In epoca preromana il territorio dovette essere abitato dagli Hirpini, una tribù sannitica stanziata su buona parte dell'Appennino campano[4].

Al tempo dei Romani nel suo tenimento, al confine con Sant'Arcangelo Trimonte, vi era Forum Novum (attuale Forno Nuovo) lungo la via Minucia (poi via Traiana) al X miglio romano da Beneventum; in quel sito vi era un mercato pubblico e una mutatio citata negli Itinerari romani. Ivi si sono rinvenute molte anticaglie, iscrizioni e ruderi romani. Il sito era posto lungo una direttrice che da Beneventum per la valle del Miscano andava ad Eca (presso Troia).

Molto probabilmente dopo la caduta dell'impero romano e le invasioni barbariche tutte le genti che abitavano lungo il Tammaro e il Calore in aree facilmente accessibili cercarono rifugio e scampo rifugiandosi in zone non raggiungibili facilmente e più difendibili. Con l'arrivo dei Normanni, tale piccolo centro abitato in posizione strategica fu da essi fortificato e ampliato[5].

Dominio feudale

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Sotto gli Angioini, perduta l'autonomia, passò successivamente ai Shabran, ai Carbone e ad un Gentile da Montecalvo, ai Pignatelli, ai Cossa, ai Caracciolo, ai Barone, agli Spinelli, ai Cybo i quali nel 1726 lo vendettero ai Coscia di Benevento, che sui ruderi dell'antico castello, che aveva ospitato: i conti di Ariano, il duca Rainulfo, re Ruggiero, Tancredi, Federico II, Manfredi, Ladislao, Renato D'Angiò, Francesco Sforza, e Alfonso I d'Aragona, edificarono un grande palazzo posseduto dalla famiglia De Vivo.

Nel quadriennio 1743-46 il suo territorio fu soggetto alla competenza territoriale del regio consolato di commercio di Ariano, nell'ambito della provincia di Principato Ultra.[6]

Epoca moderna

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All'interno del regno delle Due Sicilie Paduli fu capoluogo di circondario nell'ambito del distretto di Ariano.

Monumenti e luoghi d'interesse

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La chiesa madre di San Bartolomeo

Architetture religiose

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  • Chiesa Madre, con l'originale collocazione dell'ingresso alla base del campanile
  • Chiesa di San Nicola
  • Chiesa di San Giovanni Battista
  • Convento e chiesa S. Maria di Loreto
  • Chiesa Madonna di Lourdes di Piana Ferrara
  • Chiesa della Madonna delle Grazie
  • Chiesa della Madonna Addolorata e del Sacro Cuore, contenente diverse opere del maestro Mimmo Paladino.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[7]

Infrastrutture e trasporti

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Il territorio comunale è attraversato dalla strada statale 90 bis che consente i collegamenti, oltre che con il capoluogo Benevento, anche con Ariano Irpino e Foggia.

La stazione di Paduli sul Calore, situata nell'area industriale di Ponte Valentino, fu interamente rimodernata e ampliata tra il 1990 e il 2000 nell'ambito dei lavori di raddoppiamento dei binari della ferrovia Napoli-Foggia. Tuttavia lo scalo merci non è stato riattivato e anzi a partire dal 2005 la stazione è stata chiusa anche al servizio viaggiatori[8].

Amministrazione

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  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Gli studiosi contemporanei ritengono che il più probabile confine storico tra Sanniti Pentri e Hirpini fosse costituito dal fiume Tammaro.
    (EN) Edward Togo Salmon e Julie Andrew, Samnium and the Samnites, Cambridge University Press, 1967, p. 46, ISBN 9780521061858.
  5. ^ vedi: i Chronica dei Normanni e di Re Ruggiero II
  6. ^ Tommaso Vitale, Storia della Regia città di Ariano e sua Diocesi, Roma, Salomoni, 1794, p. 174.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 30-6-2023.
  8. ^ La stazione di PADULI SUL CALORE (BN), su Le strade ferrate. URL consultato l'11 novembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2018).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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